L’AQUILA – “Ciò che stiamo vivendo nei territori del terremoto è un vero e proprio paradosso. Il 6 aprile di undici anni fa all’Aquila fummo violentemente espulsi dalle nostre case, la nostra sicurezza era fuori da esse, perché le abitazioni si erano tramutate in tombe. Oggi, al contrario, restiamo in casa perché questa è invece la condizione che ci dà sicurezza. Dopo 11 anni, dunque, abbiamo un anniversario particolare e una doppia sfida da vincere: battere il Covid-19 e far ripartire subito la ricostruzione.
Con concretezza nei prossimi decreti bisogna affrontare e decidere su questioni decisive: le anticipazioni economiche a imprese e professionisti; la proroga e la stabilizzazione del personale; l’ulteriore snellimento delle procedure per accorciare le filiere, specie per la ricostruzione pubblica; la messa in moto negli uffici speciali di una accelerazione della spesa delle somme ancora disponibili e la programmazione dei nuovi investimenti necessari dal 2021. Inoltre, occorre utilizzare le risorse Restart per un grande progetto di rilancio. L’epidemia ci costringe a ripensare a certi modelli di vita e i nostri borghi finalmente ricostruiti possono essere un patrimonio eccezionale per nuovi comportamenti. Chiedo al Presidente del Consiglio e al governo di farci recuperare questo tempo perduto, che per noi è un tempo doppiamente drammatico e di mettere a disposizione ogni risorsa utile per poter recuperare”.
Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Due fatti importanti degli ultimi giorni – aggiunge la deputata dem – dimostrano serietà e attenzione: i 24 milioni che il Cipe e Palazzo Chigi hanno destinato al cratere 2009 per progetti di sviluppo del Gran Sasso, del sistema residenziale universitario, dei borghi e della mobilità elettrica e, inoltre, come ho proposto e fatto approvare nel Decreto Sisma, il Dipartimento Casa Italia amplia le sue competenze e si pone come punto di riferimento del post emergenza. Parliamo, cioè, di quella fase di ricostruzione e di rinascita dei territori colpiti da grandi calamità naturali. Si tratta di un passo avanti per il Paese: per la prima volta ci sarà un unico punto di riferimento, indirizzo e coordinamento di tutte le istituzioni. Non solo la ricostruzione non si deve fermare – conclude Stefania Pezzopane – ma deve essere accelerata coinvolgendo imprese e parti sociali in un nuovo progetto di tutto il territorio che undici anni fa andò distrutto e che spense la vita di 309 vittime innocenti”.