Si svolgerà oggi la manifestazione conclusiva dell’iniziativa che ha coinvolto gli alunni di sei Scuole Medie della città
PESCARA – Si conclude oggi, 28 maggio, il progetto ‘Se grande vuoi diventare a giocare devi imparare’, promosso in via sperimentale dall’amministrazione comunale lo scorso gennaio e che ha riscosso il pieno successo tra i ragazzi e l’apprezzamento dei docenti .
Per cinque mesi hanno imparato a giocare, cimentandosi nella disciplina del basket, hanno imparato a faticare, a sudare, ma soprattutto a lottare per difendere il nome della propria scuola, e oggi vivranno la giornata conclusiva in un torneo di due gironi presso il Palazzetto dello Sport di via Elettra che decreterà la squadra vincitrice dell’intero torneo, ossia i ragazzi della scuola media Carducci, e quella della mattinata.
L’assessore allo Sport Nicola Ricotta, nel corso della conferenza stampa convocata ieri,ha annunciato la giornata conclusiva dell’iniziativa, prevista per oggi al PalaElettra a partire dalle 9 e sino alle 13. Presenti anche il Presidente provinciale del Coni Enzo Imbastaro, la coordinatrice del progetto Margherita Sassi e Pasqualino Del Rosso dell’Ufficio scolastico provinciale.
Ha ricordato l’assessore Ricotta:
il progetto sperimentale è partito lo scorso marzo, con l’adesione di sei scuole medie della città, ossia la Rossetti, la Virgilio, la Carducci, la Montale, la Mazzini e la Michetti, protagoniste di un campionato sperimentale di basket con partite di andata e ritorno che si sono svolte esclusivamente nelle palestre delle singole strutture scolastiche. La peculiarità dell’iniziativa è stata non solo quella di voler avvicinare i ragazzi allo sport, partendo inizialmente dal basket, ma in realtà, senza prestare eccessiva attenzione all’aspetto tecnico, abbiamo voluto creare un contenitore, un’attività che incentivasse negli studenti l’attaccamento al proprio istituto, il sentimento di ‘difesa’ del nome della propria scuola, dunque la voglia di lottare sportivamente e sudare per la propria scuola, salvaguardando la partecipazione attiva di tutti gli studenti, obbligando tutte le squadre a garantire la stessa permanenza in campo a tutti gli alunni, per gli stessi minuti, indipendentemente dalle capacità tecniche.
Il nostro obiettivo era di abituarli a lottare per un principio, in questo caso per l’onore e il nome della scuola di appartenenza, e per questa stessa ragione abbiamo voluto che gli incontri si svolgessero tutti all’interno delle stesse scuole medie, per garantire la massima partecipazione degli altri studenti a tifare per i propri compagni. Ma il nostro progetto si è spinto oltre, garantendo non solo la preparazione atletica dei giocatori in campo, ma anche la preparazione professionale degli arbitri e dei ragazzi che hanno redatto la cronaca delle partite, i ‘baby-giornalisti’, che hanno confezionato un prodotto che domani verrà distribuito nel corso della partita.
Complessivamente il progetto ha coinvolto 90 giocatori, 40 giornalisti in erba e 10 arbitri, ossia 140 ragazzi di sei scuole medie, che ci hanno già chiesto di riproporre l’iniziativa il prossimo anno, da ottobre, coinvolgendo anche quelle scuole che quest’anno sono rimaste fuori. La giornata di domani si aprirà alle 9 con lo svolgimento di un mini-torneo da sei incontri divisi in due gironi. Quindi ci sarà la finale con le prime due classificate per ciascun girone. Al termine ci sarà la premiazione della squadra che si sarà aggiudicata il mini-torneo del mattino e l’intero campionato, ossia la scuola media Carducci, giunta pari con la Rossetti, ma premieremo per la costanza e l’impegno anche la squadra giunta all’ultimo posto i cui studenti hanno dimostrato una forza d’animo ineguagliabile.