Febbraio, 2020

02feb17:0020:00Al Teatro Marrucino di Chieti va in scena Miseria e nobiltà

miseria e nobilta

Quando

(Domenica) 17:00 - 20:00

Dove

Teatro Marrucino Chieti

Via Cesare De Lollis, 1 Chieti

Informazioni sull'evento

Domenica 2 febbraio alle ore 17lal Teatro Marrucino di Chieti Lello Arena è la protagonista di Miseria e nobiltà, di Eduardo Scarpetta. Adattamento a cura di Lello Arena e Luciano Melchionna

Personaggi e interpreti Felice Sciosciammocca, Lello Arena Pasquale, Andrea de Goyzueta Eugenio, figlio del Marchese Favetti, Raffaele Ausiello Marchese Ottavio Favetti, Fabio Rossi Gaetano, Luciano Giugliano Gemma, sua figlia, Marika De Chiara Luigino, figlio di Gaetano, Sara Esposito Concetta, moglie di Pasquale, Giorgia Trasselli Luisella, moglie di Felice, Maria Bolignano Bettina, Carla Ferraro Pupella, figlia di Pasquale e Concetta, Irene Grasso Gioacchino Castiello, Fabio Rossi Vicienzo, Alfonso Dolgetta Peppeniello, figlio di Felice, Veronica D’Elia Biase (voce fuori campo di Raffaele Ausiello) Note di regia

Miseria o nobiltà? Una cosa è certa, l’una non esisterebbe senza l’altra, così come il palazzo signorile, affrescato e assolato, non starebbe in piedi senza le sue fondamenta buie, umide e scrostate. Un perfetto ecosistema: senza un solo elemento, crolla l’intera ‘architettura’. In uno scantinato/discarica, mai finito e mai decorato, dove si nascondono istinti e rifiuti, tra le ceneri della miseria proliferano e lottano per la sopravvivenza ‘ratti’ che presto, travestiti da ‘cani o gatti’, sgomiteranno per salire alla luce del sole. Sono personaggi che trascinano i propri corpi come fantasmi affamati di cibo e di vita. ‘Ombre si dice siano, queste maschere, ombre potenti’ in bilico tra la miseria del presente e la nobiltà della tradizione, intesa come monito di qualità e giusto equilibrio. In un pianeta dove i ricchi sono sempre più ricchi, grazie ai poveri che sono sempre più poveri, non ci resta che… ridere. E qui Lello Arena giunge perfetto erede di quella maschera tra le maschere che appartenne a Eduardo e ai suoi epigoni. Ancora oggi, tra commedia dell’arte e tragicomica attualità, i personaggi di Scarpetta, privi di approfondimento psicologico, vivono e scatenano il buonumore e le mille possibili riflessioni che l’affresco satirico di un’intera umanità può suggerire. Un’opera comica, dunque, per anime compatibili con la risata, in attesa del miracolo. ‘E cos’è il teatro se non il luogo dove il miracolo può manifestarsi?’ Tutto vive di nuovo e chissà che il sogno presto diventi realtà. Intanto, signore e signori, godiamoci le gesta goffe ed esilaranti di chi inciampa tra ‘miseria e… miseria’.

Luciano Melchionna

Gli attori incontreranno il pubblico domenica 2 febbrauo ore 12 presso il Bar Foyer del Teatro Vedi