Notizie del 2 settembre sul Covid-19 in Abruzzo, i dati: 30 (+1) sono i ricoverati, 1 persona in terapia intensiva
REGIONE – Mecoledì 2 settembre 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 1° settembre parlava di 5 nuovi positivi, 29 ricoverati, 1 in terapia intensiva, mentre gli altri 376 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO
BOLLETTINO CORONAVIRUS IN ABRUZZO, I DATI DEL 2 SETTEMBRE 2020
Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 3804 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.
Rispetto a ieri si registrano 24 nuovi casi (di età compresa tra 2 e 56 anni), mentre il numero dei pazienti deceduti resta fermo a 472.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 2902 dimessi/guariti (invariato rispetto a ieri, di cui 14 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2888 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 430 (+24 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 159429 test.
30 pazienti (+1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 1 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 399 (+23 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 445 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+19 rispetto a ieri), 915 in provincia di Chieti (invariato), 1698 in provincia di Pescara (+4), 712 in provincia di Teramo (invariato), 31 fuori regione (invariato) e 3 (+1) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Si precisa che i 19 casi registrati oggi in provincia dell’Aquila fanno riferimento a tracciamento di contatti di focolai già noti.
AGGIORNAMENTO NEWS
Scrive su Facebook il Professor Matteo Bassetti: “Su proposta di alcuni microbiologi, ci sarebbe al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico di aumentare il numero di tamponi dagli attuali 75/100.000 a 300.000. Nel documento del 24 agosto (https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/hcp/testing-overview.html) il Center for Disease Control di Atlanta (CDC) , il più prestigioso e scientifico ente al mondo per il controllo delle malattie infettive, chiarisce che il tampone non andrebbe fatto agli asintomatici né ai contatti di casi certi. Al ritmo di 300mila al giorno, in 6 mesi avremmo testato l’intera popolazione italiana. Non serve, sia perché l’esito potrebbe mutare nell’arco di pochi giorni o ore, in caso di contatto con un infetto, sia perché ci pone di fronte a un dilemma: se fossimo tutti positivi, anche gli asintomatici, dovremmo chiudere tutto? Se avessimo il 3-4% della popolazione italiana positiva cosa faremmo? Non ha senso: con questo virus si deve convivere, non esserne terrorizzati. Il modello di Vo’ Euganeo non è estendibile all’intero Paese. In quel caso si è isolato e testato un paese di 3 mila anime, meno di coloro che lavorano all’ospedale San Martino di Genova. L’Italia non è Vo’. Senza contare le ricadute in termini di costi immediati per eseguire i tamponi e di lungo periodo su un’economia già in ginocchio. E’ importante avere a disposizione la possibilità e le risorse per arrivare a fare molti tamponi per le attività di screening, ma non ha senso prevedere di testare tutti”.