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Del Trecco e Foschi su vertice per contrasto alle discariche abusive

da Donatella Di Biase

 PESCARA – I pescaresi non hanno più alibi , ammesso che ve ne fossero anche prima , per abbandonare  i rifiuti ingombranti in luoghi non autorizzati.Infatti dal 28 ottobre hanno a disposizione anche una “Ricicleria”  in via Della Torretta dove poter conferire gratuitamente  ed autonomamente  diverse tipologie di rifiuti a partire dagli ingombranti, tutti i giorni (tranne la domenica) dalle 15 alle 19. La Ricicleria è aperta ai soli residenti della città. Per poter usufruire del servizio, gratuito, è necessario disporre di un documento d’identità valido , della copia dell’ultima bolletta Tarsu pagata e  presentarsi con i rifiuti già separati per tipologie. Per conoscere nel dettaglio le modalità di accesso e l’elenco dei rifiuti conferibili nella Ricicleria si può  consultare  il Regolamento della Ricicleria.
Questa nuova iniziativa va ad affiancare il   servizio offerto dal Comune, con Attiva, di ritiro a domicilio previo appuntamento dei rifiuti ingombranti, che è sempre attivo anche se  tanti preferiscono non usufruirne a discapito del decoro della nostra  città. Proprio la problematica  delle discariche abusive di rifiuti ingombranti nel territorio pescarese  è stata l’oggetto di un vertice tenutosi ieri e al quale hanno partecipato l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco , il  Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi,  gli agenti del Nucleo Ambiente della Polizia municipale e i rappresentanti della Attiva.

Per contrastare la diffusa e deprecabile inciviltà dei soliti ignoti saranno installate telecamere  a campione sul territorio,  saranno effettuati appostamenti notturni in borghese da parte degli agenti della Polizia municipale e  verranno fissate nuove norme urbanistiche per obbligare i titolari dei cantieri a certificare lo smaltimento corretto dei rifiuti inerti. Passa  dunque la linea della tolleranza zero in Comune contro le discariche abusive degli ingombranti che ogni giorno vengono ritrovate sparse sul territorio creando un’immagine di degrado che il capoluogo adriatico non merita.

Hanno detto l’assessore Del Trecco e il Presidente Foschi :

Pescara non è una discarica e faremo in modo di farlo capire a tutti . Ogni giorno, da due anni e mezzo, siamo costretti a correre dietro alle segnalazioni e alle denunce sulla presenza di rifiuti ingombranti abbandonati ovunque, da via Passo Lanciano a via dell’Emigrante, sino a via Firenze, dove quasi ogni giorno vengono abbandonate montagne di materassi di cui ignoriamo la provenienza. Sinora le abbiamo provate tutte, con la spedizione di cartoline informative ai cittadini, per invitarli a contattare il numero verde della Attiva per concordare il giorno del ritiro di tali rifiuti, e poi le multe, e comunque garantendo ogni giorno la bonifica di quelle discariche, senza però evitare le critiche nei confronti di un’amministrazione comunale costretta a una guerra impari. Pensiamo che solo nell’ultimo anno la Attiva ha smaltito ben 2mila tonnellate di rifiuti ingombranti derivanti solo dalle discariche abusive scoperte sul territorio, ossia pattume abbandonato lungo le nostre strade, in bella vista, una quantità assurda per una città come Pescara. E la maggior parte di tali rifiuti, specie quelli individuati nelle zone più periferiche, è costituita da inerti, ossia pattume proveniente da cantieri edili, dunque forati, piastrelle, materiale in argilla, cemento, materiale che peraltro non può essere rimosso dalla Attiva, che non è abilitata al trattamento di tale pattume, ma addirittura ci obbliga a effettuare gare d’appalto per individuare ditte specializzate e abilitate, con un’inevitabile dilatazione dei tempi di bonifica e soprattutto con un incremento dei costi a carico della città. Pensiamo che ancora oggi non siamo riusciti a effettuare la bonifica di una discarica abusiva individuata a Colle Orlando, dove sono state segnalate anche lastre d’amianto, perché siamo in fase di gara d’appalto e comunque quell’intervento costerà al Comune ben 20mila euro. Una situazione ormai intollerabile e che soprattutto non rende giustizia a quei cittadini, fortunatamente la maggior parte, che invece rispettano le regole per il corretto conferimento dei propri rifiuti. L’ultimo tassello che ancora mancava alla nostra città  era a questo punto la disponibilità sul territorio di un impianto di ricicleria in cui poter portare liberamente il materiale ingombrante da smaltire, dunque vecchie lavatrici, elettrodomestici vari e divani, impianto ufficialmente aperto la scorsa settimana all’interno della sede della Attiva, dunque da questo momento non ci sono più pretesti. Ora l’amministrazione comunale dovrà fare la propria parte in termini di potenziamento dei controlli e dell’attività di repressione, oltre che di prevenzione: partiremo con l’introduzione di una normativa nel rilascio delle Dia (dichiarazione d’inizio attività) o della Scia, ossia coloro che comunicheranno l’apertura di un cantiere edile dovranno presentare una certificazione per dimostrare il corretto conferimento in discariche autorizzate dei rifiuti derivanti dai cantieri stessi. Poi apriremo un dialogo con il Corpo Forestale dello Stato che sta avviando la sistemazione anche sul territorio di Pescara di microcamere per cogliere in flagranza chi minaccia di appiccare incendi: valuteremo la possibilità di attivare una convenzione per collaborare nell’installazione di videocamere in punti a rischio del territorio, dove con cadenza quasi giornaliera vengono segnalate discariche abusive, specie nelle zone più collinari. Infine abbiamo formalmente chiesto al Comandante della Polizia municipale Maggitti la predisposizione di servizi di appostamento notturno di agenti in borghese per sorprendere sul fatto cittadini intenti ad abbandonare rifiuti ingombranti, anche in questo caso partendo dai luoghi più ‘classici’ della città.