Home » Sport » Calcio » Serie B » Ascoli-Pescara 3-0: tre schiaffi per tornare a correre

Ascoli-Pescara 3-0: tre schiaffi per tornare a correre

da Direttore

ASCOLI – Brutta battuta d’arresto del Pescara che esce malconcio dal “Del Duca” soprattutto per il passivo incassato che va oltre i meriti dell’avversario. Gara in salita già dopo 30 minuti con due gol nati sul filo del fuorigioco. Tra i biancoazzurri inutile sottolineare il peso delle assenze di Immobile e Verratti, con il centrocampo troppo sulle gambe. Si salvano i buoni trenta minuti della ripresa e il positivo impatto sulla partita di Caprari. Non è bastato avere un costante possesso palla e combinato diverse occasioni nella ripresa per riaprire un match che ci auguriamo, nella sua negatività, possa spingere i giocatori ed il tecnico a riprendere a giocare con la determinazione e convinzione di sempre.

COSÌ IN CAMPO – Nell’Ascoli il tecnico Silva (ex calciatore del Pescara) deve fare a meno di Ciofani squalificato, Pederzoli e Vitiello infortunati. Tra le file del Pescara recuperato all’ultimo minuto Capuano, vittima di un virus intestinale; due le novità una a centrocampo con Togni al posto dello squalificato Verratti e in attacco assente per problemi muscolari Immobile al suo posto Maniero.


WAIGO CHE SPRINT! – Il primo tempo nonostante il grande possesso palla degli abruzzesi ha visto i marchigiani creare le occasioni più pericolose. Fondamentale l’asse Sbaffo-Soncin-Papa Waigo con quest’ultimo sempre molto mobile a svariare su tutto il fronte offensivo. Al 13′ punizione dalla trequarti campo sulla destra di Di Donato per Peccarisi di testa ma il pallone è centrale, facile per Anania.

Al 19′ chance per il Delfino con Insigne che in area piccola ben servito da Balzano e con Guarna fermo perchè pensava ad un fischio arbitrale, in mezza girata colpisce il pallone che attraversa lo specchio della porta. Tre minuti dopo si sblocca il match: verticalizzazione sul filo del fuori gioco per lo scatto di Soncin che buca la difesa, e offre un pallone d’oro d’esterno per Papa Waigo che chiude a rete da due passi a porta sguarnita. Restano i dubbi sulla posizione iniziale di Soncin con i giocatori biancoazzurri che hanno protestato.

QUANTI SPAZI, SBAFFO NON PERDONA – La squadra di Zeman stenta a trovare equilibrio in campo in fase di non possesso palla con l’Ascoli bravo a non dare punti di riferimento, sfruttando gli inserimenti dei centrocampisti. Al 25′ Cascione in area piccola servito da Sansovini, si fa anticipare colpendo il suo marcatore; momenti di nervosimo con il centrocampista del Pescara che viene ammonito.

Al 31′ i padroni di casa raddoppiano: Sbaffo sul filo del fuorigioco taglia centralmente, aggira Anania in uscita e calcia prima sul palo ma sulla respinta sfortunata deviazione di Zanon nella propria porta nel tentativo di salvare la rete. In questa occasione il centrocampista ascolano è in gioco tuttavia restano i dubbi sull’interpretazione della volontarietà o meno di  Soncin di partecipare all’azione poichè quest’ultimo era in fuori gioco. Al 37′ ancora Soncin in area impegna Anania a terra con un diagonale e sulla respinta non riesce a ribadire in rete. Pescara che chiude un pò in affanno ma con il risultato ancora ribaltabile nella ripresa.

CECCHINO NIELSEN, GUARNA E PALO DICONO DI NO – Nella ripresa il Pescara sembra scendere in campo con maggiore convinzione alzando il pressing e facendo maggiore densità di gioco. D’altro canto i ragazzi di Silva arretrano il loro baricentro e rinunciano presto a Soncin per rinforzare il centrocampo. Nel Pescara Bocchetti entra in avvio per un acciaccato Balzano, Kone per uno spento Togni e Caprari per uno stanco Sansovini. Le conclusioni in porta capitano soprattutto sui piedi di Nielsen che al 10′ conclude in area con ottima coordinazione, ma Guarna è bravo a respingere sulla sua destra; al 21′ da fuori area con miracolo del portiere che devia in angolo e al 35′ con l’essesima conclusione di potenza che scheggia l’esterno della rete sempre alla destra di Guarna. All’11’ Insigne dal fondo in area per Bocchetti che con il corpo sbilanciato alza la mira. Al 13′ la palla buona è per Sansovini che sono un rimpallo dallo scambio al limite Insigne-Cascione non riesce a superare in uscita Guarna. Quattro minuti dopo la punta romana fallisce una clamorosa palla gol di testa in area piccola, tutto solo, su perfetto cross di Zanon. Preludio della sostituzione.

PAPA SPIETATO, PESCARA OLTRE MODO PUNITO – Inutile il forcing della squadra di Zeman che non riesce a riaprire il risultato con l’Ascoli che si limita a difendere a pieno organico e ad allontanare senza troppi complimenti. Al 41′ c’è addirittura spazio per colpire ancora di rimessa con Papa Waigo che ben servito sulla sinistra sfugge a Capuano e batte Anania in uscita con un perfetto diagonale. Una punizione troppo grande per i biancoazzurri che nei minuti di recupero ci provano ancora con Caprari ed Insigne ma le conclusioni non creano problemi alla retroguardia di casa.

In classifica il Torino con il 6-0 casalingo sul Gubbio rafforza la sua leadership, il Sassuolo con il successo nell’anticipo con l’Empoli raggiunge il Pescara (che tuttavia vanta la migliore posizione negli scontri diretti) mentre il Verona inciampa inaspettatamente in trasferta contro la Nocerina. Sabato all’Adriatico arriverà il Bari che ad oggi non ha obiettivi vista la posizione di centro classifica. Occasione propizia per tornare a correre.

TABELLINO:

ASCOLI: Guarna; Andelkovic (dal 43′ st Giavannini), Peccarisi, Faisca; Scalise, Di Donato, Sbaffo (dal 28′ st Ilari), Parfait, Tomi; Soncin (dal 19′ st Pasqualini), Papa Waigo. A disposizione: Falconieri, Romeo, Gerardi, Maurantonio. All. Silva

PESCARA: Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano (dal 1′ st Bocchetti); Nielsen, Togni (dal 14′ st Kone), Cascione; Sansovini (dal 19′ st Caprari), Maniero, Insigne. A disposizione: Ragni, Brosco, Perrotta, Gessa. All. Zeman

Arbitro: Ciampi di Roma (Melloni-Vivenzi)

Reti: 22′ pt Papa Waigo, 31′ pt aut. Zanon, 41′ st Papa Waigo

Ammoniti: Togni, Cascione, Insigne, Tomi, Ilari

Espulso: Gessa per proteste dalla panchina

Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 5 minuti nella ripresa.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Ti potrebbe interessare