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Coronavirus in Abruzzo, dati del 13 novembre: +683 nuovi positivi

da Marina Denegri

provette test venerdì

Notizie del 13 novembre sul Covid-19 in Abruzzo, bollettino e dati; sono 567 (+20) i ricoverati, 57 (+5) in terapia intensiva, 15 decessi

REGIONE – Venerdì 13 novembre prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. L’ultimo bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 12 novembre parlava di 541 nuovi casi, 547 pazienti ricoverati e 52 in terapia intensiva, 2 decessi che hanno portato il totale a 646.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

BOLLETTINO CORONAVIRUS IN ABRUZZO, I DATI DEL 13 NOVEMBRE 2020

Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 17774 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.

Rispetto a ieri si registrano 683 nuovi casi (di età compresa tra 1 mese e 98 anni). Dei nuovi casi, 486 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti.

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 99, di cui 29 in provincia dell’Aquila, 13 in provincia di Pescara, 21 in provincia di Chieti, 36 in provincia di Teramo.

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 15 nuovi casi e sale a 661 (di età compresa tra 56 e 99 anni, 13 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Teramo e 1 in provincia di Pescara).

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 5205 dimessi/guariti (+176 rispetto a ieri).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 11908 (+492 rispetto a ieri).

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 335473 test (+4769 rispetto a ieri).

567 pazienti (+20 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva57 (+5 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 11284 (+467 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 5432 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+195 rispetto a ieri), 3454 in provincia di Chieti (+170), 3822 in provincia di Pescara (+78), 4708 in provincia di Teramo (+222), 184 fuori regione (+13) e 174 (+5) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

AGGIORNAMENTI NEWS

Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ha dichiarato che siamo nella direzione giusta ma occorre ancora aspettare una decina di giorni per vedere se le misure introdotte potranno produrre effetti stabili. Il lockdown non è scongiurato perché in molte Regioni la situazione sta peggiorando e in altre è stabile. Solo quando sarà invertita la curva dgi si potranno trarre delle conclusioni, ma comunque si sta cercando di evitare il lockdown nazionale.

Il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, ha dichiarato che l’obiettivo principale é quello di allentare la pressione sui Pronto soccorso individuando nuovi spazi alternativi agli ospedali, come ad esempio gli alberghi e i cosiddetti Covid hotel. Luoghi dove è possibile garantire un tetto al paziente asintomatico evitando di lasciarlo a casa dove potrebbe contagiare gli altri componenti del proprio nucleo familiare, oppure un letto attrezzato e cure adeguate a chi ha sintomi lievi e non deve necessariamente ricoverato in ospedale.

Quanto ai Covid Hospital Arcuri ha precisato che ne é previsto almeno uno per provincia. ha poi parlato del vaccino anticipando che le persone che lavorano negli ospedali saranno tra le prime ad esservi sottoposte, così come le persone più anziane e che sono più fragili dovranno arrivare prima di quelle più giovani; la speranza é quella di poter vaccinare i primi italiani alla fine di gennaio. Parlando di misure restrittive, il Commissario ha detto che ci sono Regioni dove si avvertono i primi segni di rallentamento dell’epidemia e altre dove la situazione resta critica e bisogna intervenire ancora per contribuire a frenare la crescita dei focolai.

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