PESCARA – E’ stata approvata ieri in Consiglio comunale a Pescara,con i voti dei consiglieri di centro-destra, la variazione di bilancio fondamentale per erogare a favore della Fondazione Genti d’Abruzzo 90mila euro di contributo straordinario e pagare, in questo modo, la rottamazione delle cartelle Equitalia e gli stipendi del personale.
Il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli, commenta la crisi di maggioranza emersa durante i lavori del Consiglio comunale.
“All’ordine del giorno – ha ricostruito Antonelli – c’era una delibera molto semplice, ovvero l’affidamento alla Fondazione Genti d’Abruzzo della gestione del Museo Cascella e del Museo del Mare, con la creazione del ‘Polo Museale di Porta Nuova’, erogando alla Fondazione stessa un contributo straordinario di 90mila euro tale da consentirle l’avviamento della nuova gestione.
Duplice l’obiettivo del provvedimento adottato: innanzitutto ridurre i costi, oggi a carico del Comune, per la gestione delle due strutture rendendo più snelle le procedure, e consentendone l’apertura nei giorni festivi e fuori dall’orario dei pubblici dipendenti; dall’altro lato tale passaggio di gestione ha consentito al Comune di erogare alla Fondazione quella somma necessaria per pagare la terza tranche della rottamazione delle cartelle a Equitalia, in scadenza il 30 novembre, e soprattutto di garantire anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti, salvando dunque posti di lavoro.
Per erogare la somma, che non era prevista nel bilancio, occorreva però una variazione di bilancio che, per essere approvata in Consiglio comunale, ha bisogno di almeno 17 voti.
Peccato che oggi in aula il sindaco Alessandrini si sia ritrovato con appena 15 consiglieri di maggioranza, troppo pochi per sostenere la delibera che dunque ha rischiato il flop, che avrebbe significato non mettere la Fondazione in condizioni di pagare le cartelle della rottamazione, facendo decadere tutto il piano di rientro, con un danno erariale di centinaia di migliaia di euro, perché la Fondazione si sarebbe ritrovata costretta a pagare l’intero debito in un’unica soluzione, senza più alcuna possibilità di rateizzazione, e con il ricarico delle more e degli interessi.
Solo il senso di responsabilità che caratterizza l’opposizione del centro-destra ci ha permesso di restare in aula e votare la delibera, ma è doveroso far ora emergere la nuova frattura che sta dilaniando la traballante maggioranza del sindaco Alessandrini, tra assenze strategiche dai banchi e continue richieste di rinvio della discussione delle altre delibere, richieste che lasciando sottendere la chiara volontà di bloccare i lavori del Consiglio comunale, ovvero della giunta che puntualmente arriva in aula, illustra gli atti e poi si ritrova con l’ostruzionismo della sua stessa maggioranza.
Sta ora al sindaco Alessandrini venire in aula a fornire spiegazioni, a rivelarci qual è ora, dopo il toto-assessori, l’oggetto del contendere, il motivo di contrasto che lo ha lasciato senza stampelle cui sorreggersi per tentare di arrivare a fine mandato. Intanto – ha proseguito il Capogruppo Antonelli – ci tocca l’onere di sottolineare il solito pregiudiziale doppiopesismo che caratterizza il centro-sinistra: la maggioranza ha infatti bocciato la mozione che ho presentato in aula per chiedere di annettere al nuovo Polo museale di Porta Nuova anche il Circolo Aternino, che sta a due passi dal Museo delle Genti d’Abruzzo e dal Museo Cascella.
Parliamo di una struttura che a oggi non ha ancora una sua vocazione, utilizzata per eventi occasionali e affidamenti estemporanei, e che invece potrebbe ospitare la straordinaria biblioteca della Fondazione Genti d’Abruzzo, oggi priva di una collocazione. E invece questo non accadrà, perché la gestione del Circolo, a quanto pare, deve restare avocata alle volontà dell’assessore alla Cultura, come fosse il suo orticello privato.
E ancora, mentre a Porta Nuova sorgerà il Polo Museale, il sindaco Alessandrini ha respinto l’idea di creare il secondo Polo a Pescara nord:
un vecchio dibattito ormai giunto alle battute finali, avrebbe voluto che la gestione del Museo d’Arte Moderna ‘Vittoria Colonna’ passasse nelle mani del Museo Paparella-Treccia che conta le capacità e le professionalità utili per impiegare al meglio quello spazio.
Ma la logica non abita all’interno della sinistra che ha invece deciso di esternalizzare la gestione del Colonna, di privatizzarlo, ma poi dovrebbe spiegarci come dovrebbe fare un privato a far quadrare i conti del Museo e a mantenerlo in vita se il pubblico non intende sborsare più un solo euro per la sua gestione, dimenticando che la cultura, per quanto sia fondamentale per la vita di una società, non arricchisce né riempie le pance.
Ovviamente non accettiamo la posizione pregiudiziale della sinistra e – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – siamo pronti a correggere quello che è un errore strategico tra qualche mese, quando il sindaco Alessandrini toglierà il disturbo e torneremo a guidare Pescara”.