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“Sognando il Carnevale che non c’è”, mostra a Palazzo Tre Marie L’Aquila

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L’AQUILA – Molti non sanno spiegarselo perché all’Aquila il Carnevale non dà mai segni di vita prima del 3 Febbraio. È una tradizione nata 320 anni fa, il 2 Febbraio del 1703. Quel giorno, la città pareva «come una girandola che dopo incendiata non si vede altro che l’armatura e stracci di carta». Cosí un viaggiatore aveva raccontato in una famosa lettera ora custodita tra i manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana. Cosí le macerie e le migliaia di morti avevano seppellito il Carnevale allora in pieno svolgimento e cosí, per tutti i secoli successivi, s’è spenta qualsiasi voglia di far festa prima del 3 Febbraio.

Come sarebbe stato il Carnevale che per tanti secoli e tuttora all’Aquila non c’è? Una mezza idea cerca d’offrirla alla fantasia dei visitatori la preziosa mostra che l’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” ha ideato e sta allestendo nell’antico Palazzo Tre Marie appena restaurato per cura dell’imprenditore Alido Venturi.

“Sognando il Carnevale che non c’è”, infatti, è il titolo sotto il quale, nelle sale del piano nobile di Palazzo Tre Marie, viene offerta una sorta di Wunderkammer, cioè qualcosa di simile a quelle “sale delle meraviglie” che tra Cinquecento e Settecento furono di gran moda per offrire agli affascinati ospiti dei palazzi signorili collezioni di oggetti straordinari capaci di suscitare ogni genere di sogni e fantasticherie. Qui, grazie alle meraviglie proposte con la messa in mostra di preziosi costumi del cinema e del teatro, la materia da sognare è l’allegria di quei giorni del Carnevale che all’Aquila da 320 anni non c’è.

La mostra, curata da Iaia Centofanti e Fabrizio Pompei della Compagnia della Contessa, espone costumi originali realizzati per le produzioni cinematografiche e teatrali dai maestri dell’antica tradizione sartoriale napoletana, ottenuti in prestito dalla collezione storica della Sartoria Teatrale Canzanella di Napoli.

Tra gli altri, si potranno ammirare lo storico Pulcinella indossato dal grande Eduardo De Filippo nello spettacolo andato in scena nel Teatro Nuovo di Napoli nel 1989. E poi rarità come gli abiti apprestati per i protagonisti dell’Aida di Verdi affidata negli anni ’60 alla regia di Roberto Rossellini o la sfarzosa tenuta da gran sera disegnata per la Traviata da Franca Squarciapino, la costumista “aquilana” diventata una leggenda internazionale grazie alle sue creazioni per la Scala e il Piccolo Teatro di Milano.

Appariranno stupefacenti, come vere e proprie macchine per sognare, le maschere tipiche e autentiche di Venezia, impiegate per il film House of Gucci del 2021, regia di Ridley Scott. Tra tanti pregiati pezzi, ci sarà il gioiello principale indossato nella scena del ballo in maschera da Lady Gaga, protagonista femminile accanto a Al Pacino, Jeremy Irons, Salma Hayek, Jared Leto e Adam Driver. Si tratta di creazioni in oro e strass dovute ai maestri artigiani dell’atelier specializzato Original Venice, lavorate e decorate a mano secondo la tradizione plurisecolare del Carnevale Veneziano.

La mostra verrà inaugurata l’11 Febbraio in Palazzo Tre Marie, al n. 9 ovviamente di Via Tre Marie, e resterà aperta fino al 2 Marzo 2023, tutti i giorni dal lunedì al venerdì 16:00 – 20:00, sabato e domenica 10:00-13:00 e 16:00-20:00. Giovedì 16 e martedì 21 febbraio 10.00-13.00 e 16.00-20.00.

“Sognando il Carnevale che non c’è”, mostra a Palazzo Tre Marie L’Aquila ultima modifica: 2023-02-10T13:10:30+00:00 da Redazione
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