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Di Matteo replica a Idv e Pd e contrattacca

da Donatella Di Biase

“La manutenzione e la gestione degli impianti di depurazione spetta alla Ruzzo Reti” se si dovessero accertare responsabilità a totale carico del gestore delle acque  “saranno inevitabilmente chieste le dimissioni di tutto il Cda”

ALBA ADRIATICA (TE) – Il consigliere regionale del Pdl Emiliano Di Matteo ha replicato al centrosinistra, relativamente  alle dichiarazioni  nei confronti di Chiodi e alle presunte responsabilità dell’Unione dei Comuni sull’attività di controllo del Vibrata.Infatti  ha precisato Di Matteo:

la  visita effettuata alla foce del Vibrata dal Presidente regionale non aveva lo scopo di constatare la natura del danno per poi ripararlo. L’intento era capire cosa fosse successo e verificare se ci fosse da attuare un’azione politica nei confronti dei responsabili.

Il consigliere regionale del Pdl definisce «strane e maldestre» le dichiarazioni  del centro sinistra

fatte quasi a voler depistare verso altri obiettivi le reali responsabilità di quanto accaduto, tant’è che la magistratura, dopo aver analizzato la problematica ha indagato il presidente della Ruzzo Reti, Giacomo Di Pietro.

Sia la Città Territorio che la Regione Abruzzo secondo il consigliere sono quindi del tutto esenti da responsabilità sulla vicenda, in quanto

la corretta  manutenzione e la gestione degli impianti di depurazione spetta alla Ruzzo Reti e non alla Regione Abruzzo e tanto meno all’Unione di Comuni Val Vibrata. Non è un fatto positivo mettere i Comuni uno contro l’altro quando è molto evidente a chi spettava il controllo della situazione. Non mi sembra neppure giusto che ai tavoli tecnici venga chiesta collaborazione ed unità d’intenti e poi, davanti alla stampa, fare dichiarazioni accusando questo o quello che fra l’altro non hanno alcuna colpa. Vorrei ricordare, a chi va rimproverando Comuni o Unione di Comuni di non aver adempiuto alle proprie responsabilità, che non era compito della Città Territorio adeguare il sintema fognario albense al vertiginoso aumento cementizio portato avanti negli ultimi 15 anni da amministrazioni di centro sinistra. Così come è noto a tutti che i depuratori della Val Vibrata e lo stesso sistema fognario è gestito dalla Ruzzo Reti i cui vertici, politicamente, sono da sempre vicini al centrosinistra”.

Di Matteo sottolinea inoltre come la Regione Abruzzo terrà alta l’attenzione sulla ricerca della responsabilità

e se questa dovesse risultare a totale carico della Ruzzo Reti  saranno inevitabilmente chieste le dimissioni di tutto il Cda.

Intanto  Provincia e Regione, dopo gli episodi di inquinamento del Vibrata e della sua foce,e dopo il rientrato allarme,avviano  azioni istituzionali per scongiurare la procedura di sospensione della Bandiera Blu da parte della Fee e ulteriori iniziative di comunicazione, anche con il supporto del Ministero del Turismo,per sostenere la stagione turistica ancora in corso. L’assessore regionale al Turismo Mauro di Dalmazio e l’assessore provinciale Ezio Vannucci, in un incontro avuto sabato scorso, hanno fatto il punto della situazione per sostenere iniziative volte a risollevare l’economia turistica abruzzese messa a dura prova dall’episodio e per limitare gli effetti negativi sulla stagione turistica, che stava dando significativi ed incoraggianti risultati dopo il sisma dell’anno scorso.Durante l’incontro dei  due assessori è stato sottolineato:

Sull’episodio, per il quale si sono prontamente attivati gli assessori provinciali di concerto con gli organi competenti, sono in corso gli accertamenti del caso che chiariranno quanto accaduto. Ciò che è già certo, però, e va ribadito , è che il mare non è inquinato ed è assolutamente balneabile così come certificato dall’Arta.L’incontro di oggi è servito a mettere a punto azioni finalizzate a limitare gli effetti negativi sulla stagione turistica teramana che stava dando significativi e incoraggianti risultati dopo il sisma dell’anno scorso. Bisogna infatti evitare che, un episodio circoscritto, possa condizionare l’immagine turistica della nostra terra e del nostro mare. A tal fine, oltre all’azione nei confronti della FEE, come richiesto dai Sindaci e dagli operatori, verranno adottate ulteriori iniziative.Ci dispiace ovviamente per le famiglie che sono venute a trascorrere le vacanze in provincia di Teramo e che hanno avuto problemi alle quali vanno le nostre scuse e la nostra solidarietà.

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