Marzo, 2019

15mar21:0023:59In evidenzaAll'Auditorium Sirena di Francavilla al mare il concerto di Uto Ughi

UTO UGHI

Quando

(Venerdì) 21:00 - 23:59

Dove

Teatro Marrucino Chieti

Via Cesare De Lollis, 1 Chieti

Informazioni sull'evento

Venerdì 15 marzo, alle ore 21, presso il Palazzo Sirena di Francavilla al Mare, si terrà il Recital del Maestro Uto Ughi all’interno della Stagione teatrale diretta dal maestro Davide Cavuti. La sezione “Musica classica” della Stagione si conclude con il concerto, già sold-out da alcune settimane, del celebre violinista, che si esibirà con un repertorio di musiche di autori quali Fritz Kreisler, Ludwig van Beethoven, Camille Saint-Saëns, Manuel de Falla, Pablo de Sarazate; al pianoforte sarà accompagnato da Bruno Canino.

“Ho sempre avuto l’idea che il Teatro fosse uno spazio dove far rievocare i sogni, le storie drammatiche, le vicende umoristiche narrate dai grandi scrittori del passato e contemporanei e dove ascoltare le pagine musicali dei grandi compositori senza tempo e non solo. - ha dichiarato il direttore Davide Cavuti – Il concerto del Maestro Uto Ughi proietterà il pubblico in uno spazio dove si avrà la sensazione che il tempo si fermi negli «interminati spazi» e nei «sovrumani silenzi»; il silenzio diventerà uno stato d’animo con cui soltanto la musica, come dice Edgar Lee Masters, riesce a trovare il linguaggio. Sono le note dell’Essere che tutto avvolge e innalza.”

Al termine del concerto, il Maestro Uto Ughi riceverà, in una sessione straordinaria, il “Premio Internazionale Cicognini” per la sua straordinaria carriera, in omaggio al compositore abruzzese Alessandro Cicognini simbolo della musica da film, riconoscimento vinto nel 2017 dal maestro Ennio Morricone. Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata. Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”. Ha iniziato le sue grandi tournées europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Frühbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Prêtre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov. Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne ha raccolto l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei Conservatori italiani. Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico. La Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile. Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nell’aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni. Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A- per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Čajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, “Le Quattro Stagioni”, tre Concerti di Paganini nell’edizione inedita di direttore–solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philharmonic Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo. Ultime incisioni sono: “Il Trillo del diavolo” (disco “live” dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallisch con la Bayerischer Rundfunk; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e de Burgos; l’incisione discografica per Sony Classical, nel 2013, dal titolo “Violino Romantico”, una raccolta di pezzi emblematici del Romanticismo sul violino, con la partecipazione dell’Orchestra da Camera I Filarmonici di Roma.L'ultima incisione discografica nel 2018 sempre per Sony Classical, dal titolo Note d'Europa con Andrea Bacchetti al pianoforte.Le più belle pagine del repertorio violinistico con i preziosi violini di Uto Ughi : Stradivari e Guarneri del Gesù. Il titolo del Cd fa riferimento alle 7 Nazioni Europee coinvolte, ciascuna delle quali è rappresentata da un brano emblematico di un grande compositore di quella nazione ( Italia, Francia, Spagna, Austria, Polonia, Ungheria, Germania). Nel 2015 l’Università di Palermo gli ha conferito la laurea magistrale ad honorem in “Scienze pedagogiche”.