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Riforma dei confidi: è un buon inizio per la Cna

da Annarita Ferri

La confederazione artigiana appoggia la legge organica, ma restano troppe microstrutture

ABRUZZO – Scenario completamente nuovo nel sistema delle garanzie quello che si apre in Abruzzo grazie alla buona riforma del sistema dei confidi,come afferma il presidente della  confederazione artigiana Italo Lupo:

Si tratta di un testo  che supera decisamente il vecchio scenario senza regole, ed elimina barriere artificiose come una divisione per settori che impediva ad esempio a una impresa artigiana di rivolgersi a un confidi del commercio e viceversa.

La nuova legge offre al mondo della piccola impresa, alle prese con una caduta del credito concesso dalle banche senza precedenti rispetto al recente passato, un punto di riferimento più solido. Inoltre, rappresenta forse il primo caso nazionale di legislazione regionale organica in questo delicato settore.

La Cna abruzzese infatti ha riscontrato molti aspetti qualificanti della legge approvata  dal Consiglio regionale,come l’abbassamento della soglia da 20 a 10 milioni di volume medio di garanzie prestate negli ultimi tre esercizi, richiesto come condizione per accedere ai contributi della legge, ha di fatto riaperto le porte dell’accesso ai benefici della legge anche a strutture di dimensioni ridotte, disincentivando il ricorso a fusioni e aggregazioni, come invece auspicato dal presidente:

In Abruzzo esiste un panorama di confidi che tutti giudicano esorbitante, con oltre sessanta strutture presenti: la legge poteva essere l’occasione per un maggiore ridimensionamento del numero.

Accanto ai numerosi punti qualificanti tuttavia, restano per la Cna ragioni di perplessità di fronte ad alcune modifiche al testo apportate dalla discussione in aula, che hanno ridotto in parte la capacità riformista del provvedimento.

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