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Derby “colorato”, i rossoneri reggono bene la forza d’urto biancoazzurra

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LANCIANO – Bella davvero la cornice di pubblico che ha colorato il derby più importante d’ Abruzzo (parlo per il campionato in corso), circa seimila gli spettatori sugli spalti con oltre duemila presenze provenienti da Pescara. Tanti gli aspetti di richiamo di questo incontro e non ultimo il fatto che entrambe le squadre hanno in presidenza due giovani donne (non di gusto lo striscione esposto dai tifosi bianco-azzurri prima dell’ inizio della gara).

FAIR PLAY “IN ROSA”, LANCIANO E PESCARA COLORANO L’ABRUZZO – Per questo da giorni si parla di derby in rosa e le presidentesse Valentina e Debora per tutta la settimana hanno stemperato gli animi, questo è il calcio e molti presidenti con i pantaloni dovrebbero prenderle ad esempio. La sempre attiva società del Lanciano, prima della gara, ha organizzato ed offerto alla dirigenza del Delfino e alle massime autorità politiche delle due città un ricco buffet di benvenuto. Scenario dell’evento la suggestiva terrazza della biblioteca regionale nello storico palazzo De Crecchio, lungo via dei Frentani.

Ma non poteva che essere questo il clima che ha “colorato” il derby delle due squadre che da anni hanno l’ egemonia calcistica nella regione. Da un lato Lanciano città delle fiere (proprio oggi la storica rievocazione del Mastrogiurato), delle tradizioni e dei miracoli; dall’ altro Pescara città di mare, la più popolosa della Regione con le sue molteplici etnie, la sua area Metropolitana, la sua egemonia nel commercio e con una fervente vita sociale. Colorate e calorose le due curve, sia la Sud di casa che la nord con i tifosi del delfino, ma anche gli altri settori non sono stati da meno.

Nel dopo gara dobbiamo tuttavia segnalare l’ intemperanza di alcuni tifosi che è sfociata in una serie di incidenti, alcuni tifosi hanno dovuto ricorrere alle cure mediche, mentre due tifosi del Pescara sono stati arrestati e saranno processati oggi per direttissima.

Torniamo a parlare di calcio dicendo che senza considerare il risultato odierno e l’attuale classifica è certo che nell’ attuale campionato, queste due compagini abruzzesi vogliono recitare un ruolo da protagonista e sicuramente il “Delfino” ha le potenzialità per vincere il campionato direttamente (ci è piaciuto di più del Verona), mentre la Virtus potrà ambire ad un posto nei play off.

L’anno scorso lottavano entrambe per evitare i play out. La Virtus ha affrontato la gara con la formazione rimaneggiata dalle assenza degli infortunati Di Cecco, Sansone, Moi ed Amenta e con Masini e Zeytulaev (entrato nel finale) non al meglio della condizione e per questo in panchina (Pagliari ha dovuto convocate 3 ragazzi della beretti). Zizzari era l’ assente di turno dei bianco-azzurri oltre al “baby” talento Verratti.

PAGLIARI RIDISEGNA UNA SQUADRA PRIVA DI PEDINE IMPORTANTI A CENTROCAMPO – Per i rossoneri questa carenza di centrocampisti (tanto mister Pagliari sperava nell’ arrivo di un’ alternativa di qualità) potrà condizionare il prosieguo del campionato, anche perché è normale che nelle prossime giornate inizieranno ad esserci squalifiche ed infortuni più seri. In avanti poi si sente l’ assenza di un centravanti (Colussi e Morante neanche oggi hanno segnato e non segneranno sicuramente molti gol fino a fine campionato) che possa assicurare la doppia cifra, mentre la squadra risulta avere in organico numerose seconde punte.

Dobbiamo riconoscere che il mister di casa ha saputo inventare una formazione che con Perfetti a centrocampo e Vastola come ala, ha retto bene l’ urto di una compagine di categoria superiore, per non parlare dell’ inserimento di Chiodini tra i pali che ha salvato il risultato in un paio di occasioni.

BIANCOAZZURRI POCO CINICI – Il Pescara si può dire ha buttato la vittoria alle ortiche, per due volte in vantaggio ed in superiorità numerica per 80′ si è fatta raggiungere nel finale dal cuore della formazione rosso-nero. La squadra Adriatica ha avuto diverse occasioni per raddoppiare specialmente nel primo tempo, poi a centrocampo ha una qualità che nel girone non ha nessuno, nelle prossime gare con il giusto cinismo potrà sicuramente salire in cattedra in questo girone.

Il risultato sta stretto al Delfino, ma alla fine si può dire che la Virtus non ha rubato nulla. La gara: Tra il 14′ e il 16′ del primo tempo gli episodi che hanno condizionato il match. Da un cross di Dettori dalla destra (dopo calcio d’ angolo sfociato da tiro di 30 metri di Petterini) Olivi in sospetto fuorigioco la butta dentro per il vantaggio bianco-azzurro. Al 15′ azione confusa in area Adriatica con Colussi che la butta dentro toccando di mano e giustamente ammonito. Un minuto dopo lo stesso Colussi commette un fallo ingenuo a centrocampo e c’è il secondo giallo (giusto), Del Giovane lo manda anzitempo a fare la doccia. Prima di questi episodi all’ 11′ un colpo di testa di Artistico (su cross di Petterini) è ben parato da Chiodini. Al 38′ Sansovini non aggancia un cross dalla destra di Bonanni; Al 41′ Gessa sulla destra tira a botta sicura e ribatte Oschadogan; Al 46′ pareggio della Virtus, azione di Sacilotto sulla sinistra, con Morante ruba palla a Petterini e la sua “ciabattata” viene deviata in spaccata da Sacilotto; Al 52′ azione sulla sinistra del Delfino con Petterini, che lancia Gessa il cui cross serve Bonanni che spara fuori; Al 57′ una punizione di Bonanni dalla destra scheggia la parte superiore della traversa; Al 60′ cross dalla sinistra di Petterini e il tiro di Gessa da pochi metri termina a lato; Al 63′ Pescara torna in vantaggio, cross di Bonanni (dalla sinistra) che taglia tutta l’ area e sul secondo palo da due passi Artistico la butta dentro (anticipando Colombaretti); Al 77′ un tiro di Dettori è controllato da Chiodini; Al 81′ tiro di Turchi dalla distanza parato da Pinna; All’ 87′ il Lanciano pareggia su angolo di Mammarella la butta dentro Vastola di testa.

IL TABELLINO:

Virtus Lanciano (4 – 4 – 2): Chiodini, Coppini (al 79′ Turchi), Colombaretti (al 67′ Zeytulaev), Antonioli, Oshadogan, Perfetti, Vastola, Sacilotto, Morante (all’ 82 Improta), Colussi, Mammarella. In panchina: Aridità, Di Michele, Marfisi, Masini. Allenatore: Dino Pagliari.

Delfino Pescara (4 – 2 – 2): Pinna, Medda (al 63′ Ganci), Petterini, Dettori, Mengoni, Olivi, Gessa, Tognozzi, Sansovini (al 75′ Colussi), Artistico, Bonanni (al 65′ Carboni) In panchina: Prisco, Romito, Vitale, Zappacosta. Allenatore: Antonello Cuccureddu.

Arbitro: il sig. Stefano Del Giovane di Albano Laziale che ha sostituito 48 ore prima della gara Ostinelli Emilio di Como, coadiuvato dagli assistenti Ranghetti Sergio di Chiari ed Paganessi Giacomo di Bergamo.

Spettatori 6.000 circa (5106 paganti), dei quali circa 2500 provenienti da Pescara, giornata rosso-nera per questo motivo non sono stati validi gli abbonamenti.

Marcatori: al 16′ Olivi (Pe), al 46 pt Sacilotto (Lan), al 63′ Artistico (Pe) e al 87′ Vastola (Lan). Recupero 1′ nel primo tempo e 4′ nel secondo tempo.

Angoli: 5 a 3 per il Pescara.

Ammoniti: Oshadogan.

Espulso: Colussi al 16′.

Giornata con tempo variabile, vento moderato da nord-est e temperatura di 20 gradi. Terreno di gioco in discrete condizioni, nonostante la pioggia caduta nelle ore precedenti la gara.

GLI EX DELLA PARTITA – Vi elenchiamo gli ex della gara tutti nelle file della Virtus: Aridità (dal 2004 al 2006 e nella stagione 2007/08), Mammella (dal 96 al 2002), Turchi (nel 2008), Romano (dal 98 al 2001), Zeytulaev (2008/09).

Derby “colorato”, i rossoneri reggono bene la forza d’urto biancoazzurra ultima modifica: 2009-09-07T09:20:45+00:00 da Gianluca De Vincentiis
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Gianluca De Vincentiis

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