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Coronavirus in Abruzzo, dati del 23 marzo: +188 nuovi positivi

da Marina Denegri

coronavirus martedì

Notizie del 23 marzo sul Covid-19 in Abruzzo, i dati del bollettino: sono 657 (-13) ricoverati, 87 (-2) in terapia intensiva, 18 decessi

REGIONE – Martedì 23 marzo 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 150 nuovi positivi, 9 deceduti, 49.623 guariti, 11.068 attualmente positivi, 671 ricoverati in area medica, 89 ricoverati in terapia intensiva, 10.309 in isolamento domiciliare.

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BOLLETTINO DEL 23 MARZO 2021 IN ABRUZZO

Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 62902 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 188 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 88 anni).

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 30, di cui 6 in provincia dell’Aquila, 6 in provincia di Pescara, 8 in provincia di Chieti e 10 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 18 nuovi casi e sale a 2041 (di età compresa tra 41 e 102 anni, 4 in provincia di Chieti e 14 in provincia di Pescara). Del totale odierno, 13 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni e comunicati solo oggi dalle Asl.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 49966 dimessi/guariti (+343 rispetto a ieri).  Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 10895 (-173 rispetto a ieri). 

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 855392 tamponi molecolari (+3837 rispetto a ieri) e 336140 test antigenici (+1685 rispetto a ieri). 

Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 3.4 per cento. 

657 pazienti (-13 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva87 (-2 rispetto a ieri con 2 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 10151 (-158 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 15063 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+64 rispetto a ieri), 16034 in provincia di Chieti (+44), 16686 in provincia di Pescara (+39), 14417 in provincia di Teramo (+41), 512 fuori regione (+1) e 190 (-1) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. 

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS

L’Abruzzo é zona arancione. Da ieri però non sono più soggetti a restrizioni: in provincia di Chieti i comuni di Chieti, Francavilla al Mare, Lanciano, Ortona, San Giovanni Teatino, Bucchianico e Miglianico; in Provincia di Pescara  i comuni di Pescara, Cepagatti, Spoltore, Castiglione a Casauria e Pianella; in Provincia dell’Aquila  i comuni di Ovindoli, Rivisondoli, Cagnano Amiterno e Ateleta e in Provincia di Teramo i comuni di Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi.

Sono, invece, ancora soggetti a restrizione: in Provincia di Chieti i Comuni di Castiglione Messer Marino, Orsogna, Atessa, San Vito Roccamontepiano, Torrevecchia Teatina, Ripa Teatina, Casoli, Santa Maria Imbaro, Casalincontrada e Montazzoli; in Provincia di Pescara i Comuni di Montesilvano, Città Sant’Angelo, Lettomanoppello, Manoppello, Collecorvino, Catignano, Rosciano, Moscufo, Cappelle sul Tavo, Bolognano, Cugnoli, Montebello di Bertona, San Valentino in Abruzzo Citeriore e Villa Celiera; in Provincia dell’Aquila i Comuni di Capitignano, Castelvecchio Subequo, Pizzoli, Sante Marie, Prezza, Pratola Peligna, Tornimparte, Magliano dei Marsi, Tagliacozzo, Celano, Castel di Sangro e San Benedetto dei Marsi e in provincia di Teramo i Comuni di Colonnella, Tortoreto, Martinsicuro, Nereto, Morro d’Oro, Sant’Omero e Mosciano Sant’Angelo.

Nella mattinata di ieri il Presidente della Regione, Marco Marsilio e dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì hanno presentato il Piano regionale vaccinale per la Fase 2; Presenti anche il referente regionale per la campagna di vaccinazione, Maurizio Brucchi e Pierluigi Cosenza, direttore dell’Agenzia sanitaria. L’obiettivo é quello di assicurare la vaccinazione anti Covid 19 entro il prossimo mese di settembre a tutta la popolazione abruzzese con l’attivazione di decine di Punti vaccinali territoriali localizzati.

Il documento, elaborato dal Dipartimento regionale Sanità, in collaborazione con le Asl, la Protezione Civile e il referente per la campagna vaccinale recepisce, inoltre, le nuove linee guida del Piano vaccinazione nazionale approvato il 13 marzo scorso.

Abbiamo messo in moto una macchina organizzativa capace di affrontare la sfida – ha detto Marsilio in grado di rispondere alle esigenze di salute e e sicurezza dei nostri cittadini. Si sta facendo un grande sforzo di organizzazione che coinvolge non solo sanitari in servizio ma anche volontari, medici in pensione, a titolo gratuito, specie nelle piccole comunità. Per questo dobbiamo essere pazienti rispetto a qualche sbavatura che potrebbe presentarsi. Questa regione sta dimostrando di essere all’altezza del compito . Con l’attuale programmazione delle dosi raggiungeremo l’obiettivo nel mese di settembre.Se arrivano prima più dosi potremmo arrivare con qualche settimana di anticipo per stare fuori così dall’emergenza della fase critica”.

La strategia della nuova organizzazione regionale passa dalla gestione centralizzata della prima fase, nella quale le vaccinazioni sono state eseguite soprattutto all’interno dei presidi ospedalieri o nelle strutture distrettuali delle Asl, a una gestione fortemente diffusa sul territorio, con un’articolazione che prevede l’attivazione di decine di Punti vaccinali territoriali localizzati in tutte le aree della regione.

Per garantire la capillarizzazione delle somministrazioni, oltre all’ampliamento della rete dei punti vaccinali, si procederà ad incrementare il numero dei vaccinatori, coinvolgendo i medicini di medicina generale, gli odontoiatri, i medici specializzandi, le equipe dell’assistenza domiciliare integrata (Adi), i medici sportivi del Coni, i medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, i medici convenzionati ambulatoriali, i pediatri di libera scelta, i farmacisti.

A questi si aggiungeranno figure sanitarie che vorranno prestare volontariamente la loro opera (sulla base di avvisi pubblici finalizzati a istituire una “banca delle ore” messe a disposizione dai professionisti per la campagna vaccinale) e alle quali la Regione provvederà a fornire la necessaria copertura assicurativa.

Sul fronte della logistica, il modello resta quello dei punti hub e spoke, così da definire puntualmente funzioni e compiti nel processo di somministrazione dei vaccini disponibili. I primi, oltre ad essere i centri di stoccaggio dei vaccini e distribuzione degli stessi nei centri spoke, rappresentano le sedi di vaccinazione permanenti. I centri Spoke, invece, sono i Punti vaccinali territoriali, individuati da ogni azienda sanitaria per agevolare l’accesso alla vaccinazione di tutta la popolazione. Strategico, in questo processo, è il coinvolgimento dei sindaci, che collaboreranno con i referenti regionali per individuare luoghi collettivi dove ubicare i Pvt, come palestre, palasport, parcheggi e ogni altro spazio che sarà ritenuto idoneo allo scopo. Strutture complementari (in servizio da un minimo di 8 a un massimo di 12 ore al giorno) a quelle già esistenti, come gli ambulatori medici o i distretti sanitari di base. Oltre ai Pvt in sede fissa, ne saranno attivati anche di mobili, da utilizzare per la vaccinazione di coloro che vivono in zone disagiate o a bassa densità di popolazione. Questi i centri Spoke distribuiti nelle varie Province: Teramo 35, Pescara 23, L’Aquila 24, Chieti 27.

E’ stata disciplinata anche la vaccinazione domiciliare per coloro che non possono lasciare in sicurezza la propria abitazione: i team vaccinali lavoreranno su turni di 10 ore giornaliere, nelle quali potranno eseguire 20 vaccinazioni (due ogni ora, compresi i tempi di percorrenza tra un’abitazione e l’altra).

Per quanto riguarda le tempistiche delle diverse categorie, in un primo momento si procederà in parallelo su 2 piani: completamento della vaccinazione delle categorie già inserite nella fase 1 (operatori sanitari e professioni sanitarie, compresi informatori scientifici e biomedici; forze armate, di polizia, soccorso pubblico; comunità residenziali; personale scolastico; personale delle procure e dei tribunali; disabili, fragili e loro caregiver) e avvio della campagna per le altre categorie in base all’età anagrafica, così come specificato nelle linee guida nazionali.

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