Tornato a L’Aquila il Trittico di Beffi

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Chiodi  e De Fanis salutano  il ritorno della  preziosa tavola   nella sua terra d’origine. E’ la prima opera del Museo Nazionale d’Abruzzo a tornare a L’Aquila e ad essere esposta in centro storico

L’AQUILA – Dopo il lungo tour in America e dopo la mostra in Senato, promossi dal Direttore Generale per la Valorizzazione Mario Resca, torna a L’Aquila il “Trittico di Beffi”, pregevole opera d’arte del Quattrocento custodita fino al giorno del terremoto dell’Aquila nei saloni del Forte spagnolo.

La preziosa tavola  è  la prima opera del Museo Nazionale d’Abruzzo a tornare  in città  e ad essere esposta in centro storico.

Il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi ha cosi’ salutato nel capoluogo abruzzese il ritorno del capolavoro della pittura tardo-gotica attribuito alla mano di Leonardo da Teramo:

e’ una giornata importante per la cultura e per L’Aquila, città di cultura. Torna fruibile alla comunità, ed a quanti amano l’arte, il “Trittico di Beffi”, miracolosamente salvato dalle macerie del terremoto di due anni fa, reduce da un lungo tour in America ed a Roma, sede del Senato. La sua esposizione nei locali, centralissimi, della Banca d’Italia ha un valore simbolico pregnante. L’istituto di credito è stato infatti il primo Ufficio a riaprire nel cuore della città martoriata; il dipinto, di eccezionale pregio, è il primo del Museo Nazionale d’Abruzzo di nuovo visibile al pubblico. Due segni inconfutabili di una rinascita sempre più reale. La popolazione aquilana si sta riappropriando dei suoi spazi, ma anche della sua identità di comunità colta, capace di apprezzare e valorizzare la sua arte ed i suoi artisti .

Il Presidente Chiodi ha voluto altresì ringraziare Mario Resca che

ha reso possibile l’esposizione del Trittico nei musei più celebri del mondo, dal National Gallery of art di Washington, al Nevada Art Museum di Reno, al Getting Museum di Los Angeles, facendo conoscere, nel contempo, il paesino di Beffi, dove l’opera è stata conservata fino agli inizi del Novecento, ma anche l’intero territorio abruzzese.

Un plauso Chiodi lo ha riservato anche alla Banca d’Italia, che ospiterà il capolavoro sino a maggio, per aver compreso l’importanza dell’evento.

Ha concluso il Presidente:

auspico che questo sia solo il primo di tanti momenti culturali in grado di emozionare di nuovo gli aquilani ai quali spero siano presto restituite tutte le splendide collezioni del Museo Nazionale d’Abruzzo, fino dal giorno del sisma nella suggestiva location del Forte spagnolo.

L’assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, ha espresso la sua soddisfazione per il ritorno all’Aquila del Trittico di Beffi.

Ha spiegato De Fanis:

l”esposizione, da oggi nella sede della Banca d’Italia, darà modo a tutti noi di apprezzare il fascino del dipinto ma anche quello del mistero che avvolge la mano del suo autore . Il capolavoro sacro, infatti, attribuito finora al ‘Maestro del Trittico di Beffi’ pare invece appartenere a tale Leonardo da Teramo.Tutta da riscoprire dunque  la genesi della famosa ‘tempera su tavola’ che ritrae l’annuncio dei pastori, la natività ed il bagno del Bambino in un pannello; la Vergine che gioca col Bambino in un altro; la morte della Vergine, la sua ascensione e la sua incoronazione nell’ultimo.

Sono altresì lieto che molti connazionali d’America abbiano potuto apprezzare quest’opera e che lo stesso presidente del Senato, Renato Schifani, l’abbia voluta a palazzo Giustiniani. Per L’Aquila, comunque, un’occasione importante visto che, lentamente, la comunità sta ricostruendo i suoi edifici ma anche la sua propensione alla cultura, all’arte, alla bellezza estetica che le è sempre stata propria.

Tornato a L’Aquila il Trittico di Beffi ultima modifica: 2011-02-09T00:25:28+00:00 da Mariacristina Salini
Pubblicato da
Mariacristina Salini

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