Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio e il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio hanno incontrato ieri il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri
CHIETI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ieri mattina, accompagnato dal Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, ha incontrato a Roma il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. I due amministratori pubblici, nello specifico, hanno consegnato al Ministro dell’Interno la proposta di riordino delle province abruzzesi da loro sottoscritta e già presentata al Consiglio delle Autonomie Locali. La proposta, come noto, prevede di conservare le Province di Chieti e L’Aquila e di istituire la nuova Provincia di Pescara-Teramo.
Il Ministro Cancellieri, dopo che il Sindaco Di Primio ha illustrato le ragioni di carattere socio-economico che hanno indotto alla formulazione di tale proposta, ha espresso il proprio apprezzamento per lo spirito e gli elementi oggettivi posti a fondamento della proposta fatta al Cal ed assicurato, oltre al proprio interessamento, anche quello del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, al quale lo stesso Ministro Cancellieri invierà l’istanza di Di Primio e Di Giuseppantonio al fine di effettuare anche le valutazioni in ordine al “riordino amministrativo”. Al termine dell’incontro, il Presidente Di Giuseppantonio ha rivolto al Ministro Cancellieri un invito a far visita a Chieti e alla sua provincia, appuntamento che si realizzerà, in ragione degli impegni del Ministro, nel corso del prossimo mese di novembre.
«In vista della riunione del Cal di domani 21 settembre – hanno dichiarato il Sindaco Di Primio ed il Presidente Di Giuseppantonio – anche alla luce dell’incontro odierno con il Ministro Cancellieri nutriamo forti speranze, in caso si arrivasse domani al voto, che la maggioranza dei componenti il Consiglio delle Autonomie Locali vorrà far cadere la propria scelta su un riordino delle Province abruzzesi che preveda tre realtà provinciali, quella aquilana, quella chietina e la nuova pescarese-teramana».