“Il cantiere per la ristrutturazione e l’adeguamento sismico della scuola media ‘Michetti’ di via del Circuito sta continuando a registrare una lunga serie di problematiche – ha sottolineato il Presidente Rapposelli –. Già all’avvio dei lavori, un anno e mezzo fa, la ditta laziale che si è aggiudicata l’intervento ha registrato una serie di difficoltà prima relativamente all’approvvigionamento dei materiali di cantiere, poi per il rincaro dei prezzi delle stesse materie prime, così vanificando la previsione iniziale di fine lavori prevista per febbraio 2022. Il 23 dicembre 2021 era prevista la verifica sullo stato di avanzamento del cantiere e, dopo una serie di rilievi, l’Ufficio tecnico del Comune ha paventato la possibilità di procedere con la risoluzione del contratto, una eventualità che ha spinto l’impresa ad avviare formalmente le opere, montando il ponteggio, dove ha impegnato circa una decina di operai: è stata eseguita l’armatura, poi l’impresa ha effettuato il getto del calcestruzzo per il rinforzo sismico dei pilastri e della struttura. Una volta terminata tale fase di opere, i lavori avrebbero dovuto interessare gli altri lati del fabbricato e altri dettagli del cantiere, che, tra l’altro, prevedono anche la sostituzione degli infissi e la ricostruzione degli impianti, per un importo complessivo pari a 750mila euro. A questo punto l’Ufficio tecnico ci aveva assicurato di aver fissato la data di chiusura del cantiere per l’estate, massimo settembre 2022.
E invece così non è andata – ha proseguito il Presidente Rapposelli –: oggi abbiamo scoperto che il cantiere ha subito l’ennesimo rallentamento, per la redazione di una variante utile a inserire delle migliorie tecniche sul progetto antisismico e a quel punto gli stessi tecnici hanno pensato di approfittare dello slittamento per abbinare alle opere anche un piano di efficientamento energetico con Pescara Energia, prevedendo la realizzazione di un cappotto termico sull’intero fabbricato e di un intervento sostanziale sulle facciate, con la sostituzione degli infissi, di tutti i corpi illuminanti con lampade a led, e dell’attuale muratura in forati con una muratura strutturale che consente di non toccare le travi. Tradotto: la chiusura del cantiere slitta a settembre 2023, e tale informazione merita un supplemento di attenzione. In primo luogo, infatti, l’incertezza sui tempi di riconsegna di fatto rischia di disperdere la popolazione scolastica che, dopo due anni di esodo nella sede provvisoria di Villa Fabio, potrebbe anche decidere di scegliere un’altra scuola per la preiscrizione, prevista per fine gennaio. Che si tradurrebbe in un grave danno per lo stesso quartiere e la sua piccola economia di vicinato, dunque ci pare evidente che oggi dobbiamo dare certezze alle famiglie e alla stessa dirigenza scolastica. Poi il Centro Alzheimer congelato: nella sede di Villa Fabio, infatti, l’amministrazione comunale ha previsto la realizzazione di una struttura sociale all’avanguardia di altissimo livello che sia di supporto per le migliaia di famiglie che si trovano a combattere contro un mostro che sta distruggendo la vita di un congiunto. Il progetto è già stato finanziato, ma senza una struttura non è realizzabile. A questo punto è evidente che non possiamo più affidarci alle previsioni degli Uffici tecnici: la Commissione riconvocherà entro un mese l’Ufficio tecnico per essere aggiornati in modo puntuale sulle sorti di un cantiere che va portato a termine”.
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