Il rito dei Serpari a Cocullo con concerto di Katia Ricciarelli
01mag08:0023:59Il rito dei Serpari a Cocullo con concerto di Katia Ricciarelli
Dettagli dell'evento
Come ogni anno, il 1 maggio Cocullo si anima di una delle più affascinanti e suggestive tradizioni italiane: il “Rito dei Serpari“. Questa celebrazione è dedicata a San
Dettagli dell'evento
Come ogni anno, il 1 maggio Cocullo si anima di una delle più affascinanti e suggestive tradizioni italiane: il “Rito dei Serpari“. Questa celebrazione è dedicata a San Domenico Abate, un monaco benedettino originario di Foligno, noto per il suo passaggio nelle terre del Lazio e dell’Abruzzo dove fondò numerosi monasteri ed eremitaggi.
Le origini del Rito
San Domenico si stabilì a Cocullo per sette anni, lasciando due preziose reliquie: un dente e un ferro di cavallo della sua mula. Questi oggetti sacri sono conservati nella chiesa dedicata al santo, divenuta meta di pellegrinaggi e di devozione popolare. La festa inizia all’alba, quando i fedeli si recano nella chiesa per partecipare a una cerimonia unica: tirare con i denti una catenella per mantenere i propri denti in buona salute. Successivamente, raccolgono la terra benedetta dalla grotta dietro la nicchia del santo. Questa terra viene conservata nelle case come protezione dagli influssi malefici, sparsa nei campi per allontanare gli animali nocivi o sciolta nell’acqua per combattere la febbre.
Un retaggio antico
La festa dei Serpari è uno spettacolo di fede e folklore che affonda le sue radici in epoche lontane. Alcuni studiosi collegano questo rito ai culti della dea Angizia, venerata dagli antichi Marsi, popolazione italica nota per le sue conoscenze erboristiche e magiche. Angizia era considerata una dea serpente, capace di guarire dalle malattie e di proteggere dalle insidie. Altri esperti, invece, vedono nel Rito dei Serpari un retaggio della mitologia greca, in particolare del culto di Eracle. Infatti, nella frazione di Casale, sono stati rinvenuti bronzetti votivi raffiguranti proprio Eracle, l’eroe che nella culla strangolò due serpenti inviati da Era per ucciderlo.
La Processione e il Rito
Il momento culminante della festa è la processione, durante la quale la statua di San Domenico viene portata in trionfo per le vie del paese, avvolta da serpenti vivi. I serpari, esperti nel catturare e maneggiare i rettili, adornano il santo con questi animali, creando un’immagine suggestiva e potente. La devozione dei partecipanti è palpabile, mentre le strade di Cocullo si riempiono di canti, preghiere e gesti di fede.
I Serpari
I serpari sono una figura centrale di questa tradizione. Si tratta di uomini e donne che, con grande maestria e pazienza, catturano i serpenti nelle settimane precedenti la festa. I rettili utilizzati, prevalentemente bisce, sono innocui e vengono trattati con grande rispetto. I serpari li custodiscono con cura, assicurandosi che siano nutriti e in buona salute fino al giorno della processione.
Significato e magia
Il Rito dei Serpari è un esempio vivente di come la religione cristiana e le antiche tradizioni pagane possano fondersi, dando vita a riti di grande fascino e spiritualità. Questo evento rappresenta non solo un atto di fede, ma anche un legame profondo con la natura e con le proprie radici culturali. La partecipazione alla festa diventa così un’occasione per riscoprire e celebrare la propria identità, attraverso gesti che si tramandano di generazione in generazione.
Programma civile
Ricco il programma civile che nel 2025 culminerà alle 21.30 nel concerto Queen Mania: protagonista Katia Ricciarelli.
Quando
1 maggio 2025 08:00 - 23:59(GMT+02:00)
Dove
Cocullo
Cocullo