Denunciato a piede libero anche un minorenne
MONTESILVANO (PE) – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesilvano, diretti dal capitano Enzo Marinelli, ieri mattina hanno effettuato tre arresti per i reati di estorsione aggravata continuata in concorso e lesioni aggravate in concorso. Un minorenne, inoltre, è stato denunciato a piede libero per gli stessi reati. Le indagini hanno preso il via dalla richiesta d’intervento di un ristoratore di Montesilvano che la sera del 27 settembre 2012, nel suo ristorante/panineria, ha avuto come clienti i fratelli di etnia rom Spinelli Antonio, 47enne, e Romolo, 30enne, con le rispettive famiglie. Al momento di pagare il dovuto i due nomadi hanno chiesto di segnare il debito sul conto, come avvenuto già in precedenza. La moglie del titolare ha fatto capire di essere contraria perché dal mese di agosto il credito nei confronti degli Spinelli era già lievitato abbastanza, raggiungendo la somma di 300 euro, per cui la donna ha chiesto ai clienti di versare circa 40euro ma la risposta è stata negativa e i rom si sono allontanati senza pagare, con fare strafottente. Dopo circa 15 minuti, però, i fratelli Spinelli sono tornati nel locale accompagnati dai figli di Antonio, Gaetano di 25 anni e un minorenne, di 16 anni, e si sono rivolti al titolare dell’attività con atteggiamenti indisponenti e minacciosi, facendogli notare che avrebbe dovuto segnare le loro consumazioni sul conto senza battere ciglio e che sarebbero stati loro a decidere quando saldare il conto. I due hanno anche cercato di capire se le “pretese” del ristoratore fossero legate ad una forma di razzismo nei confronti dei rom ma il commerciante ha assicurato di non voler affatto discriminare i rom e di voler essere semplicemente pagato per il servizio reso. Per tutta risposta, non soddisfatto dalle parole di rassicurazione arrivate dal ristoratore anzi prendendo il razzismo come spunto, Romolo Spinelli ha colpito il malcapitato con un pugno al volto facendogli perdere l’equilibrio e facendolo cadere a terra. A quel punto anche gli altri Spinelli sono intervenuti picchiando pure il figlio del commerciante che ha tentato di proteggere il padre. Nel frattempo sul posto sono arrivati i Carabinieri, avvisati dai familiari delle vittime, ma è bastato poco agli aggressori per darsi alla fuga e far perdere le tracce. Mentre si allontanavano i rom hanno perso due cellulari, rinvenuti dalla pattuglia dell’Arma e grazie ai quali, insieme alle testimonianze raccolte, si è arrivati alla identificazione dei fratelli Spinelli e dei figli di uno di loro, che sono stati segnalati per i reati di estorsione continuata aggravata e lesioni. Giuseppe Bellelli, P.M. presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, ha concordato con le risultanze investigative dei Carabinieri e ha chiesto al Gip del Tribunale (Dott.ssa Mariacarla Sacco) l’emissione delle misure cautelari, disposte e eseguite nei confronti di Spinelli Gaetano, Romolo (entrambi in carcere) e Antonio (ai domiciliari). Al ristoratore sono state diagnosticate lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.