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Trivelle in Adriatico: si riapre l’istruttoria nazionale

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Chiodi ai parlamentari: “lavorare per la modifica della Legge”

L’AQUILA – Mentre Pescara si prepara ad accogliere la grande manifestazione regionale  di  domani per dire no al petrolio nel nostro mare  e le adesioni di Istituzioni,Partiti,Parlamentari,Associazioni,cittadini  fioccano copiosamente, il  Ministero dell’Ambiente ha confermato  al presidente della Regione, Gianni Chiodi,  la notizia della riapertura  dell’istruttoria nazionale per la richiesta della Medoilgas Spa della concessione Ombrina Mare 2 nell’Adriatico all’altezza della Costa dei trabocchi, dopo che la Commissione Via nazionale aveva sospeso ogni decisione.

Chiodi ha sottolineato ieri che tale notizia conferma  la bontà della strategia della Regione Abruzzo ed ha aggiunto: La lettera presentata  al Ministero nella riunione di un mese fa ha sortito i suoi effetti, se è vero che il Ministero ha riaperto la procedura nel merito. La nostra azione, dunque, non ha sanato alcun vizio procedurale, come erroneamente ha sostenuto qualcuno, ma ha invece aperto uno spiraglio di riesame nel merito della concessione stessa.

Il riesame ministeriale permette di guadagnare tempo in vista della seconda fase del piano che prevede l’intervento legislativo sul Decreto Sviluppo. E proprio alla vigilia della manifestazione di sabato e alla luce della nuova decisione ministeriale, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, chiama a raccolta tutti i parlamentari eletti in Abruzzo per chiedere loro “interventi immediati sul fronte legislativo con l’abrogazione dell’art. 35. La strategia politica – ha chiarito Chiodi – è stata già delineata e prevede il ritorno al decreto legislativo Prestigiacomo che fissa in 12 miglia la distanza minima per operazioni di trivellazione in mare. Per fare questo è necessario abrogare l’art. 35 del Decreto Sviluppo e questa impostazione è stata recepita anche dalla Conferenza delle Regioni che sta elaborando un documento politico e tecnico da inviare al Parlamento. A Roma, dunque, è necessaria l’azione concreta e di vigilanza dei rappresentanti parlamentari abruzzesi, a prescindere da ogni appartenenza politica. L’appello che lancio ai parlamentari –  ha concluso Chiodi – fa parte di una battaglia politica che interessa tutto il territorio abruzzese, coinvolto direttamente in una contesa destinata a segnare il futuro di questa regione”.

Trivelle in Adriatico: si riapre l’istruttoria nazionale ultima modifica: 2013-04-12T10:19:53+00:00 da Redazione
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