Un pescarese denunciato per il reato di lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere
PESCARA – Nella serata di ieri la Polizia di Stato ha arrestato F. D., pescarese, classe ’86 ed ivi residente, pregiudicato, per il reato di resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, Il medesimo è stato denunciato per il reato di lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Nella fattispecie gli operatori della Squadra Volante, mentre transitavano via Lago di Capestrano, venivano fermati da una donna, la quale riferiva di una violenta lite in atto tra il figlio ed il marito. Prontamente i poliziotti entravano nello stabile, ma uno di essi nel salire le scale veniva fronteggiato e minacciato a morte con un coltello da un giovane, il quale in evidente stato di agitazione continuava ad avvicinarsi al volto del poliziotto con il coltello in pugno.
Successivamente il ragazzo veniva bloccato ed arrestato. Gli operanti rintracciavano nell’appartamento il padre che risultava ferito alla coscia destra, il quale riferiva di essersi lesionato accidentalmente e da solo a seguito di un incidente domestico; quest’ultimo veniva trasportato presso il locale nosocomio ove veniva dimesso con una prognosi di gg. 10 s.c. Gli agenti rintracciavano il coltello sporco di sangue che veniva debitamente sequestrato. L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva trattenuto presso la locale camera di sicurezza in attesa del giudizio di convalida previsto in data odierna.