Fiorentina-Pescara 0-2: Perin-Jonathas-Celik, il delfino espugna il Franchi

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Dopo un’ora sulla difensiva i ragazzi di Bergodi sferrano un terrificante uno-due. Decisivo Perin, autore di almeno 4-5 interventi importanti  

FIRENZE – Nella calzetta della squadra viola solo carbone. Nessun dono per i giocatori di Montella che hanno trovato un avversario più ostico del previsto. E tutti quelli che pensavano di trovare una rete biancoazzurra “gonfia di doni” saranno rimasti a bocca asciutta. Merito di un gruppo che giornata dopo giornata sta interpretando nel migliore dei modi le disposizioni di gioco ed il pensiero di mister Bergodi ed allo stesso tempo si sta calando nel ruolo di “agguerrita matricola” in lotta per la salvezza.

Non è bastata un’ora di ottimo calcio ai viola per sbloccare il punteggio, grazie ad un Perin strepitoso ed una squadra pronta a lottare con le unghie in ogni metro del campo. La rete di Jonathas ed il graduale calo atletico degli avversari ha consegnato alla storia una partita che resterà negli archivi delle grandi imprese del Pescara in A. Determinanti anche l’uscita di Toni (prezioso per garantire un’adeguata profondità alla manovra), l’infortunio di Cuadrado (rimasto in campo ma visibilmente zoppicante) e quello di Pizarro (distorsione ed uscita in barella).

COSÍ IN CAMPO – Formazione confermata rispetto alle previsioni della vigilia per la squadra viola con Neto tra i pali ancora una volta preferito a Viviano e Tomovic al posto di Gonzalo Rodriguez squalificato a far reparto con Roncaglia e Savic. A centrocampo trio centrale composto da Pizarro vertice basso, Aquilani e Borja Valero con Cuadrado e Pasqual esterni. In avanti Jovetic e Toni. Bergodi dà una chance a Jonathas in avanti al posto di Abbruscato. 4-3-1-2 con Perin tra i pali, centrali Terlizzi-Capuano con Balzano a destra e Modesto a sinistra. Linea mediana con Togni in regia affiancato da Bjarnason e Nielsen mentre Weiss fa il trequartista dietro la coppia Jonathas-Celik.

CUADRADO MOTO PERPETUO – L’esterno colombiano ex Lecce è il pericolo numero uno grazie ad una forma smagliante ed una grande imprevedibilità che lo hanno reso a tratti immarcabile. Sulla destra e successivamente anche a sinistra, una spina al fianco per Borja Valero e company. Già al 3′ una sua verticalizzazione smarca Toni che sul filo del fuorigioco in area impegna severamente Perin che è bravo a rimanere fermo e ad deviare di ginocchio. Al 9′ conclusione centrale potente di Borja Valero che impegna in due tempi Perin. Due minuti dopo una “svirgolata” di Borja Valero il pallone che finisce sulla testa di Tomovic che a pochi passi da Perin colpisce di testa ma il portiere del Pescara è pronto a deviare. Al 19′ bolide dai 30 metri di Cuadrado sotto l’incrocio dei pali sul primo palo e Perin con un colpo di reni devia in angolo.

SUPER-PERIN, DELFINO A GALLA – La difesa del Pescara regge come può perchè l’avversario gira a mille, giocando spesso a memoria. Qualche cartellino di troppo per una direzione di gara che ha concesso poco o niente alla squadra abruzzese mentre ha chiuso un occhio su certi interventi, sansionabili di giallo. Al 20′ cross tagliato dalla sinistra di Cuadrado per Pasqual che tutto solo spara a pochi metri da Perin alle stelle. Al 29′ scambio di  con Jovetic che conclude di potenza, ma Perin si rifugia in angolo. Il numero uno del Pescara diventa l’incontrastato protagonista con una serie di interventi in serie. Al 30′ quando su punizione di Borja Valero dalla destra è strepitoso a deviare con il braccio in tuffo il colpo di testa Aquilani a due passi dalla porta ed al 33′ quando Aquilani da fuori area conclude a giro e blocca in sicurezza. C’è ancora tempo per vedere un suo intervento su traversone dalla destra di Aquilani per Borja Valero che conclude a volo in area: come un gatto e vola alla sua sinistra (44′) mentre allo scadere di tempo prima sortita del Pescara con Celik che dal fondo sulla sinistra la mette al centro per Jonathas che di testa impegna in due tempi Neto.

JONATHAS BUCA I VIOLA, DELFINO CINICO – La ripresa si apre sulla falsa riga del primo tempo con la squadra di casa a far gioco e con il Pescara rintanato a difendere il pari ,ma senza rinunciare a risalire con le preziose sponde di Jonathas e le avanzate di Weiss, Celik e Bjarnason. Al 9′ inserimento di Cuadrado che recupera un pallone al limite dell’area ma in diagonale non impensierisce sul primo palo Perin; un minuto dopo azione personale di Jovetic dalla sinistra ma la conclusione centrale non fa paura a Perin. Al 12′ a sorpresa il Delfino passa in vantaggio con Jonathas che appostato sul secondo palo, dopo un bel cross tagliato dalla sinistra di Weiss, schiaccia di testa anticipando Aquilani. Una doccia fredda per la squadra di Montella che si gioca subito la carta Ljajic per Toni. La mossa alla lunga risulterà sbagliata visto che senza un ariete di peso in avanti i viola si limitano a fraseggi stretti e qualche conclusione dalla distanza senza più metter grossa paura alla difesa biancoazzurra. Al 16′ scambio in area Weiss-Celik con quest’ultimo che conclude in area a giro di poco a lato alla sinistra di Neto, quindi al 27′ cross di Paqual in area piccola per Ljajic che impatta male di testa sul pallone.

RONCAGLIA SI ADDORMENTA, CELIK CHIUDE I CONTI – La Fiorentina, che ha speso molto nei primi 60 minuti di gioco cala vistosamente e gli inserimenti di Mati Fernandez e Seferovic per Pizarro e Pasqual, non danno la dovuta freschezza. In particolare sparisce dal gioco Cuadrado, migliore in campo nel primo tempo e il genio di Jovetic non è sufficiente dopo l’uscita per infortunio del regista Pizarro. Così il Pescara prende fiducia e Bergodi mette in campo Colucci per uno stanco Togni. Al 28′ traversone dalla destra di Balzano per Jonathas che non arriva sul pallone a pochi passi da Neto , ma il gioco era stato fermato per fuorigioco. Da registrare qualche tentativo di Jovetic e Ljajic che non lasciano il segno. Così al 46′ arriva addirittura il 2-0 che chiude ogni speranza alla squadra di casa: Roncaglia si fa rubare palla sulla trequarti campo da Celik che si invola verso la porta e fredda di piatto Neto. C’è tempo solo per ammirare l’ennesimo intervento di Perin al 47′ su conclusione dalla distanza di Jovetic. Tre punti di grande importanza per chiudere a 20  un positivo girone di andata, ma quello che più di ogni altra cosa importa è l’atteggiamento della squadra che con qualche ritocco a gennaio potrà giocarsi le sue carte salvezza senza più grossi timori reverenziali.

TABELLINO:

FIORENTINA (3-5-2): Neto; Tomovic, Roncaglia, Savic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro (dal 20′ st Fernandez M.), Borja Valero, Pasqual (dal 33′ st Seferovic); Jovetic, Toni (dal 15′ st Ljajic). A disposizione: Viviano, Lupatelli, Cassani, Madrigali, Migliaccio, Della Rocca, Romulo. Allenatore Vincenzo Montella.

PESCARA (4-3-1-2): Perin; Balzano, Terlizzi, Capuano, Modesto; Togni (dal 26′ st Colucci), Bjarnason, Nielsen; Weiss (dal 38′ st Bocchetti); Jonathas (dal 40′ st Abbruscato), Celik. A disposizione: Pelizzoli, Falso, Romagnoli, Cascione, Caprari, Vukusic. Allenatore Cristiano Bergodi.

Arbitro: Giacomelli

Reti: 12′ st Jonathas, 46′ st Celik

Ammoniti: Togni, Celik, Jonathas, Terlizzi, Modesto, Borja Valero

Recupero: nessuno nel primo tempo, 6 minuti nella ripresa.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Fiorentina-Pescara 0-2: Perin-Jonathas-Celik, il delfino espugna il Franchi ultima modifica: 2013-01-07T08:14:31+00:00 da Direttore
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