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Pescara, l’ora della festa

da Davide Luciani

Ritrovata la A dopo 19 anni, a Sansovini e compagni non rimane che chiudere trionfalmente la stagione e poi lasciarsi andare all’abbraccio con i tifosi

PESCARA – Sabato di festa, domenica di delirio. Il “menù biancazzurro” del week end sarà tutto un insieme di balli, canti, inni e abbracci a giocatori e dirigenti del Pescara.

Domani sera, all’Adriatico, arriva la Nocerina, squadra che ha assoluto bisogno di vincere per evitare la retrocessione diretta e puntare ai playout. Il Pescara, dal canto suo vuole chiudere con una vittoria una stagione trionfale, che lo ha visto tornare in A dopo 19 anni d’attesa. Verratti sarà “gasatissimo” per la settimana trascorsa in nazionale, Insigne e Immobile vorranno salutare i loro tifosi con un gol, ma, in generale, tutti i biancazzurri vogliono che la festa che i tifosi faranno allo stadio, sia completata da una vittoria.

A TUTTO SPETTACOLO … – Che gara bisognerà attendersi? Sicuramente spettacolare, dato che la Nocerina è una delle squadre più propositive della B. I rossoneri dovranno obbligatoriamente attaccare e si assisterà ad una partita tra due squadre molto lunghe, con continui capovolgimenti di fronte. Zeman, per filosofia, è un allenatore che punta sempre a vincere e quindi non lascerà che i suoi ragazzi abbiano cali di tensione, anche se, la testa di molti di loro, potrebbe essere già alle vacanze e al prossimo campionato.

Auteri, dal canto suo, non può permettersi passi falsi. Il suo ritorno alla guida dei rossoneri ha dato una svolta al campionato di Castaldo e compagni, ma i pugliesi, continuano a essere terz’ultimi e solo una vittoria, unita al contemporaneo stop del Vicenza a Reggio Calabria, potrebbe permettere di giocarsi la salvezza ai playout.

L’IDENTIKIT DEGLI AVVERSARI – L’uomo in più dei rossoneri è stato senza alcun dubbio Merino. Il peruviano, un passato nella Salernitana, è arrivato a gennaio dal Juan Aurich e ha trascinato la squadra dall’ultimo al terz’ultimo posto in classifica con 7 reti in 16 presenze. L’innesto in squadra del “Maradona delle Ande”, ha permesso di sfruttare al meglio le potenzialità degli altri tre attaccanti rossoneri e cioè Castaldo, Farias e Catania. Non a caso dal 24 gennaio, data dell’ingaggio del peruviano, la Nocerina ha conquistato 24 punti in 18 partite, contro i 16 in 23 racimolati in precedenza. Ora, ai rossoneri serve l’impresa all’Adriatico per evitare di tornare in C1 dopo un solo anno in cadetteria.

Non c’è molto altro da dire sulla partita. Il Pescara il suo campionato l’ha già concluso e le speranze di arrivare al primo posto (traguardo che, visto il gioco mostrato dai biancazzurri, sarebbe più che meritato) sono ridotte all’osso.

Ora è il momento della festa: quella che si terrà domenica con il pullman dei biancazzurri che attraverserà la città scortato dal calore e dall’affetto dei tifosi.

Dopo la festa arriverà il mercato con il tormentone Zeman in prima fila. Lo strepitoso campionato del Pescara ha fatto impennare nuovamente le azioni del nipote di Vyckpalek che ora viene accostato a tutti i club di A in cerca di un allenatore: Fiorentina, Roma, Genoa, Lazio e perfino il Napoli. L’impressione è però quella che Zeman alla fine rimarrà a Pescara a fronte di precise garanzie tecniche: troppo forte il legame con la città e i tifosi. Certo, tornare alla Roma, sarebbe per lui una bella rivincita, ma il progetto giallorosso made in USA al momento è ricco di contraddizioni e, il boemo non tornerà certo sotto l’ombra del Colosseo, se Baldini e Sabatini non gli assicureranno i calciatori adatti al suo gioco.

Ci sarà comunque modo e tempo per discutere di tutto ciò. Domani conteranno solo la passione, la gioia e la soddisfazione per un serie A finalmente ritrovata.

PROBABILI FORMAZIONI:

PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Bacchetti, Brosco, Martin; Kone, Verratti, Cascione; Sansovini, Immobile, Insigne.

NOCERINA (4-2-3-1): Concetti; Laverone, Rea, De Franco, Giuliatto; Bruno, Mingazzini; Catania, Merino, Farias; Castaldo.

[Foto di Michele Raho per gentile concessione]

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