Lo sostiene il sindaco di Pescara riferendosi all’intervento del consigliere Pd Enzo Del Vecchio nella seduta di ieri del Consiglio comunale
PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ,riferendosi all’intervento del consigliere Pd Enzo Del Vecchio nel corso della seduta ordinaria del Consiglio comunale di ieri, ha detto che lo stesso ha offeso non solo l’uomo Luigi Albore Mascia, ma il sindaco della città, un sindaco democraticamente eletto, ovvero ha offeso l’Istituzione che rappresenta e l’intera comunità. Per questo il primo cittadino ha chiesto alla Presidenza del Consiglio l’acquisizione dell’intervento integrale del consigliere Del Vecchio per verificare l’entità delle ingiurie e delle diffamazioni in esso contenute contro le quali si muoverà nelle sedi più opportune. Al centro degli interventi c’era la richiesta del consigliere comunale Fausto Di Nisio di sospendere i lavori del Consiglio, appena cominciato, intorno alle 10, in segno di protesta contro la polemica innescatasi nei giorni scorsi sulla mancata erogazione, a consiglieri e assessori, delle tessere omaggio gratuite per le partite del Pescara in serie A, con la sua coda di contestazioni andata avanti ancora sino a ieri.
Durante il proprio intervento in aula il consigliere Del Vecchio, riferendosi al sindaco Albore Mascia presente sullo scranno, ha detto, tra le altre cose, ai microfoni, come riportato nell’audio della registrazione della seduta e sul relativo verbale “sindaco non ho neanche la voglia di guardarla in faccia perché mi fa pena, mi fa pena, lei mi fa pena letteralmente, mi fa pena, non ho neanche la voglia di guardarla in faccia perché mi rovinerei la giornata” e ancora “una settimana di fango su tutto il Consiglio comunale, su tutta la città, non ha avuto la dignità di una parola di questo signore. E’ andato a pranzo a sottoscrivere qualche accordino su un tovagliolo di, di ristorante”; e ancora “sono tre anni e mezzo che questo signore sta gettando questa città nello sconcerto più totale, questo è questo signore narcisista, egoista, che soltanto quando toccano la sua persona, la sua faccia, si ricorda di non aver richiesto mai i biglietti’.
Ha osservato il sindaco:
oggi il Consiglio ha scritto una delle pagine più tristi della sua storia offendendo chi rappresenta una città perché eletto dal popolo attraverso un confronto elettorale legittimo e democratico. Che io e il consigliere Del Vecchio non siamo mai stati né mai saremo amici è, credo, un fatto assodato, ma che oggi il consigliere si permetta di mostrare una tale mancanza di rispetto nei confronti della persona e dell’Istituzione, di ciò che io, in veste di sindaco, rappresento è assurdo. Il consigliere ha offeso in modo incredibile il sindaco, ossia ha offeso la Comunità. Credo che mai prima d’ora un sindaco abbia subito un tale attacco personale, dunque chiedo formalmente alla Presidenza del Consiglio l’acquisizione personale e integrale di quello che ha detto il consigliere Del Vecchio rivolto alla mia persona, per verificarne i contenuti ingiuriosi e diffamatori, contro i quali mi attiverò nelle sedi più opportune. Ancora una volta oggi è stato chiaro come questo Consiglio comunale abbia bisogno con urgenza di un cambio di rotta per tornare a occuparsi dei veri problemi della città, anziché dilettarsi nell’esercizio dialettico fine a se stesso. A questo punto ritengo debba concludersi una polemica stucchevole che non ha fatto e non fa bene alla città, e piuttosto si torni a parlare del calcio giocato e dell’impegno che tutto il territorio deve garantire per la nostra squadra. Il consigliere Di Nisio nei giorni scorsi mi ha chiesto di accedere a degli atti, a una lista che ritengo sia nata da un equivoco di comunicazione e nelle prossime ore avrà il proprio riscontro. Purtroppo quanto accaduto ha di nuovo trasformato la politica in una croce rossa su cui è troppo facile sparare a zero.