Politica

Pescara, Antonelli replica sugli incarichi del Governatore D’Alfonso

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Il Capogruppo di Forza Italia, nonchè funzionario delle Ferrovie dello Stato, commenta la richiesta, da parte di  D’Alfonso, di  trasferirlo in distacco,alla Regione

PESCARA – “Una Carnevalata in piena regola che, purtroppo, rispecchia il clima goliardico e disimpegnato che permea la Presidenza della Regione Abruzzo dal 2014 in poi. Non c’è altro modo per definire l’ultima boutade del Governatore D’Alfonso circa un mio presunto personale ‘distacco’ in Regione da Trenitalia Spa, di cui sono dipendente. Una carnevalata, quella del Governatore, che evidentemente non conosce il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che non sa neanche che oggi non sono più in servizio ad Ancona, ma mi trovo a Pescara, ma che un po’ mi spiace pure di non poter accontentare, visto che, come nono livello, passare in Regione mi permetterebbe di monitorare, come diretto superiore, sia il nuovo incarico della funzionaria Marianna Di Stefano, nuova responsabile del monitoraggio degli investimenti fatti su Pescara, e anche il lavoro del dipendente Enzo Del Vecchio, il cui livello professionale B3, in Ferrovie, corrisponde a quello dell’Operatore generico.

Ovviamente, ironia a parte, nel gesto compiuto dal Governatore leggo una chiara minaccia nei confronti miei personali e della mia attività di consigliere comunale, una minaccia che chiaramente oggi ha causato un profondo stato di apprensione a me e alla mia famiglia che vede la presenza di anziani e bambini, con relativo malore durante i lavori di una Commissione consiliare. E anche rispetto a tale situazione verificherò le eventuali azioni da intraprendere nei confronti del Governatore a tutela mia, della mia attività pubblica, e della mia famiglia”.

È la replica del Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli alla sortita odierna del Governatore D’Alfonso il quale ha scritto ai vertici di Ferrovie dello Stato Spa per chiedere il trasferimento, in distacco, del Capogruppo Antonelli, funzionario delle stesse Ferrovie, per ‘monitorare gli investimenti che la Regione sta facendo e farà sulle infrastrutture ferroviarie’.

“Chiaramente – ha sottolineato il Capogruppo Antonelli – il Presidente D’Alfonso ha dato dimostrazione di una ‘cascetta carnevalesca’ accusando, evidentemente, il colpo inerente la vicenda della dipendente Marianna Di Stefano, da 4 anni in forza in Regione con un distacco dal Comune come Dirigente della Segreteria di Presidenza, con uno stipendio pagato ovviamente dalla Regione, ma dal 10 febbraio il suo stipendio verrà invece pagato dal Comune, in quanto il contratto in Regione con la Di Stefano è scaduto e non poteva essere rinnovato a causa del blocco imposto dalla Corte dei Conti per la mancata approvazione, da parte del Governatore, dei bilanci consuntivi.

E allora, per tentare di mascherare un provvedimento ingiustificabile, e che io stesso sto trasmettendo alla Corte dei Conti, il Governatore ha tentato di giocarsi la carta di un inutile colpo di scena, cercando, addirittura, la mia presenza in Regione, sempre in distacco da Trenitalia Spa, quale figura di raccordo istituzionale tra i due Enti. Una sortita, quella del Governatore, che ha suscitato un sorriso avendo compreso il suo chiaro imbarazzo e il disperato tentativo di trovare una scappatoia dall’imbuto istituzionale in cui si è ficcato.

È però evidente – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – che il Governatore D’Alfonso, e la sua Segreteria, ignorano alcune circostanze normative, innanzitutto che, in base al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, non potrei mai accettare un distacco dalle Ferrovie dello Stato alla Regione ricoprendo anche un ruolo di pubblico amministratore in Comune; in secondo luogo il Governatore non sa che da due anni non sono più ad Ancona, ma mi deve cercare negli uffici di Pescara.

In terzo luogo, mi spiace che la sua Carnevalata sia stata partorita dai suoi uffici durante l’orario di lavoro, anziché occuparsi di problematiche serie, e nel merito valuterò se inviare anche quest’ultimo documento all’attenzione della Corte dei Conti. Infine, devo ammettere che un po’mi spiace non poter dare seguito alla proposta del Governatore perché potrei effettivamente svolgere, in Regione, un ruolo di verificatore del lavoro dei miei immediati sottoposti a livello professionale per una differenza di qualifica, come la dottoressa Di Stefano, accertandomi, dunque, che abbia effettivamente lasciato il ruolo di responsabile di Segreteria per occuparsi esclusivamente dei finanziamenti e delle opere realizzate dalla Regione Abruzzo su Pescara;

ma potrei controllare anche il lavoro svolto dal dipendente regionale Enzo Del Vecchio, dotato della qualifica B3, che in ferrovie corrisponde all’Operatore generico. Tuttavia, rivestendo i canoni della serietà, non posso non ravvisare, in quella sortita, in combinato disposto con la richiesta di 50mila euro e con le dediche ‘etiliche’ del Presidente, anche una minaccia, nemmeno palese, nei miei confronti, una minaccia che mira a impedirmi il libero e democratico esercizio del ruolo di Consigliere comunale, e infatti oggi, durante una seduta di Commissione ho fatto verbalizzare di non potermi esprimere a proposito di una delibera in esame in quanto mi sento pubblicamente minacciato dal Governatore d’Abruzzo.

Tale vicenda ha generato uno stato di palese apprensione, non solo in me, ma anche tra i componenti della mia famiglia, che vede la presenza di anziani e bambini, tanto che, dopo un malore in Comune, ho consultato anche i miei avvocati con i quali decideremo, nelle prossime ore, le eventuali azioni da intraprendere. E questo soprattutto alla luce anche delle dichiarazioni rilasciate dal Segretario del Presidente, Enzo Del Vecchio, a un blog giornalistico il quale, a domanda precisa, ha risposto che la lettera del Governatore è una vendetta al mio comunicato sulla vicenda della funzionaria Di Stefano, ‘una risposta per le rime’ a una mia richiesta di accertamenti legittima e democratica, svolta nell’ambito delle mie funzioni di consigliere comunale eletto, una vendetta con cui, evidentemente, il Presidente D’Alfonso pensa di poter comprimere i miei diritti, e su tale fronte adotterò ogni strumento di tutela e di difesa.

Oggi però accetto la sfida del Governatore e rilancio:

visto il provvidenziale tempismo dimostrato nel ‘caso’ della dottoressa Di Stefano, che si è vista attribuire l’incarico in appena ventiquattro ore, io gli concedo quarantotto ore prima di provvedere, quindi già domani, giovedì 15 febbraio, mi recherò nel mio nuovo presunto posto di lavoro, al Palazzo della Regione in viale Bovio, per entrare nel mio nuovo presunto ufficio, che a questo punto dovrò trovare già pronto per accogliermi. Al Presidente chiedo però di modificare il mio presunto incarico, affidandomi non il controllo delle infrastrutture ferroviarie, ma dei faldoni inerenti l’edilizia, i cambi di destinazione d’uso e la sanità privata, sempre sul territorio di Pescara, permettendomi di lavorare veramente curando gli interessi pubblici della città”.

Pescara, Antonelli replica sugli incarichi del Governatore D’Alfonso ultima modifica: 2018-02-14T19:27:53+00:00 da Redazione
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