PESCARA – “Stiamo dando vita a un cambiamento che ci permetterà di rendere strutturali gli obiettivi di valorizzazione e potenziamento del verde nella città di Pescara, sulla scia di quanto come Amministrazione abbiamo fatto negli ultimi anni con la piantumazione di migliaia di nuovi alberi in sostituzione di quelli morti, con la creazione di parchi, giardini e arredo urbano a beneficio di famiglie e bambini o con progetti che in particolare stanno riguardando la Pineta dannunziana. Io credo al futuro di Pescara come città-giardino perché questo ci consentirà di crescere nella sostenibilità ambientale, nella qualità della vita e nel benessere di tutti i cittadini”. Così il sindaco Carlo Masci questa mattina a Palazzo di città alla presentazione del Piano del Verde di Pescara, che si configura come uno strumento integrativo della pianificazione urbanistica generale, che definisce il “profilo verde” della città a partire dai suoi ecosistemi naturalistici fondamentali, con la previsione di interventi di sviluppo e valorizzazione del verde urbano e periurbano, sia in ambito pubblico che privato.
“Il Piano sarà pronto in circa 10 mesi – ha precisato l’assessore al Verde Gianni Santilli – e subito dopo la conclusione dell’iter amministrativo e politico, una volta definitivamente adottato, diventerà quindi uno strumento strategico di riferimento per le politiche di trasformazione urbanistica locale e per le conseguenti scelte dell’Amministrazione comunale, definendo i principi e fissando i criteri di indirizzo per la realizzazione di aree verdi pubbliche e per la regolamentazione di quelle private. Sarà insomma un vero e proprio regolamento che ogni cittadino responsabile sarà chiamato a rispettare, una scelta di governance che è stata posta in essere in altre città italiane, poche per la verità e che abbiamo fatto anche nostra”.
Le norme oggi in vigore, a partire dalla legge 13 del 2010 e con le altre che a questa sono seguite, rappresentano l’impalcatura giuridica di questo percorso che mira a una visione di città più evoluta e aperta alla tutela ambientale. “La presenza del verde urbano è molto importante nelle città poiché, grazie alle sue molteplici funzioni – ha affermato in conferenza stampa Rosalba D’Onofrio, docente presso l’Università degli studi di Camerino, partner del Comune di Pescara – contribuisce a renderle più vivibili e più resilienti nei confronti degli impatti dei cambiamenti climatici, operando sul versante della biodiversità e favorendo una migliore qualità della vita da parte degli abitanti e degli users della città.
Nel caso della città di Pescara, questi aspetti sono particolarmente da attenzionare sulla base di alcuni studi e ricerche portate avanti dall’amministrazione comunale, come il Progetto Joint Secap sull’adattamento climatico, il Progetto Life +A_Greenet (che coinvolge una gran parte delle località del Medio Adriatico) e in seguito agli eventi causati dall’incendio della Pineta dannunziana e dagli effetti delle bombe d’acqua che hanno interessato la città negli ultimi anni. Oltre al verde urbano sono inoltre da attenzionare i grandi connettori ambientali e paesaggistici della città (i sistemi verdi collinari della città e il sistema fluviale, vi è come noto in fase di sviluppo la prospettiva del Contratto di Fiume) che vanno messi in relazione con il verde urbano; così come è necessario esplorare – ha aggiunto l’accademica – le possibili forme di coinvolgimento dei privati e delle associazioni nell’implementazione del patrimonio forestale e nella cura e manutenzione del verde”.
Con la relativa deliberazione di Giunta comunale del mese di dicembre, l’Amministrazione ha delineato le linee guida per la redazione del Piano del Verde. Tale strumento verrà redatto dal Servizio Verde Pubblico e Parchi del Settore Sostenibilità Ambientale e Transizione Ecologica del Comune di Pescara, con progettisti la dirigente Emilia Fino, Mario Caudullo, anche coordinatore del progetto, e Chiara Mazzocchetti, con il supporto tecnico scientifico della suddetta prof.ssa Rosalba D’Onofrio coadiuvata dal professor Andrea Catorci e dalla prof.ssa Chiara Camaioni dell’Università degli Studi di Camerino.
La proposta per il Piano del Verde del Comune di Pescara è nata da un percorso analitico e progettuale svoltosi attraverso analisi e valutazioni relative ad aspetti climatici ed ecosistemici, oltre a una puntuale ricognizione dello stato di fatto del tessuto urbano e sociale; il tutto finalizzato a definire strategie e criteri per la progettazione delle aree verdi urbane anche attraverso l’adozione di soluzioni tipologiche e d’uso improntate sulle NBS (Natural based solution).
La mission è dunque quella di migliorare la qualità della vita dei pescaresi attraverso la pianificazione e la gestione delle aree verdi esistenti e potenziali.
“Ci tengo infatti a precisare – ha concluso Rosalba D’Onofrio – che partiamo da ciò che è già esistente, quindi dal patrimonio arboreo che il Comune di Pescara ha di recente implementato, ma anche dal parco Nord, dalla stessa Pineta dannunziana e dalla rete di aree verdi presenti per giungere a una programmazione e a una progettualità nuova ed evoluta, che si sviluppi in maniera integrata, alla quale anche i cittadini dovranno dare il loro contributo”.
Illustrate questa mattina le linee guida del Piano del Verde della città di Pescara, di fondamentale importanza dal punto di vista energetico, ecologico, sociale ed economico, vale a dire:
- Qualità urbana ed ecologico-ambientale
- Territorio e Biodiversità
- Qualità urbana e Microclima
- Città Permeabile
- Agricoltura Urbana e Periurbana
- Abitare la prossimità
- Scenari progettuali
- Informazione e coinvolgimento dei cittadini.
Saranno quattro le fasi del Piano del Verde nell’arco dei prossimi 10 mesi:
1° Fase: Quadro normativo di riferimento e best practices del panorama italiano; Aspetti strategici del Verde nel sistema pianificatorio di scala vasta e locale;
2° Fase: Supporto Tecnico Scientifico alla costruzione del Quadro Conoscitivo e Valutativo. Sintesi delle specificità e delle criticità del verde alla scala urbana e periurbana;
3° Fase: Supporto Tecnico Scientifico alla definizione delle strategie e dei criteri per la progettazione;
4° Fase: Supporto Tecnico Scientifico alla definizione delle strategie e dei criteri per la realizzazione e monitoraggio del piano del verde e per la individuazione di temi ed aree di dettaglio, da sviluppare in successive progettazioni.