PESCARA – Il Presidente del Consiglio comunale di Pescara Licio Di Biase nel corso della conferenza stampa di ieri , in qualità di storico, ha ufficializzato la rinascita della Banda dei Diavoli Rossi, la banda con la più storica e grande tradizione musicale d’Abruzzo , formazione con le divise in stile originale, ovviamente completamente ricostruite. Presenti oltre a tre componenti della Banda, anche il consigliere comunale di Pianella Romeo Aramini e il maestro Di Martile.
Ha annunciato Di Biase:
dopo oltre settant’anni rinasce a Pianella la Banda dei Diavoli Rossi, 40 elementi diretti dal Maestro Donato Di Martile, che sono stati l’orgoglio dell’Abruzzo sino alla fine degli anni ’30, prima dello scoppio della guerra, un gruppo che addirittura potrebbe aver tratto il proprio nome da una frase del Re Vittorio Emanuele, anche se la divisa, tipicamente rossa, potrebbe far pensare a una derivazione post-garibaldina di propaganda. Il 3 luglio , alle ore 21.00,ci sarà la prima esibizione ufficiale a Pianella, il 14 luglio a Pescara al Parco dei Gesuiti,in una serata in cui presenteremo il libro di Giordano Bruno Guerri, ‘Il Sangue del sud’ e in cui ci sarà l’intervento del giornalista Franco Farias che parlerà delle bande musicali.
Abbiamo ripescato il modello degli abiti originali del 1873, anno di nascita del primo gruppo, e la sua prima uscita è in realtà già avvenuta a Padova lo scorso 28 maggio, in occasione di un gemellaggio tra l’associazione degli abruzzesi di Padova con i produttori di olio di Pianella. Il recupero di tale tradizione è importante perché i Diavoli Rossi appartengono alla storia culturale della nostra regione, quella di Pianella è la banda con la più forte identità. Sul nome ci sono varie leggende: alcuni raccontano che passando sotto il Quirinale il Re sentendo la musica disse ‘Chi sono questi diavoli rossi?’, ma ritengo più probabile che il nome derivi dal processo post-garibaldino quando le bande musicali divennero strumento della propaganda garibaldina che portavano avanti il messaggio dell’unità del paese.
Ha spiegato Aramini:
l’idea di ricostituire il gruppo è nata originariamente dai ricordi d’infanzia e con un piccolo sforzo siamo riusciti anche a recuperare le immagini originarie delle divise.
Ha illustrato il maestro Di Martile, maestro anche della Banda nazionale dei Vigili del Fuoco:
la banda dei Diavoli Rossi è stata attiva sino alla fine degli anni ’30, poi si disperse in seguito agli eventi bellici; dopo un vuoto di trent’anni, negli anni ’60 è nata la Filarmonica di Pianella, che è rimasta attiva per dieci anni, sino a fine anni ’70. Poi nel 1980 si è ricostituita l’Associazione Musicisti di Pianella che ha lavorato sino al 1985-’87, infine dal 2000 si è ricostituita l’associazione e oggi abbiamo voluto far risorgere l’antica denominazione di Banda dei Diavoli Rossi, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.