Quattro Regioni,Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, si confronteranno con addetti ai lavori, operatori economici e istituzioni per attivare la piastra logistica dell’Italia centrale.
MANOPPELLO (PE) – Domani, 25 ottobre, si svolgerà a partire dalle ore 16,30, a Manoppello, presso la Sala Verde della sede dell’Interporto, il Forum “Non perdere il treno. Le infrastrutture come fattore strategico di competitività e sviluppo territoriale”. Parteciperanno all’incontro l’onorevole Daniele Toto, Componente della IX Commissione Parlamentare Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Bartolomeo Giachino.
Una nuova realtà, l’Interporto d’Abruzzo: 960.000 metri quadri di modernità e innovazione che rappresentano il volano dell’economia del territorio con effetti moltiplicativi a valore aggiunto. L’Interporto d’Abruzzo ,infrastruttura ormai prossima all’entrata in esercizio, punta ad accendere i riflettori dello sviluppo di tutto il Centro Italia organizzando il Forum.
La sfida: offrire attraverso una nuova dotazione infrastrutturale un sostegno al sistema imprenditoriale per competere nel mercato globale attenuando al contempo le esternalità negative connesse alla movimentazione delle merci, ovvero, l’impatto ambientale e la congestione delle reti di trasporto.
Quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche) si confronteranno con addetti ai lavori, operatori economici e istituzioni su un unico obiettivo: mettere insieme idee e infrastrutture per costruire una piattaforma intermodale moderna ed efficiente su cui veicolare merci, progetti e sviluppo economico.
Oltre al Sottosegretario Giachino e all’Onorevole Toto, animeranno il forum Dino Di Vincenzo e Mosè Renzi, Presidente e Direttore Generale Business Unit Interporto Val Pescara Spa; Roberto Pesaresi, Presidente Interporto Marche; Marcello Mariani, Presidente Interporto Centro Italia; Nicola D’Arcangelo, Amministratore FAS Srl; Rocco Giordano, Docente Università di Salerno. Al dibattito parteciperanno gli assessori alla mobilità e ai trasporti delle Regioni Lazio e Marche, Francesco Lollobrigida e Luigi Viventi, con l’assessore regionale ai Trasporti della Regione Abruzzo Giandonato Morra a fare gli onori di casa.
Gli interporti dell’Italia Centrale rappresentano una novità nel panorama infrastrutturale del Paese e si apprestano a dare impulso e promuovere il trasporto intermodale, ovvero, l’integrazione di almeno due differenti modalità di trasporto delle merci,anche in questa parte della Penisola che, a causa di un’inadeguata dotazione infrastrutturale, vede lo strapotere della modalità stradale. Essi rappresentano la leva fondamentale di accrescimento del potenziale competitivo delle aziende consentendo loro di inserirsi con successo nelle logiche dei mercati globalizzati. Si tratta di infrastrutture innovative e complesse che hanno lo scopo di rendere efficiente il sistema logistico nazionale e di assicurare servizi di supporto organizzativo agli operatori del settore.
Quelli dell’Italia Centrale, oltre a permettere un’efficiente penetrazione dei traffici di merci unitizzate in questa parte della penisola, con la loro naturale posizione rappresentano il ponte fra il Tirreno e l’Adriatico e lo sbocco di sviluppo verso i Balcani, mercati a cui il Vecchio Continente guarda con interesse. Ecco perché, facendo sistema, i quattro Interporti diventano una delle piattaforme più strategiche del Paese.
Il Forum di lunedì di fatto “apre” l’attività dell’Interporto d’Abruzzo lanciando un’importante sfida di sviluppo alle istituzioni: continuare a considerare il fattore logistico nelle scelte strategiche di pianificazione territoriale e supportare con politiche economiche il travaso dalla modalità stradale a quella ferroviaria.
I lavori del Forum saranno preceduti da un breve momento riservato ai giornalisti durante il quale l’On. Toto e il Sottosegretario Giachino saranno a disposizione per domande e interviste.In un contesto di crescente globalizzazione dell’economia, la dotazione di infrastrutture utili alla logistica è un’esigenza imprescindibile per sostenere crescita e competitività, ma soprattutto una fonte di attrattività per i nuovi insediamenti produttivi-distributivi.