Tra questi Giuseppe “Joseph” Costantini che venne arrestato nel giugno del 1940 dalla polizia canadese RCMP (Royal Canadian Mounted Police). Gli venne imputato di essere attivo in numerose associazioni molto vicine al fascismo. Lui arrestato e la sua abitazione perquisita dalla polizia canadese a cavallo. Come ricorda una figlia l’unico cosa “compromettente” che la polizia trovò fu un busto di Mussolini. Giuseppe “Joseph” Costantini fu poi tradotto al Petawawa Internment Camp” dove vennero rinchiusi tantissimi altri italiani. In seguito al suo internamento fu sua figlia Catherine “Kay” ad assumere il ruolo di suo padre e si occupò della intera famiglia. Catherine “Kay” fu costretta a lasciare gli studi e trovarsi un lavoro Sempre “Key” si batte con ogni forza per ottenere il rilascio del padre e la sua azione fu determinante. e fu determinante nel fare pressioni per il rilascio di suo padre avvenuto nel febbraio del 1941.
A Giuseppe “Joseph” il periodo di internamento costò la perdita delle sue azioni dell’Hotel Preston. Tornò a lavorare con la Union Station e fu, successivamente, promosso come Assistente della Stazione Principale. Giuseppe “Joseph” Costantini morì nel 1951. Nel libro “Rocco Perri. Il Gatsy italiano …” di Antonio Nicaso viene così citato Costantini: “ Joseph Costantini di Ottawa che nel 1939, come cuoco di un noto albergo di Ottawa, aveva cucinato anche per il re Giorgio V e la sua consorte Elisabetta, in visita ufficilale in Canada per inaugurare la Queen Elizabeth Way, l’autostrada che costeggia il lago Ontario”. Il Governo del Canada ha riconosciuto, dopo molti anni, che in molti furono ingiustamente ed immotivatamente internatui nel “Petawawa Internment Camp”. Tra questi Giuseppe “Joseph” Costantini.
A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”
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