L’AQUILA – “Il sottosegretario Mazzocca non è molto aggiornato sulla situazione delle Rems nella nostra regione e lo si evince da quanto dichiarato in vista dell’attivazione, il prossimo 4 aprile prossimo, della sede di Barete (L’Aquila). Mazzocca esulta dicendo “Finalmente si può partire” ma dimentica qualche dettaglio di non poco conto”. E’ quanto afferma il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo.
“In primis – prosegue Febbo – voglio ricordargli che l’Abruzzo rientra nel gruppo delle 5 regioni commissariate proprio per aver accumulato notevoli ritardi, quasi un anno, rispetto alle scadenze stabilite per l’individuazione della struttura più idonea per collocare i detenuti con problemi psichiatrici e questa non mi sembra sia un gran bella figura per una Regione che vuole uscire dal COMMISSARIAMENTO della Sanità. Intanto i costi a carico della Regione sono notevolmente aumentati e nonostante le lodi di Mazzocca a Paolucci per l’impegno profuso, ho seri dubbi che la struttura di Barete possa essere operativa per il 4 aprile.
In base a quanto stabilito dalla Conferenza Stato – Regioni, nell’ambito delle procedure da realizzare, le amministrazioni devono sottoscrivere una serie di Protocolli con Prefetture, Questure e Asl, al fine di realizzare una sinergia operativa per garantire le migliori condizioni di legalità e sicurezza a tutela dell’incolumità dei pazienti, degli operatori e della collettività. Pertanto la struttura dovrebbe essere provvista di sistemi di sicurezza, impianti di videosorveglianza, vigilanza h 24 del perimetro ecc.
Da quanto mi risulta però per la Rems di Barete sarebbero ancora lontani da tutti gli adempimenti e a questo punto spero davvero di essere smentito – conclude Febbo – e che tutto venga risolto entro il 4 aprile. Restano però forti le perplessità in considerazione dei pesanti e ingiustificati ritardi accumulati in quasi un anno”.