Pescara, a Reggio la prova di maturità

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Sansovini e compagni sono attesi ad un match che dovrà valutare la reale crescita della squadra biancazzurra.

Il Pescara visto sabato contro il Crotone è stato il più convincente di questo primo scorcio di stagione. Meno spettacolare di altre circostanze, ma anche molto più concreta e cinica, la squadra di Zeman ha dominato la partita dal primo al novantesimo minuto di gioco,  non facendo mai uscire i rossoblù dalla loro area di rigore.

Il fatto che Djuric e compagni abbiano effettuato il primo tiro verso la porta di Pinsoglio, al 75′, la dice lunga, sul dominio dei biancazzurri. Il Pescara, fin qui, ha messo in mostra un aspetto assai poco zemaniano: la capacità, cioè di non lasciare mai l’iniziativa agli avversari. Al di là dei gol presi su errori dei singoli o a causa  della difesa alta, tipica delle squadre del boemo, gli avversari hanno avuto fin qui pochissime occasioni per impensierire la retroguardia biancazzurra.

I NUMERI … – Sabato contro la Reggina, vedremo se questo dato è stato dovuto alla pochezza delle squadre incontrate fin qui, o se veramente, il gioco di Zeman ha subito un evoluzione su cui nessuno avrebbe scommesso. Il Pescara in sette sfide a Reggio ha fin qui ottenuto un pari, una vittoria e 5 ko. L’unico successo biancazzurro risale al 22 settembre 1996, quando grazie alle reti di Di Giannatale, Gelsi e Giampaolo, stese gli amaranto al Granillo. L’anno scorso invece, furono i calabresi a imporsi grazie a un gol di Bonazzoli.

QUI REGGIO – La Reggina che affronterà il Pescara è pressochè identica a quella della stagione passata. Lillo Foti ha puntato su alcuni ritorni eccellenti per rinforzare la squadra che centrò i playoff. Sono così tornati alla base Breda in panchina e la coppia Missiroli-Ceravolo rispettivamente dal Cagliari e dall’Atalanta. L’unico vero acquisto è stato quello del difensore brasiliano Emerson. Per il resto la squadra è rimasta immutata, come immutato è rimasto il modulo di gioco: 3-5-2 o 3-4-1-2 che dir si voglia.

Le due punte, Bonazzoli e Campagnacci, assicurano potenza e tecnica, mentre Missiroli aggiunge imprevedibilità dalla trequarti in su. La carta a sorpresa di Breda potrebbe essere l’utilizzo di Ceravolo al posto di Campagnacci. L’ex atalantino è meno tecnico del compagno di squadra, ma più abile ad agire tra le linee e quindi l’uomo ideale per mettere in crisi la difesa alta del Pescara. Per il resto la retroguardia amaranto dovrebbe essere composta dal trio Adejo-Cosenza-Marino, stante le non perfette condizioni fisiche di Emerson, mentre a centrocampo agiranno D’Alessandro, De Rose, Castiglia e Rizzato.

QUI PESCARA – Dal canto suo, Zeman, dovrebbe presentare la quinta formazione diversa in cinque match. Anania dovrebbe infatti riprendere il suo posto in porta, mentre in difesa  Petterini e Romagnoli, prenderanno il posto di Bocchetti e Capuano (quest’ultimo avvicendamento è dovuto all’infortunio del centrale biancazzurro). A centrocampo Verratti torna dopo la squalifica e riavrà ancora le chiavi della squadra. Zeman ormai ha scelto lui come regista, puntando sulle qualità tecniche del numero 10 abruzzese.

Ora tocca a lui far vedere quello che è capace di fare, mettendo il suo talento al servizio della squadra e lasciando perdere gli interventi killer tipici di un mediano qualunque. Al suo fianco agiranno Cascione, ormai il vero leader dei biancazzurri e Kone, l’uomo cioè in grado di assicurare cambi di passo e accellerazioni improvvise.

STRATEGIE VINCENTI? – Le tre punte del Pescara, Sansovini-Immobile-Insigne sono attesi all’ennesima prova di forza. Apparentemente la difesa a tre dei calabresi dovrebbe soffrire non poco il tridente biancazzurro.  In realtà i due esterni del centrocampo amaranto si terranno molto bassi, in modo da avere la superiorità in difesa, rubare quanto prima palla al Pescara e ripartire fulmineamente con lanci lunghi per cogliere sguarnita la retroguardia avversaria.

Dal punto di vista difensivo, quindi, Brosco e Romagnoli dovranno cercare sempre di anticipare il duo d’attacco calabrese, facendo particolarmente attenzione ai lanci dalla trequarti che pioveranno per la testa di Bonazzoli,  micidiale in elevazione. Per il Pescara la gara di Reggio rappresenta il primo vero banco di prova in ottica promozione.

Una vittoria al Granillo darebbe ai biancazzurri la consapevolezza di potersela giocare con chiunque per aspirare alla promozione. Sansovini e compagni sono dunque attesi ad un esame di maturità da non fallire.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Pescara, a Reggio la prova di maturità ultima modifica: 2011-09-16T13:27:59+00:00 da Davide Luciani
Pubblicato da
Davide Luciani

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