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Coronavirus in Abruzzo, dati del 19 dicembre: +156 nuovi positivi

da Marina Denegri

provette laboratorio sabato

Notizie del 19 dicembre sul Covid-19 in Abruzzo, dati: salgono a 565 (+7) i ricoverati, 43 (+1) in terapia intensiva, 9 decessi

REGIONE – Sabato 19 dicembre 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Il 18 dicembre si registravano 227 nuovi positivi. 9 decessi, che hanno portato il totale a 1.111. I dimessi/guariti dall’inizio dell’epidemia sono 17.560. I ricoverati in malattie infettive erano scesi a 552, quelli in terapia intensiva a 42. Gli attualmente positivi erano 18.815.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

DATI DEL 19 DICEMBRE 2020 IN ABRUZZO

In Abruzzo si registrano 156 nuovi positivi su 3.989 tamponi analizzati. 27 sono relativi alla Provincia dell’Aquila, 38 a quella di Teramo, 39 a quella di Pescara, 52 quella di Chieti. 7 decessi +2 dei giorni scorsi. I dimessi/guariti dall’inizio dell’epidemia sono 19.195 (+380). I ricoverati in malattie infettive sono 565 (+7), in terapia intensiva 43 (+1). Gli attualmente positivi sono 12.940 (-235).

AGGIORNAMENTI NEWS

Nella serata di ieri il Premier Giuseppe Conte ha in conferenza stampa da Palazzo Chigi. Il nuovo provvedimento rimarrà in vigore fino al 6 gennaio e introduce ulteriori misure restrittive rispetto a quelle entrate in vigore con il decreto legge del 2 dicembre e con il Dpcm del 3 dicembre, validi entrambi fino al 15 di gennaio. L’intero territorio nazionale sarà zona rossa per un totale di 10 giorni: dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio, il 5 e il 6 (l’Epifania). Sarà, invece, zona arancione: il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute.

Sono prevista alcune deroghe a tale ferree regole. Due non conviventi che potranno fare visita a figli, genitori o nonni, fermandosi, ad esempio, per la cena della vigilia o per il pranzo di Natale. Quindi, fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni, sarà consentito sia nelle giornate “rosse” che in quelle “arancioni” a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private, con autocertificazione. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti.

In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio Comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21.

Nei giorni da zona rossa saranno chiusi i centri estetici, bar e ristoranti. Saranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. Nei giorni natalizi da zona rossa sarà consentito fare attività motoria nei pressi della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione e sportiva all’aperto in forma individuale

Rispetto alla zona rossa, in zona arancione sono aperti i negozi ed è sempre consentito lo spostamento all’interno del proprio Comune di residenza. Nel decreto non è previsto alcun anticipo del coprifuoco, rispetto a quello stabilito finora alle ore 22 dall’ultimo dpcm.

Da oggi al 24 l’Abruzzo resterà comunque zona arancione perché il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà ordinanze di passaggio alla zona gialla a partire da domenica soltanto per le Regioni la cui ordinanza é in scadenza.

E questo ha suscitato la delusione del Governatore Marco Marsilio, che ha dichiarato: “Sono deluso. Più volte abbiamo argomentato i nostri dati con il ministero ma ci siamo trovati di fronte questa insistenza a non voler fare i conti con la nostra realtà. Con il cambio di colore avremmo avuto tre giorni di respiro consentendo un minimo di movimento. Siamo tra le cinque migliori regioni d’Italia per l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Regioni che hanno il triplo di occupazione di letti negli ospedali sono gialle o stanno diventando gialle. C’era la possibilità di andare a derogare sulla base dei nostri numeri per uscire dalla zona arancione”.

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