La poesia greca e il senso del mortale: incontro a Spoltore

04giu18:3020:00La poesia greca e il senso del mortale: incontro a Spoltore

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Nell’ambito del ciclo “A tu per tu con la cultura”, promosso dall’Accademia di Filosofia delle Scienze Umane (AFSU) e dall’Università del Tempo Libero “Acerbo”, si terrà il 4 giugno alle ore 18:30 presso la Sala Consiliare del Municipio di Spoltore un incontro d’eccezione con il professor Carmine Catenacci, prorettore vicario dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara e ordinario di Lingua e Letteratura Greca.

La conversazione, dal titolo evocativo “Come le foglie. La poesia greca e il senso del mortale”, affronterà il tema dell’esperienza della caducità e del limite umano nella lirica greca antica, tracciando un percorso che tocca alcuni dei più alti momenti della poesia arcaica e classica. Il titolo rimanda a un celebre verso dell’Iliade, che paragona la vita degli uomini al ciclo delle foglie: un’immagine potente, che attraversa l’intera cultura greca come consapevolezza dell’instabilità e della bellezza della condizione umana.

Autore di importanti studi sulla poesia greca arcaica e sul teatro classico, Catenacci è direttore della storica rivista «Quaderni Urbinati di Cultura Classica» e membro del consiglio direttivo della «Fondazione Lorenzo Valla». Tra le sue opere principali si ricordano il commento a quattro celebri Olimpiche di Pindaro (Pindaro. Le Olimpiche, Mondadori 2013) e l’antologia I poeti del canone lirico nella Grecia antica (Feltrinelli 2010), che raccoglie componimenti di Alcmane, Saffo, Alceo, Stesicoro, Ibico, Anacreonte, Simonide, Pindaro, Bacchilide e Corinna, con l’obiettivo di far dialogare la voce dei classici con la sensibilità contemporanea.

Nel pensiero del professor Catenacci, la poesia greca antica non era un esercizio letterario destinato alla lettura individuale, ma una vera e propria performance pubblica: canto, musica, danza, parola e gesto si fondevano per creare un’esperienza collettiva, capace di formare e trasformare la coscienza della polis. Il poeta era un sapiente, un “maestro di verità”, che attraverso i miti e la memoria storica orientava i valori e i comportamenti della comunità.

L’incontro sarà dunque un’occasione preziosa per riflettere sul valore universale della poesia, sull’eredità culturale dell’antichità e su come, ancora oggi, i versi dei poeti greci ci parlino della nostra finitezza, della nostra identità e del nostro desiderio di senso.

Quando

4 giugno 2025 18:30 - 20:00(GMT+02:00)

Dove

Comune di Spoltore

Via Gioacchino di Marzio, 66, 65010 Spoltore PE

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