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Pescara: Seccia replica al Pd sul consuntivo di bilancio

da Donatella Di Biase

PESCARA – Ieri l’assessore alle Finanze del Comune di Pescara Eugenio Seccia ha replicato alla conferenza stampa del Pd sul consuntivo di bilancio, che martedì prossimo approderà all’esame del Consiglio comunale convocato per le 9.30 ,dicendo che non ci sono ritardi nell’approvazione dello stesso, né tantomeno ci saranno difficoltà nella contrazione dei mutui.   Infatti l’attuale governo cittadino sta rispettando tutte le scadenze in modo rigoroso, sta aprendo cantieri, sta effettuando interventi solidi e sta anche superando le eredità pesanti ricevute da quella coalizione che ha amministrato la città dal 2003 al 2008. Tali eredità che costringono a guardare indietro, ma con l’unico obiettivo di non ripetere gli stessi errori e di lavorare esclusivamente nell’interesse della città. Il Pd ,a detta di Seccia,  non sfornerebbe dati concreti ma avrebbe solo dato una ‘libera interpretazione politica e inevitabilmente strumentale’ dei dati stessi.

Ha detto ancora l’assessore:

partiamo dai presunti ritardi nell’approvazione del consuntivo, ritardi in realtà inesistenti: lo scorso aprile l’amministrazione di centro-destra ha approvato il bilancio di previsione che, in realtà dovevamo approvare entro il termine di legge del 30 giugno. Il bilancio consuntivo dev’essere sempre varato dopo quello di previsione, dunque se la scadenza del previsionale era il 30 giugno non è chiaro dove il Pd abbia letto la scadenza del 30 aprile per il consuntivo. La giunta comunale ha piuttosto approvato l’ultimo documento finanziario lo scorso 12 luglio a fronte della scadenza fissata per legge al 30 luglio, quindi il Consiglio comunale sta rispettando senza alcuna difficoltà la tempistica.

Il tempo impiegato ci è stato fondamentale per redigere un consuntivo in perfetto ordine, che ci consentirà ora di procedere senza alcuna difficoltà con l’accensione dei mutui, altra procedura che affronteremo con l’attenzione richiesta in tali casi, anche perché non abbiamo la fretta dettata dalle scadenze elettorali, ossia la fretta che ha caratterizzato i sei anni di governo del centro-sinistra. Tardiva pare poi ‘la libera interpretazione’ del consuntivo data dal Pd, consuntivo illustrato in tutti i suoi dettagli dalla maggioranza di governo nei giorni scorsi : il documento finanziario conta 162milioni di euro riscossi nel corso del 2009, 156 milioni di euro pagati, con un avanzo di amministrazione di 6milioni di euro già vincolati per voci di spesa ben specifiche, un bilancio che conta poi anche 148milioni di residui passivi, e solo 135milioni di euro di residui attivi, ossia di crediti ancora da riscuotere.

Lo stesso avanzo d’amministrazione pari a 6milioni 134mila 407,80 euro sbandierato dal Pd non è in realtà rappresentato da liquidità di cassa, ossia da somme già pronte nel cassetto, ma piuttosto parliamo di un ‘avanzo contabile’, ossia sappiamo che quelle somme ci saranno, anche se nell’immediato non ne possiamo disporre. Ma soprattutto quell’avanzo contabile ha già una destinazione ben precisa, ossia verrà utilizzato in via prudenziale per coprire partite future, somme dunque che potremo svincolare se verranno coperte dallo Stato: 1milione 700mila euro è destinato a coprire gli incassi dell’Ici del gruppo D, somme che non sappiamo se riusciremo a incassare. Se quei proventi dovessero arrivare sbloccheremo quel milione di euro, in caso contrario abbiamo già previsto la copertura; 470mila euro sono riservati al Titolo II° del bilancio, ossia spese in conto capitale, e sono destinati a finanziare opere strutturali; 158mila euro devono coprire il credito Iva non ancora riscosso; la somma rimanente, 3milioni 700mila euro circa, sono accantonati a copertura nel bilancio dei residui attivi, ossia dei crediti nei confronti di terzi non ancora riscossi.

Un atteggiamento prudente dunque quello del centro-destra assunto per tutelare gli interessi della città, ma che pure nell’ultimo anno non ci ha impedito di aprire decine di cantieri, solo un assaggio rispetto al piatto forte delle opere strategiche che partiranno tra settembre 2010 e gennaio 2011, opere progettate sin nel più piccolo dettaglio, studiate, pensate considerando le reali esigenze del nostro territorio. Opere, soprattutto, che saranno utili, solide e resistenti nel tempo, non limitandoci a quella pioggia di asfalti realizzati negli ultimi sei anni per gettare un po’ di fumo negli occhi dei cittadini, senza il rifacimento dei sottoservizi, asfalti dunque saltati in aria al primo nubifragio per una rete sotterranea inadeguata. L’attuale governo cittadino realizzerà le opere utili per il territorio, come le reti fognarie, e opere monumentali importanti, come il Teatro sulle aree di risulta o la mediateca, senza perdere finanziamenti, a differenza di quanto affermato dalle ‘cassandre’ dell’opposizione, ma piuttosto intercettando nuovi fondi. L’amministrazione di centro-destra sta ormai governando da un anno la città in modo rigoroso e nel rispetto delle regole, costretto di tanto in tanto a lanciare uno sguardo al passato, ma solo quando inciampiamo nei pantani amministrativi ereditati dal vecchio governo di centro-sinistra, pantani che pure stiamo puntualmente superando.

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