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Blue Tongue in Abruzzo: Coldiretti chiede interventi urgenti

Coldiretti chiede vaccini e indennizzi per salvare il settore ovino e proteggere prodotti simbolo come arrosticini e formaggio di pecora.

da Marina Denegri

coldiretti Abruzzo

L’AQUILA – Coldiretti Abruzzo lancia un appello urgente per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione della Blue tongue (febbre catarrale degli ovini) nelle province di L’Aquila e Teramo. Si tratta di una malattia virale non trasmissibile all’uomo, ma altamente pericolosa per gli ovini, con conseguenze gravi per l’intera filiera zootecnica regionale.

 “È a rischio una economia secolare che va tutelata e salvaguardata con velocità e determinazione” – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Abruzzo, Pietropaolo Martinelli.

La malattia, trasmessa da insetti vettori, può causare febbre e decesso negli animali, compromettendo la produzione di latte e bloccando la movimentazione delle greggi. Tra i prodotti simbolo minacciati: l’arrosticino abruzzese e il formaggio di pecora.

Coldiretti chiede:

Un piano vaccinale immediato

Indennizzi per l’acquisto delle dosi

Interventi urgenti a tutela della filiera ovina

Il direttore Marino Pilati ha confermato l’attivazione di un piano di contenimento da parte delle autorità regionali, con zone di restrizione, sorveglianza attiva e profilassi mirata. L’allerta resta alta soprattutto nel comprensorio montano del Teramano e in alcune aree dell’Aquilano, dove si concentrano gli allevamenti estensivi e transumanti più rilevanti della regione.

 “Non dobbiamo abbassare la guardia. È il momento di agire con decisione” – ha concluso Pilati.