Roccacaramanico – Festival

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La  notte bianca del borgo medievale si terrà tra l’11 e il 12 agosto

PESCARA – Alle  21.50 dell’11 agosto prenderà il via il “Roccacaramanico festival”, la notte bianca del borgo medievale organizzata dall’associazione Roccacaramanico con l’obiettivo di valorizzarlo e  di fare di questo nucleo il luogo identitario dell’intero comprensorio.

In questa prima edizione  in particolare l’attenzione si concentrerà sulla salvaguardia e sul recupero della chiesa di S. Maria delle Grazie, del 1500, con l’auspicio di sensibilizzare le istituzioni sull’argomento.Tanti gli spazi allestiti per l’occasione, tra enogastronomia, musica e cultura, ma c’è un aspetto a cui i promotori tengono particolarmente, e cioè l’ecosostenibilità dell’evento.

In occasione della notte bianca di Roccacaramanico saranno infatti piantumati 100 alberi, d’intesa con il Parco della Majella, e una prima piantumazione simbolica, di 5 alberi, avverrà proprio la notte dell’11. Ha spiegato Licio Di Biase dell’associazione Roccacaramanico, promotore del festival:

il borgo, dove risiedono solo 3 persone (ma ci sono un centinaio di famiglie che hanno lì la seconda casa), si sta preparando adeguatamente alla festa di agosto, considerato che la Provincia di Pescara, presieduta da Guerino Testa, ha promosso lavori di sistemazione stradale nel comprensorio per circa 400 mila euro, “ed erano 30 anni  che si attendeva un intervento del genere.

Ha detto Testa :

è un posto incantevole, forse sconosciuto ai più, ma proprio per questo puntiamo a farlo conoscere e farlo diventare un polo di attrazione, uno degli strumenti di promozione del nostro territorio.

La notte bianca, che sarà presentata da Mila Cantagallo, vedrà la partecipazione di Enrico Vaime, Giordano Bruno Guerri, Mimmo Locasciulli, Vincenzo Olivieri, Piero Mazzocchetti, ma anche del Teatro sociale di Pescara e di alcuni gruppi abruzzesi . Ci saranno poi i classici stand enogastronomici, sarà celebrata una Santa Messa (nel cuore della notte) ai piedi del Morrone e si tratterà il tema del brigantaggio. La colazione sarà gratis per tutti, alle 7 del mattino, con latte e pane del posto. Per raggiungere il borgo di Roccacaramanico (che rientra nel territorio di Sant’Eufemia e dista sei chilometri da questo centro) saranno a disposizione dei bus navetta.

Ha concluso Di Biase:

tutto questo perché vogliamo che Roccacaramanico diventi il luogo identitario dell’Abruzzo montano, o meglio di questo versante della montagna abruzzese. Qui c’è l’unico borgo medievale della provincia di Pescara interamente recuperato e c’è una chiesa del 1500 da far rinascere, ma anche su questo si sta lavorando. E poi c’è un comprensorio molto ricco, dal punto di vista della natura e della cultura.

Entusiasta il sindaco di Sant’Eufemia, Francesco Crivelli:

questa iniziativa  dà rilievo al nostro centro e ci consente di rafforzare le difese immunitarie di cui abbiamo bisogno per evitare colonizzazioni da parte di terzi.

In una nota del  Presidente Licio Di Biase alcune notizie sul suggestivo borgo :

Roccacaramanico è un borgo altomedioevale, l’unico della Provincia di Pescara, che all’inizio degli anni ‘60 fu gradualmente, ma inesorabilmente, abbandonato e caratterizzato da un forte processo di emigrazione. All’inizio degli anni ‘80, per iniziativa di alcune famiglie pescaresi e chietine, alcune abitazioni del borgo, a quel tempo non solo abbandonato, ma ridotto a cumuli di macerie, vennero recuperate. Il processo si sviluppò in modo sistematico e, all’inizio degli anni ’90, con l’istituzione del Parco della Maiella e del Morrone, vennero dettate norme e regole per il recupero e la conservazione del patrimonio abitativo e ambientale in sintonia con una realtà con una grande valenza storica, culturale e ambientale.Inoltre, nel 2000, su iniziativa del prof. Marcello de Giovanni, uno dei primi pionieri ad avventurarsi tra ruderi e macerie, è nato il “Museo Etnografico” che oggi, dopo la sua scomparsa, porta il suo nome.

Il borgo è l’unica realtà altomedioevale della Provincia di Pescara. È nell’alta Valle dell’Orte, situato ai piedi del Morrone, sacra montagna legata a Celestino V, con una ricchezza di eremi e di altri elementi storico-culturali di pregio. Ha una chiesa del XVI secolo, realizzata su strutture preesistenti, S. Maria della Grazie, abbandonata e, ora, lesionata dal terremoto del 2009. Il problema dell’abbandono di questo importante elemento della storia locale è dovuto alla mancanza di fedeli, in quanto non vi sono più residenti stabili, nonostante le autorità religiose mostrino attenzione e interesse: mancanza che rischia di portare al totale deterioramento del bene culturale.

Oggi, Roccacaramanico, comune autonomo fino al 1926, è frazione di S. Eufemia ed ha circa cento famiglie che hanno recuperato ciascuna un’abitazione e la usano come seconda casa. I residenti stabili sono due, più altri sei pendolari. Ha tutte le caratteristiche per essere valorizzato come luogo identitario dell’Abruzzo montano. Non vi sono interessi economici particolari, non vi sono negozi, ormai il 90% delle abitazioni è recuperato e quindi è terminata anche la possibilità di acquistare nuovi ruderi, vi sono solo due bed e breakfast.

L’ambiente è fortemente condizionante. Circolano liberamente volpi, cinghiali, scoiattoli oltre che bestiame al libero pascolo (pecore, mucche, cavalli).Roccacaramanico è un gioiello della famiglia abruzzese che va conservato con amore, passione e attenzione e che va fatto conoscere, con quel rispetto che merita un luogo che conserva la memoria delle nostre genti, le tradizioni dei nostri mondi, l’ambiente dei nostri territori montani.

Roccacaramanico – Festival ultima modifica: 2011-07-18T00:42:12+00:00 da Donatella Di Biase
Pubblicato da
Donatella Di Biase

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