TAGLIACOZZO – Merck Italia è attivamente coinvolta nella lotta contro i tumori, concentrandosi sulla prevenzione, diagnosi precoce, sensibilizzazione e umanizzazione delle cure in oncologia. In occasione del Bladder Cancer Awareness Month, l’azienda lancia la campagna “Non girarci intorno”, supportata da diverse organizzazioni sanitarie, per aumentare la consapevolezza sui tumori della vescica e promuovere una diagnosi tempestiva.
La campagna si lega al Giro d’Italia, un evento molto seguito in Italia, dove Merck è partner ufficiale. La Città di Celano ospiterà la partenza e il passaggio della gara ciclistica “Giro-E”, con arrivo a Tagliacozzo (AQ), evento legato al 108° Giro d’Italia. Merck avrà uno stand informativo al villaggio del Giro, dove il pubblico potrà ricevere materiali sul tumore e partecipare a momenti di edutainment.
Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 400. 000 casi di tumore, con i tumori uroteliali tra i più frequenti, registrando oltre 40. 000 nuovi casi annuali. Secondo il Dr. Michele De Tursi, la popolazione ha ancora una scarsa conoscenza riguardo ai fattori di rischio e alle azioni da intraprendere in caso di sintomi sospetti. La prevenzione resta un elemento chiave, e eventi informativi, come quelli legati al Giro d’Italia, sono importanti per aumentare la consapevolezza e cambiare la cultura verso la salute.
L’iniziativa di Merck si allinea con l’attenzione crescente alla prevenzione da parte delle istituzioni. Il Sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato, ha sottolineato l’importanza di educare i cittadini per prevenire malattie tramite diagnosi precoce. Il programma “Non girarci intorno” si inserisce in un piano più ampio di educazione alla salute, con un focus sull’umanizzazione delle cure, un aspetto distintivo dell’impegno di Merck.
Ramón Palou de Comasema, Presidente e Amministratore Delegato Healthcare di Merck Italia, ha dichiarato che l’obiettivo è creare una cultura della prevenzione coinvolgendo sia i cittadini che i professionisti sanitari. La campagna mira a portare consapevolezza sui sintomi della malattia in un contesto di grande visibilità come il Giro d’Italia, poiché una diagnosi precoce può fare una grande differenza.
Il tumore della vescica è il secondo tumore urologico più comune dopo quello alla prostata, con 31. 016 casi diagnosticati in Italia nel 2024. Colpisce principalmente le persone tra i 60 e i 70 anni ed è quasi quattro volte più comune negli uomini rispetto alle donne, con il fumo di sigaretta come principale fattore di rischio. Il carcinoma uroteliale è il tipo più frequente di tumore della vescica, rappresentando circa il 90% dei casi.