L’evento,promosso dal Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, si è tenuto sabato
PESCARA – Si è svolto sabato a Pescara l’Incontro con i candidati promosso dal Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini nella sede del Comitato elettorale di via Carducci, con l’onorevole Gianfranco Rotondi, Capolista alla Camera dei Deputati per il Collegio Pescara-Chieti-Vasto e con Carlo Masci, coordinatore provinciale di Forza Italia e candidato al Senato Collegio Abruzzo. Presenti in sala il Capogruppo alla Regione di Forza Italia Lorenzo Sospiri, il Capogruppo comunale Marcello Antonelli, il consigliere Fabrizio Rapposelli e il consigliere di Città Sant’Angelo Roberto Ruggeri oltre a simpatizzanti.
“All’orizzonte, esattamente tra una settimana, abbiamo un appuntamento fondamentale per il futuro dell’Italia, dell’Abruzzo e della nostra città – ha detto il Coordinatore Cerolini aprendo la giornata -: un appuntamento con la vittoria elettorale cui non possiamo mancare. Perché noi questa competizione elettorale la dobbiamo e la possiamo vincere e per farlo dobbiamo essere tutti insieme, compatti, convinti, uniti, consapevoli che abbiamo la possibilità concreta di portare i nostri uomini e le nostre donne a Roma per restituire fiducia, tranquillità, serenità e sicurezza al nostro Paese. Siamo tutti vittime e spettatori del disastro generato in Italia dalla sinistra che, dopo aver cacciato l’ultimo Presidente del Consiglio eletto legittimamente dal Popolo, Berlusconi, ha occupato uno scranno che il Popolo non aveva affidato alla sinistra.
E da quel momento è cominciata la corsa del Paese verso il precipizio attraverso riforme che hanno devastato l’Italia e che hanno avuto pesanti ripercussioni sul nostro Abruzzo. Pensiamo alla Riforma della Sanità, lo scellerato Decreto Lorenzin che ha determinato la chiusura di ospedali strategici in zone calde del territorio. Se oggi chiude il ‘San Massimo’ di Penne, come stanno cercando di fare, ricordiamoci che un uomo della Val Vestina colpito da un infarto dovrà arrivare in ambulanza sino a Pescara per tentare di avere salva la vita, e pensiamo se questo avviene quando c’è la neve, di notte, su strade colpite da frane che ne rendono impossibile la percorribilità.
Pensiamo alla riforma della cosiddetta ‘Buona scuola’ che oggi vorrebbe togliere il posto di lavoro a migliaia di insegnanti di scuola primaria perché non hanno la laurea, persone che hanno iniziato a insegnare vent’anni fa quando esistevano gli Istituti magistrali che davano non un diploma, ma ‘l’abilitazione all’insegnamento’, dunque migliaia di docenti che hanno partecipato a un regolare concorso e che quel posto di lavoro se lo sono guadagnato perché avevano un idoneo titolo di studio. Oggi la sinistra si inventa una legge retroattiva che impone il possesso della laurea e nel solo Abruzzo 1.300 insegnanti perderanno il lavoro senza alcun futuro. Pensiamo al rapporto malato della sinistra con l’Europa, un rapporto mai paritario ma di sottomissione che ha costretto il nostro Paese a subire provvedimenti capestro che danneggiano solo l’Italia e pensiamo alla Bolkestein, che vuole mandare all’asta i nostri stabilimenti balneari che sono a conduzione familiare. La soluzione non è uscire dall’Europa, ma piuttosto ribaltare i rapporti, presentarci a Bruxelles mettendo in chiaro che l’Italia non è la Cenerentola di nessuno e non subisce, ma può dettare le regole. Ma per farlo ci vuole un Governo solido, capace, forte e stabile.
E poi la sicurezza – ha aggiunto il Coordinatore Cerolini -: tutti stiamo vedendo cosa sta accadendo in Italia per flussi migratori indiscriminati sfruttati nell’ambito di quello che è diventato un business che frutta guadagni per decine di milioni di euro a Cooperative ai danni dei cittadini. Oggi più che mai l’Italia ha bisogno di un Governo forte, capace di far valere i nostri diritti, oltre ai doveri, di rivendicare un ruolo di primo piano nella politica decisionale internazionale, con la certezza di poggiare su solida fondamenta. Un ruolo che sicuramente non può essere lasciato nelle mani di una squadra di ‘principianti allo sbaraglio’ come il Movimento 5 Stelle. L’Italia non può permettersi di finire dalla padella alla brace, ossia dalla sinistra-matrigna ai dilettanti, l’Italia non ha bisogno di demagogia, di fantarisse, governare un Paese è cosa diversa dal giocare su facebook o sui social, è cosa diversa dal fare una squadra di ‘burattini’ mossa dall’alto da un guru che di professione fa il comico come Grillo o da un blogger social come il figlio di Casaleggio”.
Carlo Masci ha ripercorso i temi caldi della campagna elettorale, dalla Flat tax alla gestione dell’immigrazione clandestina.
“Sono convinto – ha invece detto l’onorevole Rotondi – che il vaccino contro il grillismo e l’antipolitica sia la politica che si esplica esercitando il proprio mandato giorno dopo giorno. La rovina della politica è la mancanza di professionalità che è la chiave per l’autoritarismo. La professionalità si deve però sposare con una maggioranza solida e numericamente forte: io ho vissuto il periodo delle maggioranza risicate, quando, grazie al ‘capolavoro’ di Fini, avevamo la maggioranza di uno o due parlamentari e dovevi inseguire i ministri per far sì che fossero presenti in aula per votare. Questo non dovrà mai più accadere, per questo istituiremo l’incompatibilità tra il ruolo di parlamentare e quello di membri del Governo, quindi dimissioni di tutti coloro che correranno per far parte di una grande squadra di Governo, dando spazio ai secondi e terzi dei non eletti”.