I sei soggetti sono tutti responsabili nell’ambito del medesimo procedimento penale scaturito dalle indagini, avviate nel 2022
CHIETI – La Polizia di Stato, nella fattispecie le Squadre Mobili delle Questure di Chieti e Foggia e dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, ha condotto un’importante operazione nei confronti di diversi soggetti responsabili di rapina aggravata, blocco stradale, ricettazione, riciclaggio, incendio, detenzione e porto di armi, simulazione di reato tutti aggravati dal metodo mafioso.
L’operazione riguarda l’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari di L’Aquila, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di L’Aquila, a carico di 6 persone, nonché l’esecuzione di un decreto di perquisizione emesso a carico di 23 soggetti, tutti indagati nell’ambito del medesimo procedimento penale scaturito dalle indagini, avviate nel 2022, in seguito alla rapina commessa da un gruppo composto da circa 20 persone, con tecniche paramilitari ed armi pesanti, nonchè con l’utilizzo di un escavatore, ai danni dell’Istituto di Vigilanza IVRI-SICURITALIA di San Giovanni Teatino (Chieti).
Nell’occasione, vennero esplosi decine di colpi di arma da fuoco per impedire qualsiasi reazione da parte, non solo delle 14 guardie giurate in servizio in quel momento, ma anche di eventuali ulteriori soggetti presenti.
Tale azione consentì ai malviventi di asportare la somma di circa 4,8 milioni di euro in contanti presente in quel momento nella sala conta.
Per commettere il reato e per guadagnare la fuga, i malviventi bloccarono tutta l’area adiacente all’Istituto nonché l’intero raccordo autostradale Chieti – Pescara, di fatto paralizzando per ore il traffico in entrata ed in uscita dalle due città, sia cospargendo il manto stradale di chiodi a quattro punte che posizionando di traverso numerosi mezzi pesanti appositamente dati alle fiamme creando ben otto blocchi stradali.
Nel corso di tutta l’azione criminosa, alcuni automobilisti, sotto la minaccia delle armi, vennero rapinati dei propri mezzi di locomozione.
L’attività di indagine, avviata nell’immediatezza dalla Squadra mobile di Chieti e dal Servizio Centrale Operativo, con la importante collaborazione della Squadra mobile di Foggia, è proseguita nei 18 mesi successivi alla commissione del reato ed ha consentito di individuare un gruppo criminale ritenuto responsabile dell’assalto, composto da circa 30 malviventi e di raccogliere gravi elementi indiziari in particolare a carico di 6 soggetti, nei confronti dei quali è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, in prevalenza pregiudicati cerignolani storicamente dediti a tale tipologia di reati, ma anche basisti locali abruzzesi.
I reati contestati a tutti gli indagati sono quelli di rapina aggravata, blocco stradale, ricettazione, riciclaggio, incendio, detenzione e porto di armi, simulazione di reato.
L’Operazione in argomento ha interessato le province di Chieti, Teramo, Pescara, Foggia, Bari, Barletta-Andria-Trani e Napoli, ed ha visto l’impiego di oltre 300 uomini della Polizia di Stato, tra personale appartenente al Servizio Centrale Operativo, alle Squadre Mobili, ai Reparti Prevenzione Crimine, alla Polizia Scientifica, ai Reparti Volo di Pescara e Bari, alle pattuglie Unità Operative Pronto Intervento e che ha altresì visto l’impiego di unità cinofile antidroga ed antiesplosivo.
Gli arrestati sono stati associati presso le Case Circondariali di Chieti, Teramo, Foggia e Trani.