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Pescara: polemica sui parcheggi riservati per la Regione

da Donatella Di Biase

PESCARA –  L’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia  controbatte ai consiglieri  del Pd e Idv, che hanno sollevato una polemica contro l’ordinanza con cui sono stati riservati alcuni parcheggi agli esponenti della Regione Abruzzo in piazza Unione, sotto la nuova sede del Consiglio. L’assessore, inequivocabilmente polemico, ritiene che ancora una volta la fretta e la totale disinformazione hanno giocato un brutto scherzo ai consiglieri d’opposizione che hanno rimediato una figuraccia e che, mentre urlano presunte illegittimità, non disdegnano di utilizzare il parcheggio riservato ai consiglieri comunali alle spalle di piazza Italia.

Ha dichiarato  l’assessore Seccia.

oggi Pd e Idv  si riscoprono ‘paladini’ dei cittadini, pronti a difenderne i diritti contro i ‘privilegi’ della cosiddetta ‘casta’ rappresentata dai politici. In questo caso i ‘privilegi’ della casta sarebbero costituiti da quei sei stalli per la sosta che l’amministrazione comunale ha riservato nella zona del centro storico ai rappresentanti istituzionali della Regione Abruzzo, ossia Presidente, assessori e gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, per consentire loro di parcheggiare in modo adeguato quando si trovano a Pescara.

Pd e Idv, quando si sono resi conto del grave ‘oltraggio’ inferto alla città, hanno gridato allo scandalo, bollando quell’ordinanza come ‘ingiusta e illegittima’. A questo punto, però, dev’essere altrettanto ingiusta e illegittima la prima ordinanza del genere, oggi copiata dagli uffici comunali, un provvedimento che riporta la data del 2006 e, in calce, la firma dell’ex sindaco D’Alfonso. Con quell’ordinanza, su richiesta dell’ex Presidente del Consiglio regionale Marino Roselli, esponente prima de La Margherita e poi del Pd, i partiti dell’ex sindaco, vennero infatti istituiti i parcheggi riservati alle Istituzioni regionali (Presidente e assessori) lungo il marciapiede lato monte di viale Bovio, proprio sotto la sede della Regione Abruzzo, sempre per consentire agli esponenti dell’Ente di poter parcheggiare in modo rapido e vicino le cosiddette ‘auto blu’.

Tra le due ordinanze c’è però una sostanziale differenza: in viale Bovio i parcheggi sono riservati alle autorità ventiquattro ore su ventiquattro; in piazza Unione-via Catullo la sosta è riservata solo in orario d’ufficio, dalle 9 alle 18, restituendoli poi alla città nel resto della giornata e della serata. Ci chiediamo perché i consiglieri Pd e Idv, esponenti della maggioranza dell’ex sindaco D’Alfonso, non siano saliti sulle barricate per opporsi all’ordinanza relativa a viale Bovio nel 2006, ci chiediamo perché non abbiamo denunciato l’illegittimità di quello stesso provvedimento, che tra l’altro ha effettivamente privato la città di posti auto fondamentali in una zona che soffre gravi carenze.

Ha ancora detto l’assessore:

Ma le risposte a tali quesiti sono evidentemente scontate. La scoperta di tale documento oltre ad aver fatto rimediare l’ennesima brutta figura a Pd e Idv, servirà sicuramente a spegnere una polemica puramente demagogica, sollevata, tra l’altro, da due consiglieri comunali che, a dispetto dei propri principi e valori, dopo aver ‘recitato’ il ruolo dei paladini della città, comunque non disdegnano di parcheggiare la propria auto negli stalli di sosta riservati a consiglieri e assessori comunali sotto il Palazzo di città.

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