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A Pescara il Piano CNA per imprese più competitive e burocrazia più snella

Focus sull’Abruzzo e le sue criticità: porti, appalti, dehors, energia da fonti rinnovabili, autorizzazioni ambientali

da Marina Denegri

cna pescara

PESCARA –  Un pacchetto di 100 proposte per semplificare la burocrazia e sostenere le piccole imprese, mirando a risparmiare tempo e denaro. Secondo la Cna, l’iniziativa potrebbe generare risparmi superiori a 7 miliardi di euro e ridurre le giornate lavorative dedicate alle procedure di quasi 50. L’obiettivo è rendere le aziende più competitive senza compromettere le tutele.

 All’incontro tenuto nella sede regionale della confederazione artigiana c’erano stamattina il curatore Marco Capozi, responsabile nazionale dell’Ufficio legislativo, e Roberto Angelini, che sempre per la confederazione artigiana nazionale cura il Dipartimento per le relazioni istituzionali. Istituzioni che hanno risposto all’invito del presidente e del direttore regionali di Cna Abruzzo, Savino Saraceni e Silvio Calice, numerose: l’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca; i parlamentari Luciano D’Alfonso e Michele Fina; il sindaco di Chieti, Diego Ferrara; l’assessore comunale al Bilancio e Finanze del Comune di Pescara, Eugenio Seccia; il componente del direttivo regionale dell’Anci Abruzzo, Matteo Perazzetti, sindaco di Città Sant’Angelo.

Si è discusso della complessità delle autorizzazioni in Abruzzo, che ostacola le operazioni aziendali. Problemi specifici includono la frammentazione delle autorizzazioni nel sistema portuale, la produzione di energia da fonti rinnovabili e le norme per le industrie insalubri. La Cna propone di semplificare queste procedure uniformando le regole tra gli enti coinvolti.

I rappresentanti locali hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa, con l’intenzione di avviare un dialogo istituzionale per attuare le proposte. Fina ha sottolineato l’importanza di ascoltare le esigenze dal basso, mentre Perazzetti ha promesso di collaborare con altri Comuni. D’Alfonso ha suggerito di avviare una vertenza per la formazione del personale della Pubblica Amministrazione, e Magnacca ha elogiato l’approccio pratico del progetto.