PESCARA – Lo sostengono i consiglieri del PD della Commissione Urbanistica Enzo Del Vecchio, Camillo D’Angelo e Florio Corneli che in un comunicato esprimono le loro perplessità in merito ad una Variante urbanistica, relativa ad una Residenza per studenti, in esame in tale Commissione.Si legge nella nota :
Toni accesi questa mattina durante i lavori della Commissione Urbanistica chiamata a valutare una “Variante urbanistica SUAP – art. 5 DPR 447/1998 e art. 8 DPR 160/2010- struttura per residenza temporanea di tipo alberghiero per studentato in Strada Comunale Piana s.n. – Ditta Fineco Leasing SpA” che prevede un aumento della superficie utile nella misura del 32%
Dalla lettura degli atti presentati, i Commissari presenti in Commissione, hanno potuto verificare come il permesso di costruire n. 037/SUAP/2009 del 09.09.2009, rilasciato in forma diretta nel 2009 alla società SPAZIO S.r.l che nel 2011 ha trasferito alla Fineco Leasing S.p.A., prevedeva una superficie utile di 1.976 mq. veniva rimodulato, con la variante in argomento, portandolo ad una superficie utile di 2.617 mq e quindi con un aumento di superficie di 641 mq che equivale ad un aumento del 32%.
Sono stati proprio questi numeri, così eclatanti in favore del proponente e privi di alcuna contropartita in favore della collettività, ad ingenerare perplessità e dubbi nei Commissari che hanno fatto alzare il tono della discussione soprattutto tra i consiglieri della opposizione, da una parte, e l’Assessore Antonelli ed i tecnici comunali, dall’altra, quando il consigliere Del Vecchio ha ipotizzato la illegittimità della procedura seguita.
Infatti, secondo Del Vecchio, il ricorso alla variante urbanistica SUAP, come invocata dal soggetto proponente ai sensi dell’art. 8 DPR 160/2010, è consentita quando: “ …lo strumento urbanistico non individua aree destinate all’insediamento di impianti produttivi o individua aree insufficienti,…” circostanza, questa, che non esiste nel Piano Regolatore Generale del Comune di Pescara poiché l’iniziativa in argomento, che peraltro meriterebbe qualche più attenta considerazione nell’assimilazione tout court ad impianto produttivo, è stata assentita con una normale procedura tecnico-amministrativa in quanto ricadente all’interno di un comparto edificatorio che non è l’ultimo previsto dal PRG ma solo uno dei tanti previsti.
Partendo da questo presupposto, secondo Del Vecchio, l’Ufficio comunale preposto avrebbe dovuto immediatamente rigettare la proposta presentata e non dar seguito, come invece ha fatto, all’attivazione della procedura di variante SUAP promuovendo la relativa conferenza dei servizi e rimettendo la decisione finale al Consiglio comunale. Un Consiglio comunale che troppo spesso viene chiamato in causa in questo periodo con il compito di togliere le castagne dal fuoco per conto di altre responsabilità.
Detto questo, i consiglieri di opposizione, ma anche esponenti della maggioranza, hanno fatto presente che l’iniziativa, inserita in una altro e più consono percorso come può essere un Programma Integrato, può trovare, da parte del Consiglio comunale, una sensibile e corretta attenzione per la tematica abitativa della popolazione studentesca che affronta.
Di una cosa si sono detti contrari i Commissari della Commissione e cioè che non consentiranno che l’utilizzo improprio di una norma legislativa possa servire da grimaldello per la solita opportunistica speculazione edilizia che genera profitti solo per i soggetti privati e che lascia con un palmo di naso il Comune e con esso la collettività pescarese.