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Cibo e lavoro in agricoltura: Coldiretti riunisce 300 agricoltori

Coldiretti promuove un’agricoltura etica e intergenerazionale lanciando un confronto tra giovani, donne e senior

da Marina Denegri

coldiretti Abruzzo

CITTA’ SANT’ANGELO – Un’agricoltura che guarda al futuro con innovazione tecnica, ma che affonda le radici nei valori della tradizione: è questa la visione condivisa dai circa 300 agricoltori riuniti questa mattina al Teatro Comunale di Città Sant’Angelo per l’incontro “Cibo e lavoro in agricoltura tra passato, presente e futuro”, promosso da Coldiretti Abruzzo in collaborazione con Coldiretti Senior, Donne Coldiretti e Giovani Impresa.

L’evento, patrocinato dalla Camera di Commercio, ha visto la partecipazione del sindaco Matteo Perazzetti, dell’assessore Guerino De Bonis e di agricoltori di tutte le età, dai 18 ai 90 anni, che hanno lasciato i campi per confrontarsi sui temi della ruralità, della produzione alimentare e del futuro del settore. Un’agricoltura etica, sostenibile e intergenerazionale.

Ad aprire i lavori è stato Pietropaolo Martinelli, presidente di Coldiretti Abruzzo, che ha sottolineato l’importanza del dialogo tra generazioni per costruire un’agricoltura etica, sostenibile e capace di generare occupazione.

Nella relazione introduttiva, Riccardo Fargione, direttore della Fondazione Aletheia, ha evidenziato come il patrimonio agroalimentare tradizionale, se integrato con innovazione e attenzione alla salute, possa diventare un modello di sviluppo sostenibile per l’intera comunità.

Tavola rotonda: tre voci, una visione condivisa

Durante la tavola rotonda intergenerazionale, si sono confrontati:

Pietro Giannantonio, presidente di Coldiretti Senior Abruzzo, che ha ribadito il valore delle competenze tramandate dagli anziani;

Carla Di Michele, delegata di Coldiretti Giovani Impresa, che ha proposto strategie per attrarre i giovani in agricoltura, puntando su formazione e accesso al credito;

La responsabile di Coldiretti Donne Impresa, che ha sottolineato il ruolo fondamentale delle donne nell’innovazione e nell’apertura ai mercati esteri.

“Un confronto ricco e partecipato – ha commentato Marino Pilati, direttore di Coldiretti Abruzzo – da cui sono emerse proposte operative e modelli virtuosi per un’agricoltura moderna fondata su saperi tradizionali”.

Il futuro passa dalle aree interne

A chiudere i lavori è stato Giorgio Grenzi, presidente nazionale di Coldiretti Senior, che ha lanciato una sfida per l’Abruzzo: investire nel ripopolamento delle aree interne, dove l’82,5% dei comuni ha meno di 5.000 abitanti.

“Sostenere i giovani, le donne e gli anziani ancora attivi – ha dichiarato Grenzisignifica costruire un welfare rurale virtuoso, solidale e fondato sul mutuo soccorso”.