Maggio, 2018

E' un evento che si ripete

12mag10:0020:00Il silenzio uccide al Museo Michetti di Francavilla

il silenzio uccide

Quando

(Sabato) 10:00 - 20:00

Dove

Museo Michetti Francavilla al Mare

Palazzo S. Domenico, 1 Francavilla al Mare

Informazioni sull'evento

Al Museo Michetti di Francavilla al mare (CH), fino al prossimo 27 maggio, è visitabile la mostra d'arte "Il silenzio uccide". Orario: da martedì a domenica 10-20, lunedì chiuso

La mostra d'arte "Il silenzio uccide " è nata da una forte volontà delle artiste - Natalia Orsini,di Pescara, Simona Lucidi e Rita Bruni, di San Benedetto del Tronto - che nonostante le differenze tecniche pittoriche e fotografiche, hanno in comune un unico scopo: denunciare attraverso l'arte, l'ormai agghiacciante argomento della violenza sulle donne e non solo, che sui media sentiamo troppo spesso citare.

Ci stiamo forse abituando?

Abituarsi alla violenza è spaventoso!

Attraverso questa mostra, che girerà l'Italia, le artiste vogliono dare voce al silenzio di chi soffre e continua a subire questa tragedia.

L'arte è una forma di comunicazione e questo trio di artiste, attraverso le loro personalità, le loro idee ed il loro vissuto vogliono sensibizzare la società che ancora oggi è condizionata da ipocrisie e falsi moralismi.

Censurare, tappare la bocca, non è un atto possibile perché davanti alla morte di tantissime persone, non ci si può fermare.

In un passaggio della legge spagnola del 2004, contro la violenza di genere, si legge 《 La violenza non è un problema che riguarda la sfera privata, essa rappresenta il simbolo più brutale della ineguaglianza della nostra società 》.

Le artiste in qualche modo, vogliono dire BASTA.

La vita è bella ( come titola un noto film di Roberto Benigni) ma siamo noi che dobbiamo essere capaci di amarla ma soprattutto di rispettarla, per noi stessi, per gli altri e per il mondo intero.

Le artiste

Simona Lucidi: Rappresenta la sua poetica “Pop” attraverso la rappresentazione di particolari dei corpi e visi di donna caratterizzati da colori caldi e forti, con velature e pennellate eleganti. Le sue forme rimangono incastonate sulle tele come se l’artista avesse un obiettivo macro nell’occhio, che seziona le forme.

Natalia Orsini: la sua ricerca artistica richiama all’espressionismo materico nordeuropeo, infrange le convenzioni accademiche e si identifica in una sorta di BODYART esteriore, affronta il rapporto uomo-donna provocando volutamente sensualità e turbamento. Il tutto viene completato con l’inserimento fisico di proprie estensioni corporee nelle composizioni, andando oltre l’iconografia dell’arte pittorica fino all’approccio concettuale dell’opera.

Rita Bruni: le sue fotografie s’allineano ad una sorta di equilibrio tra la sintesi pulita delle ombre e narrazione sequenziale delle tematiche, prevalentemente sociali. In queste caravaggesche atmosfere si muovono eleganti e composte donne reali e nello stesso tempo simboli di consapevolezze, espressioni di energie vitali intense, piene di positivismo creativo.