PESCARA – L’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ oggi sarà presente alla manifestazione sit-in di protesta per il mare inquinato per esprimere solidarietà agli operatori del mare, “ma prendendo nettamente le distanze dal sindaco Alessandrini e dalla sua giunta, che hanno preannunciato la propria presenza, che giudichiamo inopportuna visto che in 21 mesi hanno dimostrato di non avere la più pallida idea né competenza nel dare risposte, anzi, hanno inanellato disastri su disastri, a partire dallo sversamento di 30milioni di litri di liquami e feci nel mare del 28 luglio 2015 tenuto volutamente nascosto alla città”
Fiorilli ritiene che “occorrano soluzioni concrete per il mare di Pescara non balneabile” e suggerisce “la nomina, direttamente dal Ministero dell’Ambiente, di un ‘Commissario del mare’ che assuma pieni poteri per la gestione di quella che oggi è una vera emergenza”
“Dopo l’emergenza balneazione che ha devastato la stagione estiva 2015 – ha ricordato l’avvocato Fiorilli – abbiamo assistito a mesi di balletti e rimpalli di responsabilità: il mare è inquinato perché il fiume è inquinato, e il fiume è inquinato per colpa dei comuni limitrofi. Oggi addirittura siamo arrivati alle denunce reciproche, con il vicesindaco Del Vecchio che accusa il Comune di Tocco da Casauria di inquinare Pescara e il sindaco di Tocco che rimanda al mittente le accuse.
In mezzo a tale insopportabile e irresponsabile rimpallo ci sono da un lato i cittadini, prime vittime, che hanno già capito di non poter andare al mare tra qualche mese; dall’altro i balneatori e tutti gli imprenditori economici di Pescara che attendevano con ansia il ritorno della bella stagione per poter risollevare il mercato e che hanno invece già visto deluse le proprie aspettative. Imprenditori che, in una città normale, si sarebbero rivolti al proprio sindaco per capire cosa fare per eliminare il problema, e che invece domani si ritroveranno a fare i conti con un sindaco che non sa dare risposte, ovvero si ritroveranno senza interlocutori, una situazione paradossale che rappresenta però la migliore fotografia di una città, Pescara, che oggi non ha un sindaco e non ha un governo.
Dopo 21 mesi la città è stanca delle chiacchiere inutili, occorrono fatti concreti per tentare di arginare i danni, intervenendo su due fronti: il primo riguarda direttamente il mare e quegli scarichi abusivi che non sono presenti solo nei comuni della provincia, ma sono saltati fuori anche lungo il nostro porto canale e che nessuno sino a oggi si è preoccupato di verificare per capire da dove provengano e quale materiale sversino nel fiume. Inoltre è innegabile che l’emergenza inquinamento sia precipitata dal 6 aprile scorso, ovvero dopo il crollo della condotta fognaria di via Raiale, dunque, a nostro giudizio, occorre capire cos’è accaduto all’indomani di quel 6 aprile. Il sindaco Alessandrini non è stato capace di farlo, e per tale ragione chiediamo che la competenza della problematica venga portata direttamente all’attenzione del Ministero dell’Ambiente per la nomina di un ‘Commissario del Mare’, un’Autorità dotata di pieni poteri che abbia le competenze tecniche necessarie per inquadrare il problema e individuare gli strumenti, anche finanziari, per intervenire.
Al Comune di Pescara chiediamo la nomina di una Commissione d’indagine specifica sull’emergenza balneazione, la cui presidenza venga affidata alle forze politiche di opposizione – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli -; infine riteniamo necessario che il sindaco Alessandrini revochi immediatamente la delibera di adozione della nuova ‘tassa sul turismo’, voluta dall’assessore Cuzzi, un balzello oggi insopportabile per una città che si prepara ad aprire una stagione balneare con un mare non-fruibile per la presenza di eschierichiacoli, che determinerà un prevedibile crollo delle prenotazioni di ombrelloni e palme sulle nostre spiagge”.