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Eventi a Lanciano: cosa vedere, sagre, feste popolari

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Programma con i principali eventi a Lanciano da seguire durante l’anno, i luoghi da visitare, mostre, concerti e spettacoli della tradizione

LANCIANO – Lanciano é il centro più importante della Val di Sangro. Città di antica tradizione, fu capoluogo dei Frentani, municipio romano e successivamente capoluogo di distretto durante il Regno delle Due Sicilie, ebbe il titolo di città nel 1212 per volere di Federico II di Svevia. È inoltre insignita di medaglia d’oro al valor militare.

Cosa vedere

Il centro storico di Lanciano é diviso in quattro quartieri:  Lancianovecchia, Civitanova, Sacca e Borgo.

Lancianovecchia é il quartiere più antico e si incontra salendo da piazza Plebiscito a Via dei Frentani. Tra i monumenti che si trovano in questa parte della città troviamo: la Chiesa di Sant’Agostino, del XIV secolo; la Chiesa di San Biagio, cotruita nel 1069; la Cattedrale della Madonna del Ponte, eretta nel 1389 su tre degli archi del Ponte di Diocleziano, risalente al III secolo;  il Palazzo del Capitano, costruito in epoca liberty (XIX secolo) sopra i resti della demolita chiesa di San Martino in Largo Tappia; Palazzo Fella, Palazzo Vergilj e Palazzo De Crecchio, costruito nel XVIII secolo sopra l’antico palazzo marchesale d’Avalos, che ebbe il potere sulla città dal 1646. Delle mura rimane la Porta di San Biagio del XII secolo. Nel rione Lanciavecchia si trovano anche Botteghe medievali, del XIV secolo, perfettamente conservate nella loro forma originale; si tratta di un palazzo quadrato, la cui sommità è a uso abitativo, mentre la parte inferiore è usata per il commercio.

Il quartiere Sacca fu realizzato nel XIII secolo circa per fortificare delle abitazioni costruite da mercanti, dalle famiglie ebree cacciate da Napoli nel 1191, e da popolazioni balcaniche che si stanziarono stabilmente nel sobborgo dal XIV secolo. Inoltre, essendo posto sul declivio del Colle Selva, il quartiere era punto d’importanza per il tratturo che da Lanciano conduceva a Ortona, e già dal XII secolo esisteva una dogana composta dal Ponte Lamaccio, provvisto di due torri, come riportato anche nel disegno dello stemma, per il pagamento dei dazi. Vi si trovano la Chiesa di San Nicola, fondata sulle rovine della chiesa di San Pellegrino, distrutta da un incendio nel XIII secolo; la Cappella di San Rocco. Nel cuore del ghetto, su strada Cavour, si trova l’ex chiesa cristiana della Madonna degli Angeli, adibita oggi al culto ortodosso. Sotto di esso, presso contrada Sant’Egidio, sorgono la Fontana di Civitanova (XVIII secolo) e la fontana della Conceria, e il Ponte medievale di Lamaccio, che collega il fosso del quartiere al colle Erminio di Lancianovecchia.

Attraverso la scalinata dei Cento gradoni si giunge al quartiere Civitanova, frutto dell’ampliamento del già esistente rione Sacca (XIII secolo). Secondo gli storici il quartiere era il primo ghetto ebraico di Lanciano, realizzato nel 1200 dopo la cacciata di alcune famiglie ebree nel 1191. Vi si trovano le Torri Montanare,  costruzioni di difesa proteggevano Lanciano dal lato dei monti; la Chiesa di Santa Maria Maggiore, costruita in stile romanico nel 1227 sui resti di un tempio di Apollo e  successivamente modificata in stile borgognano-cistercense; il Palazzo Arcivescovile con il Museo Diocesiano; il Palazzo di Federico Spoltore del XVIII secolo.

Infine il quartiere Borgo, a sud del centro storico, lungo la salita del Colle Pietroso. Il nuovo abitato medievale prese sviluppo durante il governo longobardo, come testimonia la presenza dell’antico convento di San Legonziano (oggi Chiesa di San Francesco) e l’antica Porta Sant’Angelo, oggi distrutta. Nel XIII secolo venne costruita la Chiesa di Santa Lucia sopra il tempio romano di Cerere, e nello stesso periodo anche il convento di Santa Chiara, collegato alle mura mediante Porta Reale. Nel 1480 circa Alfonso V d’Aragona fortificò nuovamente la cerchia muraria, ed oggi è ancora visibile il torrione cilindrico lungo le mura che circondano il convento, con torri, bastioni e un profondo fossato. Comprende la Chiesa di San Francesco del Miracolo eucaristico, che si racconta che sarebbe accaduto nella prima metà dell’VIII secolo. Mentre un sacerdote stava celebrando la messa, al momento della consacrazione l’ostia e il vino si sarebbero trasformati in carne e sangue; le Chiese di Santa Maria del Suffragio (o del Purgatorio), di Santa Lucia e di Santa Chiara con annesso ex convento. Sono presenti inoltre il Palazzo Carabba, Palazzo del Malvò, Palazzo Liberati, edifici storici del XVIII secolo. Al quartiere sono legate anche le mura aragonesi del XV secolo e il Torrione Cilindrico, nonché una palazzina del XVII secolo in piazza Pietrosa, costruita come fabbrica di cera, e la medievale Fonte del Borgo.

Piazza Plebiscito, Corso Trento e Trieste, Via dei Frentani e le altre arterie principali del centro di Lanciano sono le zone nelle quali si concentrano, per la maggior parte, i negozi e i ristoranti più alla moda di Lanciano ma anche pub e discoteche. Il Polo Museale Santo Spirito è il museo della Citta di Lanciano in provincia di Chieti. Ospita il Museo Archeologico e due sale per mostre temporanee. All’inizio di Via Frentani da piazza Plebiscito si trova il Teatro Fenaroli, nel 1847 alla presenza del re Ferdinando II e della regina Maria Cristina e che dal 1998 ha una nuov aveste, frutto di lavori di ristrutturazione: vi si svolgono spettacoli di prosa, teatro dialettale, eventi per famiglie, concerti di musica classica. Il Cinema Ciakcity Lanciano si trova in Via Bellisario, 41. Per informazioni sui film programmati, orari, prezzi, sconti e offerte speciali è possibile contattare il cinema al numero 0872714455.

Feste popolari, tradizioni, sagre

Tante le manifestazioni che si svolgono a Lanciano nel corso dell’anno, che vi segnaliamo seguendo un ordine cronologico:

  • alla vigilia di Sant’Antonio (17 gennaio) nelle Contrade vengono messe in scena, sotto forma di sacra rappresentazione, le tentazioni di Sant’Antonio.
  • il 2 febbraio è il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la ricorrenza della Candelora: 40 giorni esatti dopo il Natale, si rievoca il momento in cui Maria, donna ebrea, secondo la sua Legge divenne di nuovo pura dopo il parto. A Lanciano si ricorda l’evento nella chiesa di San Biagio: ai fedeli vengono distribuite sottili candele di cera, che tradizionalmente sono ritenute protettive contro i danni da temporali.
  • il 3 febbraio si festeggia San Biagio. Nella stessa chiesa, dopo la Messa serale, si celebra il rito dell’unzione della gola: una cerimonia collegata al culto di San Biagio, che fu medico, come santo ausiliatore, protettore contro i malanni della gola. Gli abitanti di Lanciano affollano per ore le vie di Lancianovecchia in attesa del loro turno, mentre i vicoli del quartiere si riempiono di bancarelle che offrono il tradizionale pane di San Biagio: ciambelle di pane all’anice ed altre, dolci, di pasta frolla con glassa di zucchero.
  • nel giorno di Carnevale pupazzi di cartapesta, dopo aver sfilato per le vie del centro, siano incendiati con un vero e proprio fuoco pirotecnico, che si conclude immancabilmente con l’esplosione della testa del fantoccio.
  • i riti della Settimana Santa coprono tutto il periodo della Pasqua. Nella IVª Domenica di Quaresima si svolge la Via Crucis delle confraternite. Il Giovedì Santo si tiene la processione degli Incappucciati: i confratelli dell’Arciconfraternita Orazione e Morte di San Filippo Neri, con i volti coperti da cappucci neri, percorrono le vie del centro storico in notturna, alla sola luce delle loro fiaccole, trasportando i simboli della Passione di Cristo; uno di loro, detto Cireneo, percorre tutto il cammino a piedi scalzi trasportando sulle spalle una croce di legno a grandezza naturale; la processione è accompagnata dall’esecuzione del Miserere di Francesco Paolo Masciangelo e dal rumore ritmico delle raganelle. Il Venerdì Santo gli stessi confratelli sfilano a volto scoperto per la tradizionale processione funebre. Nella domenica di Pasqua si svolge l’incontro dei Santi: sacra rappresentazione in cui le statue di Gesù, Maria e San Giovanni inscenano l’episodio evangelico che vede Giovanni recarsi al sepolcro, scoprire la resurrezione di Gesù ed annunciarlo a Maria; la gioia di quest’ultima viene simboleggiata dalla corsa finale della statua accompagnata da un volo di colombi; la stessa rappresentazione è ripetuta anche il martedì seguente
  • il settembre Lancianese è costituito da una serie di tradizioni e di celebrazioni che iniziano dagli ultimi giorni di agosto e si concludono il 16 settembre, giorno della festa patronale della Madonna del Ponte. La sera del 31 agosto si celebra Sant’Egidio, anche se la ricorrenza è il primo settembre. Durante questa festa si tiene la Fiera del Giocattolo. La tradizione più nota, però, è quella delle campanelle di terracotta: prodotte dagli artigiani locali e decorate in vario modo, vengono acquistate come dono per amici o persone care. Anticamente, campanelle e cestini di vimini erano una sorta di pegno d’amore tra fidanzati. La prima domenica di settembre si tiene la rievocazione storica del Mastrogiurato. Il corteo, che attraversa le vie del centro con oltre 400 figuranti in abiti d’epoca, propone una rappresentazione della società lancianese all’apice della sua opulenza, quando le Fiere facevano affluire in città persone e merci di ogni tipo ed il Mastrogiurato, appunto, era il magistrato eletto dall’assemblea dei capifamiglia per gestire l’ordine pubblico ed amministrare la giustizia. La mattina dell’8 settembre, giorno in cui ricorre la Natività di Maria, il centro cittadino è percorso da un corteo di persone provenienti dalle contrade che recano doni da offrire alla Madonna del Ponte. Ogni contrada prepara uno o più carri da parata, in cui persone del posto, in abiti tipici, eseguono le attività tradizionali della vita contadina, come la vendemmia, la cardatura, la manifattura della pasta ed altro. La notte tra il 13 ed il 14 settembre si svolge la nottata: una veglia in attesa dell’apertura delle Feste di Settembre, la quale avviene alle 4 del mattino con fuochi pirotecnici ed il passaggio della banda, dopo la quale la tradizione vuole che si vada a mangiare una pizza con peperoni ed alici. Questo rituale si ripete ogni anno dal 1833, quando i lancianesi attesero tutta la notte che arrivassero due corone d’oro donate dal Vaticano per la statua della Madonna del Ponte. Le Feste di Settembre propriamente dette coincidono con il triduo per la Madonna del Ponte dei giorni 14, 15 e 16 settembre; in questo periodo si tengono concerti e nell’ultimo di questi giorni si tiene la processione solenne per la Vergine patrona della città.
  • alla vigilia della Concezione si ripete in ogni contrada di Lanciano il rito dell’accensione dei fuochi dell’Immacolata (detti focaracci). Tradizione di origini molto antiche, probabilmente pagane, con analoghi in altri centri dell’Abruzzo pedemontano, nel tempo è diventata un rito cristiano in cui il fuoco assurge a simbolo della purezza di Maria prima e dopo il concepimento
  • la sera del 23 dicembre si rinnova una antica tradizione che va avanti da altre cento anni, probabilmente legata al solstizio d’inverno ed al culto dei defunti: dalle 18 alle 19, richiamate dal suono di una piccola campana posta sulla Torre Civica (detta, appunto, Squilla), le famiglie lancianesi si riuniscono intorno al membro più anziano e compiono il rituale baciamano dei genitori e lo scambio dei doni

Al Polo Fieristico di Lanciano si svolgono varie fiere. A gennaio la Fiera Locale Elettronica, modellismo e auto, moto, ricambi d’epoca; a febbraio Abitare Oggi, Fiera Nazionale Edilizia, arredamento, impiantistica, energia, ambiente, oggettistica, artigianato, servizi all’impresa, antiquariato; ad aprile la  Fiera dell’Agricoltura, Fiera Nazionale Coltivare, omnia verde, agricoltura biologica, allevare, servizi all’impresa; a maggio Agroalimenta, la Fiera Nazionale Prodotti alimentari, attrezzature per la trasformazione dei prodotti alimentari, Food, servizi di categoria. A ottobre doppio apuntamento: Sposiamoci,  Fiera Regionale Prodotti e servizi per il matrimonio e cerimonie e Nundinae dell’Arte Sacra, dei Mestieri e della Musica, fiera Regionale Arte sacra, musica, turismo religioso, articoli religiosi.

Prodotto tipico sono i bocconotti di Castelfrentano, che dista pochi kilometri da Lanciano: dolci realizzati con uno scrigno di pasta frolla all’olio farciti con cioccolato fondente, mandorle tritate

Eventi a Lanciano: cosa vedere, sagre, feste popolari ultima modifica: 2020-03-09T13:45:37+00:00 da Marina Denegri
Pubblicato da
Marina Denegri
Tags: Lanciano

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