Dicembre, 2018

07dic(dic 7)09:3026mag(mag 26)19:30Mario Sironi, mostra al Museo Paparella Pescara

mostra classicita romanticismo Pescara

Quando

Dicembre 7 (Venerdì) 09:30 - Maggio 26 (Domenica) 19:30

Dove

Museo Paparella Pescara

Viale Regina Margherita, 1, 65122 Pescara PE

Informazioni sull'evento

Mostra “Classicità e romanticismo moderni. Sironi e il suo tempo” dal 7 dicembre al Museo Paparella di Pescara. La mostra d’arte è dunque incentrata sull’opera di uno dei più grandi artisti del Novecento italiano, Mario Sironi. L’evento presenta diciotto storiche opere di Mario Sironi accostate a quelle di Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Alberto Savinio, Ardengo Soffici, Ottone Rosai, Arturo Tosi, Aligi Sassu, Paola Consolo e Rino Battaini.

La mostra è curata dalla Professoressa Elena Pontiggia, docente di Storia dell’arte all’Accademia di Brera e al Politecnico di Milano la quale, nel suo saggio introduttivo al catalogo, scrive: «Questa mostra muove dalla figura di Sironi per estendersi ad alcuni suoi compagni di strada: artisti che hanno perseguito in forme diverse una sorta di “moderna classicità”, ma anche artisti che hanno espresso cadenze neoromantiche. Come del resto Sironi, che è stato un pictor classicus intriso di romanticismo e un romantico innamorato della classicità».

INGRESSO E ORARI MOSTRA

La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:30; il costo del biglietto intero è di € 6,00 e del ridotto di € 4,00.

SCHEDA DI MARIO SIRONI

Mario Sironi nasce nel 1885 a Sassari, città che lascerà all’età di un anno con la famiglia per trasferirsi a Roma. Durante l’università abbandona gli studi per dedicarsi esclusivamente alla pittura con un’impostazione di tipo divisionista. Frequenta la Scuola Libera del Nudo in via di Ripetta, annessa all’Accademia di Belle Arti. È quiche conosce Umberto Boccioni, Gino Severini e Giacomo Balla. Nel 1908-1910 Sironi matura un divisionismo simile a quello di Balla, ma più largo e denso, che riprende l’esempio di Cézanne e del postimpressionismo, in particolare di Pizarro. Nel 1913-1914 aderisce al movimento futurista. Il 26 marzo 1923 nasce Novecento ideato e promosso da Margherita Sarfatti, la prima mostra si tenne presso la Galleria Pesaro a Milano. Nel 1932 pubblica il celebre articolo Pittura murale su ‘Il Popolo d’Italia’, scritto fondamentale nel quale Sironi affronta per primo e con grande autorevolezza la questione della necessità storica e sociale della pittura murale.

Nel 1933 Sironi è chiamato a far parte del direttorio della V Triennale Internazionale dell’Architettura e delle Arti Decorative di Milano insieme a Carlo Alberto Felice, Giovanni Muzio e Gio Ponti. Nel 1939 Espone alla Mostra d’arte contemporanea di New York. Nel 1951 Partecipa alla IX Triennale di Milano, che si inaugura a maggio, con opere grafiche e bozzetti pubblicitari esposti nel Salone Arti Grafiche e Pubblicità, ordinato da E. Carboni e D. Villani. Nel 1954 riceve dall’Accademia di San Luca il Premio Luigi Einaudi e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la Medaglia d’Oro come "benemerito dell’istruzione, della cultura e delle arti". Nel 1955 in giugno espone una serie di opere ultime alla Mostra d’Arte italiana di Tokyo. L’edizione di ‘Documenta’ a Kassel nel settembre lo vede presente con tre opere degli anni 1917-1920 e 1924, curatore della rassegna è Werner Haftmann. Nel 1956 figura tra "I Maestri della Mostra Antologica della Pittura e Scultura Italiane dal 1910 al 1930" nell’opuscolo pubblicato a cura del Centro di documentazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione della consegna della medaglia d’oro agli artisti che avevano partecipato alla VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. Muore a Milano nel 1961.