Marzo, 2018

30mar04:0008:00Processione de la Desolata a Teramo

processione 2

Quando

(Venerdì) 04:00 - 08:00

Dove

Chiesa Sant'Agostino

65013 Città Sant'Angelo PE

Informazioni sull'evento

Il 30 marzo 2018 si rinnova a Teramo l'appuntamento con la processione della "Desolata".

La processione, organizzata dall'Arciconfraternita dei Cinturati, prende avvio verso le 4 del mattino dalla chiesa di S. Agostino e attraversando la città tocca le principali parrocchie fino a giungere al Convento di Madonna delle Grazie, da dove torna indietro per sostare nella Cattedrale e rientrare nelle prime luci del giorno da dove era partita. Questa processione, unica in tutto l'Abruzzo, è una delle prime rappresentazioni sacre nate in Abruzzo. La sua origine si deve alla Confraternita della Madonna della Cintola. Essa nacque verso il 1260 ed ebbe inizialmente sede nella chiesa, oggi scomparsa, di San Giacomo, da cui poi, alla fine del secolo, essi si trasferirono nella vicina chiesa di Sant'Agostino, dove ancora oggi ha sede. E' proprio durante questo spostamento, quindi verso il 1290, che nacque la Processione della Desolata. Questo particolare rito, semplice e commovente, rappresenta il disperato cammino della Madonna alla ricerca di Gesù condannato a morte e perciò anche il dolore di tutte le madri che hanno perso il proprio figlio.

Il sacro corteo è aperto da un confratello che regge una croce lignea recante i simboli della Passione, a cui seguono i fedeli, principalmente le donne: queste sono vestite completamente di nero o, comunque, portano un velo scuro sul capo, proprio come si usava un tempo. I fedeli dietro la croce portano, nel primo tratto della processione (quando è ancora buio), delle caratteristiche candele che rendono ancor più suggestiva la processione.

Vi è poi un gruppo di donne, anch'esse vestite a lutto, che intonano i canti sacri del Venerdì santo, seguono quindi il parroco del Duomo e i sacerdoti delle altre parrocchie di Teramo. Ed ecco, infine, apparire la statua lignea della Vergine Addolorata, detta appunto la Desolata: lo splendido simulacro, issato su una portantina lignea con un panno nero, è portato a spalla proprio da donne vestite di nero. A chiudere il corteo c'è la banda che intona i brani a lutto di autori teramani.

La processione percorre sempre lo stesso percorso, sostanto sempre nelle 7 chiese, secondo un rituale ormai consolidato: vengono percorse Piazza Sant'Agostino, Via Costantini, Via Capuani, Via Cerulli- Irelli, Corso San Giorgio, Piazza Garibaldi, Corso San Giorgio, Via Forti, Via Trento e Trieste, Vico Mazzaclocchi, Corso Porta Romana, Largo Proconsole, Via Cameli, Circonvallazione Spalato, Via Savini, Via De Albentiis, Corso De Michetti, Largo Melatino, Via Torre Bruciata, piccola strada dove si trova l'omonima torre, Via San Getulio, Via Niccola Palma, Piazza Orsini, Via Vescovado, Piazza Martiri della Libertà, Via Capuani e Piazza Sant'Agostino, quindi il rientro.

Le sette chiese in cui sosta la processione sono: chiesa del Cuore Immacolato di Maria, Duomo, chiesa di San Domenico, chiesa di Santo Spirito, chiesa della Madonna del Carmine, Santuario della Madonna delle Grazie, chiesa di Sant'Antonio e la chiesa dell'Annunziata. In ognuna di queste chiese la Madonna entra per cercare suo Figlio condannato a morte, Gesù, e nelle prime sei chiese non lo trova; da evidenziare come, davanti la chiesa di Sant'Antonio, si uniscano anche le autorità municipali.

Quando la processione arriva all'ultima chiesa, quella dell'Annunziata, sono da poco passate le 7.00. La statua della Madonna entra e questa volta trova finalmente Gesù morente, suo Figlio, giacente nel grandioso letto funebre a baldacchino, sorretto da angeli. La Madonna sosta per parecchi minuti in questa chiesa e, dopo aver dato l'ultimo saluto al Figlio, esce dalla chiesa e riprende il suo percorso, rientrando in Sant'Agostino. Al momento del rientro, verso le 8.00, le donne cedono le redini della statua ai confratelli della Cintola. In genere, subito dopo la processione, la statua della Madonna Addolorata viene portata, in forma privata, nel Duomo di Teramo e posizionata accanto ad un antico crocifisso del XV secolo. Caratteristica della processione è che le strade percorse sono listate a lutto, e infatti i balconi dei palazzi sono coperti da drappi di stoffa nera o viola.