“Parlare di prevenzione in generale e di prevenzione oncologica in modo specifico – ha spiegato la dirigente Di Pietro – credo sia divenuto ancor più importante oggi, ovvero in un momento storico in cui una pandemia senza precedenti, dunque un’emergenza sanitaria imprevista e imprevedibile, ha stravolto le nostre vite, soprattutto quelle dei più giovani. Ogni giorno veniamo tutti bombardati da una miriade di informazioni di ogni genere, sulle possibilità di contagio o meno, sulla diffusione del virus, sui vaccini, nella guerra tra i pro e i no-vax. Spesso, soprattutto i nostri ragazzi, sono peraltro confusi dalle fake news che purtroppo, anch’esse, arrivano da ogni parte. Da qui si comprende quanto sia importante conoscere, approfondire, sapere, rivolgendosi alle fonti più giuste e opportune, per non essere distratti da notizie fuorvianti e sbagliate.
Poi l’emergenza Covid-19 ci ha fatto comprendere quanto sia rilevante e strategico prevenire prim’ancora che curare, e infatti ogni giorno ci viene chiesto di seguire comportamenti corretti, sani, per contribuire a contenere la diffusione del virus, dunque indossando una mascherina, evitando assembramenti, anzi mantenendo la giusta distanza sociale utile a salvare vite umane. Infine è evidente che resta fondamentale parlare di prevenzione non solo in riferimento al Covid, ma anche di prevenzione oncologica perché è chiaro che la pandemia da coronavirus non ha fermato il cancro, dunque seppur inevitabilmente assorbiti da un problema che tutti sentiamo come vicino, dominante, incombente, ci sembra opportuno ricordare e coinvolgere i nostri studenti in progetti che mirano alla prevenzione dei tumori, fornendo loro gli strumenti per sapere come nutrirsi in modo sano, fondamentale in un anno in cui siamo un po’ tutti costretti alla sedentarietà e a restare in casa, ma toccando anche temi importanti per gli adolescenti, ovvero le malattie sessualmente trasmissibili, che non si riducono al solo Hiv, ma sono anche il papilloma virus o l’epatite che possono agevolare l’insorgenza dei tumori. I ragazzi devono sapere per difendersi e proteggere se stessi e i loro futuri partner”.
“E la risposta degli studenti è stata eccezionale – ha confermato il Presidente Lombardo -. Gli 80 studenti che hanno preso parte al primo appuntamento hanno dimostrato un interesse straordinario, affrontando in modo maturo e consapevole tematiche anche delicate che riguardano una sfera molto intima del proprio vissuto. Siamo partiti con Guadagnare Salute, che ha visto la partecipazione del biologo nutrizionista Gianluca Giampietro, per poi passare a ’50 Sfumature di prevenzione’, con l’urologo Giuliano Di Pietrantonio. I ragazzi verranno ora coinvolti nello sviluppo di un lavoro laboratoriale che si concluderà con l’elaborazione di un lavoro 4.0, in collaborazione con la Lilt di Milano, e con la stesura di un questionario. Non solo: il progetto quest’anno coinvolgerà non solo gli studenti, ma anche i docenti e le famiglie, proprio perché la prevenzione deve saper abbracciare non solo il singolo studente, ma tutto il suo vissuto”.
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