Notizie sul Covid-19 in Abruzzo, i dati del 20 ottobre: salgono a 186 (+10) i ricoverati, 6 (=) in terapia intensiva e tre decessi
REGIONE – Giovedì 20 ottobre 2022 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 1.080 nuovi positivi, nessun decesso. Gli attualmente positivi sono 17.170 Di questi, 176 pazienti sono ricoverati in ospedale in area medica; 6 in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
TUTTI I BOLLETTINI DEL CORONAVIRUS ABRUZZO
I DATI DEL GIORNO 20 OTTOBRE 2022
Sono 1004 i casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 580183. Il bilancio dei pazienti deceduti 3 registra nuovi casi (si tratta di un 79enne, mentre 2 sono risalenti ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl) e sale a 3695. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 559523 dimessi/guariti (+1206 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 16965 (-205 rispetto a ieri). Di questi, 186 pazienti (+10 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 6 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1102 tamponi molecolari (2506455 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 4659 test antigenici (4446682).
Del totale dei casi positivi, 117981 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+222 rispetto a ieri), 165929 in provincia di Chieti (+349), 136612 in provincia di Pescara (+241), 138440 in provincia di Teramo (+178), 12562 fuori regione (+3) e 8659 (+11) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS
Dal 1° ottobre non é più necessario indossare le mascherine Ffp2 su bus, metro e treni, ma l’uso delle mascherine é ancora obbligatorio dentro ospedali, ambulatori medici e Rsa.
Il Protocollo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in vigore fino al 31 ottobre, “impone ai lavoratori l’utilizzo nei contesti a maggior rischio e, comunque, in tutti gli ambienti di lavoro e in tutte le aree aziendali, senza alcuna esclusione, dove non sia garantito il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro quale misura organizzativa di prevenzione dei contagi e quale obbligo che incombe per tutte le persone che, a qualsiasi titolo, si trovano in tali ambienti o in tali aree (ad es. fornitori, appaltatori, utenti, clienti…..)”. Inoltre “Il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, anche sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente”.
Nel protocollo si che «il datore di lavoro stabilisce, sentito il medico competente, specifiche misure prevenzionali e organizzative per i lavoratori fragili”, incluso lo smartworking.
Disposto, inoltre, il controllo della temperatura all’ingresso dei luoghi di lavoro, con conseguente divieto di accedervi con febbre uguale o superiore a 37,5°.
Decaduto l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani che hanno più di 50 anni. Per chi lavora in ambito sanitario l’obbligo rimarrà fino al prossimo 31 dicembre, pena la sospensione dal lavoro.
Fino al prossimo 31 dicembre, il Green Pass dovrà essere esibito soltanto in ospedali e RSA.
Quarta dose vaccino anti Covid
Sono disponibili su tutto il territorio le somministrazioni della quarta dose del vaccino anti Covid, riservata:
- agli over 60 che abbiano ricevuto la terza dose da almeno 120 giorni;
- a coloro che siano guariti dall’infezione da almeno 120 giorni;
- a tutti gli over 12 immunocompromessi per le patologie contenute nella specifica tabella ministeriale.
Ogni Asl appronterà il proprio modello organizzativo e pubblicherà sul proprio sito orari di apertura e indirizzi degli hub attivi. L’accesso sarà libero e senza necessità di prenotazione.
A disposizione dei cittadini, oltre agli hub vaccinali, ci sono anche le farmacie e i medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna vaccinale già nelle precedenti fasi.